Variante Covid, nuovo caso italiano: "Non è stato in Inghilterra"
La variante inglese è in Italia: lo confermerebbe un secondo caso di una persona residente a Loreto. Non sarebbe stata in Inghilterra di recente
La variante inglese del coronavirus sarebbe già in Italia. Un caso sarebbe infatti stato rilevato a Loreto, in provincia di Ancona. Una sequenza parziale, secondo quanto anticipato dal Corriere Adriatico, sarebbe stata individuata dal Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Variante Covid, nuovo caso a Loreto: “Non è stato in Inghilterra”
La particolarità è che si tratta di una persona che non ha avuto collegamenti diretti con la Gran Bretagna e che si è sottoposta a tampone molecolare nei giorni scorsi perché aveva un forte raffreddore: al momento è in isolamento con la famiglia.
“Nel frattempo abbiamo approfondito gli accertamenti – ha detto all’Ansa il direttore del Laboratorio, Stefano Menzo – e ora sappiamo che si tratta della variante inglese”.
L’equipe del Laboratorio di Virologia è stata tra le prime in Italia a isolare il virus del Covid-19 durante la prima ondata e, ricorda Menzo, più recentemente ne ha isolato altre varianti, le cosiddette spagnole, al centro della seconda ondata pandemica.
“Sappiamo al momento solo quello che ci dicono i colleghi inglesi – ha detto Menzo -: noi abbiamo isolato il virus ora e cominciamo a studiarlo, siamo solo agli inizi“.
Secondo lui, la maggiore diffusione imputata alla variante inglese del coronavirus potrebbe dipendere anche da altri fattori, “ad esempio dai comportamenti delle persone o dall’allentamento di alcune misure”, come successo nel Regno Unito.
E comunque “si tratta di una variante che si è diffusa prima tra i giovani, nelle scuole, e quindi ha avuto un volano, un trampolino di lancio notevole”.
Variante Covid, che impatto potrà avere sul vaccino
Per quanto riguarda la vaccinazione anti Covid, che ha avuto il via libera dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dopo quello dell’Ema, “la nuova variante non dovrebbe essere tanto diversa da inficiarla“, ma anche in questo caso bisogna aspettare ulteriori dati.
Intanto il Laboratorio di Virologia di Torrette procederà al suo studio: “Cercheremo di capire se gli anticorpi neutralizzanti, che hanno sviluppato i pazienti italiani contro altre varianti del virus, sono efficaci a neutralizzare questa variante”.
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