Gianni Rezza e Silvio Brusaferro hanno esposto i darti del monitoraggio Iss e hanno spiegato cosa fare a Natale
L’epidemia da Covid-19 in Italia è in una “fase decrescente ma rallentatata” per cui rimane una certa “instabilità”. A dirlo sono stati il direttore generale della prevenzione del Ministero, Gianni Rezza, che ha presentato i dati del monitoraggio della cabina di regia sull’emergenza coronavirus in Italia insieme al presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.
A livello nazionale, ha spiegato Rezza, la fase è di “instabilità e transizione. Dopo alcune settimane a cui si è assistito a una tendeza alla riduzione dell’indice Rt e nuovi casi, ora si assiste a una sorta di tendenza alla stabilizzazione, anche per l’incidenza su 14 giorni”.
Continuando con l’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, Rezza ha aggiunto: “Da 2 settimane una tendenza a un lieve incremento Rt”, 0,90 in questa settimana contro lo 0,86 precedente e 0,82 di quindici giorni fa.
“Dopo una diminuzione della Rt – ha precisato – ora abbiamo una sorta alla stabilizzazione, la riduzione è davvero lieve con un lieve incremento dell’Rt che è ora a 0.9. Alcune regioni come Lazio e Lombardia hanno un Rt instabile e il Veneto ha con un numero di nuovi casi che sembra di nuovo elevato”.
Cosa bisogna fare allora? Alle cene e ai pranzi di queste feste natalizie “limitare il numero di persone è importante. Non si tratta di una imposizione ma di un richiamo al buon senso. Più aumentano le dimensioni delle aggregazioni più aumenta il rischio”. Gianni Rezza, infine, ha ribadito: “Limitare il numero di persone per ridurre il rischio e la probabilità di trasmissione” del virus.
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