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lunedì 21 dicembre 2020

Vaccino Covid non sarà obbligatorio ma necessario per fare tutto. Ecco perché

 Vaccino Covid non sarà obbligatorio ma necessario per fare tutto. Ecco perché

L'Oms verso l'ipotesi di una sorta di certificato vaccinale. Vaccinarsi contro il Covid non sarà obbligatorio, ma senza si rischia l'esclusione sociale, dagli aerei ai bar ai cinema e ristoranti.

Covid, casi di reazioni allergiche al vaccino Pfizer: chi non può farlo
La MHRA, l'Agenzia inglese regolatrice di farmaci, ha informato che il vaccino Pfeizer non verrà più iniettato ad alcune tipologie di pazienti: chi ha una storia clinica di reazioni allergiche gravi a vaccini, farmaci o cibo.

L’Oms Europa guarda alla possibilità di “lavorare con gli Stati membri per ottenere qualcosa come un certificato elettronico di vaccinazione“, annunciano gli esperti dell’Organizzazione. “Stiamo esaminando molto da vicino l’uso della tecnologia nella risposta a Covid e uno degli aspetti è come possiamo lavorare con gli Stati membri verso qualcosa come un certificato di vaccinazione elettronico”, annuncia Siddhartha Datta, esperto di vaccini dell’Oms Europa.

Cosa significa? In soldoni che la vaccinazione contro il Covid-19 non sarà obbligatoria, ma in un certo senso necessaria per avere accesso a tutte le attività che prima di questa pandemia erano considerate normali. Perché se si andrà avanti sulla strada del certificato vaccinale, solo a chi è al sicuro dal Covid potrebbe essere consentito di muoversi liberamente.

Regno Unito apripista

Nel Regno Unito, che è partito per primo nella campagna vaccinale con 800.000 dosi del prototipo, la questione è urgente. “Ristoranti, bar e cinema potrebbero allontanare i clienti se non si sono sottoposti al vaccino”, ha annunciato il sottosegretario alla Salute Nadhim Zahawi. Precisando che, sebbene la profilassi sia volontaria, “alcuni luoghi – compresi i campi sportivi – potrebbero richiederla come requisito per autorizzare l’ingresso. Sarebbe un messaggio forte a favore del vaccino per le famiglie, la comunità e il Paese”.

Viaggi aerei

Le compagnie aeree potrebbero arrivare prima di tutti. Per andare in Australia, nei prossimi mesi, sarà richiesto un documento d’identità sanitario, anticipa il ceo di Qantas Alan Joyce: “Una volta che il vaccino sarà disponibile al pubblico cambieremo le nostre condizioni generali di trasporto. Ai passeggeri stranieri chiederemo di aver fatto il vaccino prima di salire sui nostri aerei. Pensiamo sia una decisione necessaria e credo sarà un argomento di discussione con gli altri colleghi in giro per il mondo”.

I dubbi dei medici

Il governo italiano sta valutando una patente di immunità, la Danimarca è già avanti e annuncia di lavorare a un “passaporto vaccinale Covid-19”. Ma sul piano etico e sociale la questione solleva più di un dubbio, perfino tra gli scienziati. “Questa non è coercizione vera e propria ma rappresenta comunque una forma di forzatura, pressione o limitazione, se dici alla gente che perderà privilegi nella società come individuo se non rispetterà determinate indicazioni”, afferma il presidente Anders Beich, presidente dell’ordine dei medici danesi.


E' un modo per rafforzare i negazionisti.  Gioacchino Ruocco

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