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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

lunedì 30 gennaio 2012

La commedia che ho scritto...



Ho soltanto un ricordo che ancora mi accompagna
di quando presi il treno e ti lasciai
e il giorno dopo da solo mi trovai in un’altra città.
Da quel momento io non fui più solo
anche se sotto ai piedi la strada era perversa,
insicura ogni giorno, senza un ritorno certo
fino a quando non ti avrei trovata all’altro capo del filo
sorridente o incerta come eri allora.

E io mi dicevo: - Alla buonora in attesa che il tempo si compisse
Con parole nuove da mettere a dimora nella memoria
Perché un sorriso ritornasse a splendere senza un equivoco sul mio volto,
con parole che avessero un senso che appena conoscevo.

Quante volte mi son chiesto di questo esilio mai desiderato
come dovesse avverarsi un sogno e il pudore ti chiede un’altra scena
su cui rappresentarlo.
E intanto è trascorsa una vita tra tanti inganni e poche meraviglie
da farsi bastare quando il tempo è brutto,
quando non ti riesce di fare un passo avanti
e resti indietro a commiserarti.

Qualche volta vorrei tornare indietro
per ritrovare il tempo che ho perduto
facendo altre cose per non darmi la zappa sopra ai piedi,
quando vedi e non vedi
e non hai il coraggio che ti fa capire
come stanno andando le cose.

La nebbia che arreda le città d’inverno
è solo una scusa.
Se tu eri delusa
anche tu hai fatto come me
venendomi appresso.

Oggi che il sole mi brucia
anche questo è un tempo sprecato
Se avessi bucato le ruote sarei più felice,
ma il pensiero mi dice che morirò di inedia.
La commedia che ho scritto
non trova un ingaggio
ed io il coraggio di averti fino a domani,
fin quando il mio tempo potrebbe durare.


Ostia Lido    30/01/2012      ore       18,30





La poesia è inserita nella raccolta “ L’Equilibrista …. 
pubblicata
su http://gentedistabia.blogspot.com

Comunicazione per il "Guarracino


Pur di diffondere la poesia del mio omonimo faccio questo ed altro. Ho guardato il tuo blog, ma non ho trovato un elemento per contattarti. Lo faccio dal mio per dar modo a chi cerca libri  di poterli rintracciare.

Il libro era in vendita fino a qualche giorno addietro presso la libreria ARCADIA di Bari.
Saluti. G. Ruocco

Poesie umoristicheStampaE-mail
Scritto da Administrator   
luned�, 17 gennaio 2011 09:56
ImageTitolo: POESIE UMORISTICHE
Autore: PASQUALE RUOCCO
Editore: Mario Ciccarelli Editore
Luogo d’edizione: Napoli
Data: 1943
N.pagine: pp.146
Formato: in 8°
Rilegatura: ril.
Note: pagine brunite con qualche fioritura
Condizioni: ottimo

Prezzo: €60.00





Dove SiamoStampa
Libreria ArcadiaLIBRERIA ARCADIA DI SILVIO GESUELE
La Libreria Arcadia è situata a Bari in:
Viale Unità d'Italia 9
70125 - Bari (BA)
ITALY

E-mail: info@libreriarcadia.it
Tel-Fax: (+39)080-5573800
URL: http://www.libreriarcadia.it 
P.IVA (IT): 04701090724

Orario di apertura della libreria:
Lun-Ven 9-13, 16,30-20
Chiusura Estiva: Agosto
Giugno-Luglio-Settembre-Ottobre: chiuso il sabato pomeriggio






giovedì 26 gennaio 2012

Ruocco a Rescaldina



Fino ad ieri sapevo dell'esistenza di RESCALDINA, ma non sapevo che vi abitava un RUOCCO. 
Spero non da solo.

Via Bassetti e Municipio

Via Bellini e stazione

Via Bellini

San Bernardo

Rescaldina Via Ignazio Bossi
Via Bossi
Via Bossi

Via Melzi

Via Melzi

Via Melzi


Via Don Milani

Via pagani


Via pagani

Via Gramsci

Via mazzoni

Via Legnano

Via Legnano

Via Picasso

Viale Kennedy

Viale Kennedy

Via Flli Rossell








R E S C A L D A
Piazza Europa
                                                              





Via Alberto da Giussano

























RAVELLO



Ravello Via matteotti


Ravello Via Matteotti


Ravello Via Trieste




Ravello - Via trieste particolare



Rescalda   - Via Don Antonio Balbi



Una donna dimenticata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Anna Maria Mozzoni


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Anna Maria Mozzoni (Rescaldina, 5 maggio 1837Roma, 14 giugno 1920) è stata una pioniera italiana del femminismo.

Nacque da Giuseppe, architetto e ingegnere, e da Delfina Piantanida, di famiglia appartenente all'alta borghesia milanese. Fu educata nel Collegio delle fanciulle di Milano, ma approfondì i suoi studi da autodidatta attraverso le letture compiute grazie alla ricca biblioteca paterna. Ebbe in giovane età una figlia, di cui non rivelò mai la paternità. Nel 1866, a 39 anni, sposò il Conte Malatesta Covo Simoni, più giovane di dieci anni, ma fu un matrimonio che durò solo sette anni ed ebbe effetti molto negativi sulla personalità della Mozzoni, soprattutto a causa degli strascichi giudiziari.

Scrisse numerosi libri e opuscoli sulla condizione femminile ("La donna e i suoi rapporti sociali", 1864, "La donna in faccia al progetto del nuovo codice civile italiano", 1865). Si batté per tutta la vita per la concessione del voto alle donne, presentando mozioni al Parlamento italiano nel 1877 e nel 1906. Nel 1878 rappresentò l'Italia al Congresso internazionale per i diritti delle donne di Parigi. L'anno seguente fondò a Milano la "Lega promotrice degli interessi femminili".

Avvicinatasi al movimento socialista, nei primi anni del Novecento criticò le proposte di tutela del lavoro femminile sostenute da Anna Kuliscioff, convinta che avrebbero legittimato differenziazioni salariali. Morì a 83 anni nel 1920.

Opere

  • La donna e i suoi rapporti sociali, 1864
  • La donna in faccia al progetto del nuovo Codice Civile italiano, 1865
  • Un passo avanti nella cultura femminile. Tesi e progetto, 1866
  • La servitù delle donne, traduzione di J.S. Mill, The Subjection of Women, 1870
  • Del voto politico alle donne, Conferenza del 1877
  • La liberazione della donna, a cura di F. Pieroni Bortolotti, Mazzotta, Milano, 1975







NAUTICART















                 IL CANTIERE E LA SUA STORIA

 

 

 

   Agli inizi degli anni 70 nasce in Ceriale un Cantiere Navale fondato dal "Maestro d'Ascia" Ruocco Domenico, già impiegato nei cantieri navali più antichi della riviera Ligure, dove imparò tutta l'arte dell'antico mestiere navale alla scuola dei vecchi "Maestri d'Ascia" costruendo i famosi "Gozzi Liguri", allora interamente in legno e destinati soprattutto ai pescatori professionisti. Nacque così il Cantiere  "Nauticart",  iniziando a produrre i primi gozzi di varie misure, dal piccolo m 3.80 fino al m 8.00, tutti interamente in legno corredati di vela oppure con piccole cabine per il riparo invernale.

   Dopo circa 10 anni nacque un nuovo prodotto destinato a cambiare il metodo di lavorazione sino ad allora usato, la "vetroresina". Ciò in poco tempo rivoluzionò il sistema di lavorazione navale in tutti i cantieri esistenti. Con l'avvento di questo nuovo prodotto la Nauticart decise di seguire le esigenze di quel mercato, che in quegli anni stava cambiando velocemente, e costruì il primo stampo per la lavorazione della vetroresina. Si trattava dello stampo del gozzo "ARMONIA " di m 6.30 allestito sia nella versione pontata, e successivamente in quella cabinata, ancora oggi uno dei modelli di punta del Cantiere, che vanta più di 200 unità fino ad ora prodotte.

   Questo è stato il primo stampo costruito e, visto il successo ottenuto, si decise di costruire tutta una serie di gozzi in vetroresina sempre però rifinitiin legno; nacquero in successione i seguenti modelli: il gozzo "BOLENTINO" di m 3.80, il più piccolo, ora costruito solo su ordinazione; il gozzo "IBIS" di m 4.30, anch' esso costruito solo su ordinazione, vista l'esigenza di mercato che ricerca questi tipo di imbarcazione, partendo da una misura di m 5.00; il gozzo "SOLE" di m 5.00, uno dei modelli di maggior successo con più di 250 unità vendute a partire dagli anni 80 sino ad oggi, ed il già citato gozzo "ARMONIA" di m 6.30.

   Con questi modelli il cantiere riuscì ad accaparrarsi una nicchia di mercato ancor oggi molto valida riguardante quella clientela appassionata alla piccola pesca sportiva e a questo tipo di imbarcazione. Continuò cosi fino alla metà degli anni 90 quando ci si accorse che le esigenze della clientela stavano cambiando soprattutto nella ricerca della velocità da sempre handicap dei gozzi ottimi dal punto di vista della tenuta di mare ma purtroppo non molto veloci avendo uno scafo dislocante e non planante come i motoscafi o i gommoni.

   Per ovviare a questo inconveniente si provò con l'applicare flap a poppa dell' imbarcazione aiutandola a guadagnare qualche miglio in più con l'ausilio anche di un motore con qualche cavallo in più. Nacque così con l'aiuto anche di alcuni ingegneri navali lo stampo del gozzo "PLANANTE" di m 5.00 un'imbarcazione che rispetta l'estetica del classico gozzo ligure ma con una chiglia particolare dotata di un tunnel che aiuta l'elica ad avere sempre acqua viva in modo da poter arrivare anche con un gozzo ad una velocità accettabile mantenendo comunque le doti di stabilità che lo contraddistinguono. Il gozzo "PLANANTE" e' ora il modello di punta della produzione con quasi 100 unità vendute in soli cinque anni.

   Ai nostri giorni il titolare del cantiere è il Sig. Ruocco Massimo, figlio del fondatore, che insieme al fratello, allo stesso padre e alcuni operai manda avanti un cantiere con ormai più di 30 anni di storia alle spalle. 

    Le imbarcazioni, totalmente prodotte in loco dalla lavorazione in vetroresina alla rifinitura in legno al montaggio dei motori ecc…, sono circa 15 l'anno e vantano oltretutto della immatricolazione "CE", obbligatoria oramai dal 1998.Sicuri della nostra volontà e manodopera specializzata cerchiamo di stare al passo coi tempi e le esigenze di mercato senza però dimenticare le antiche tradizioni che fino a qui ci hanno aiutato nel nostro lavoro.




























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