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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

sabato 31 gennaio 2015

Letters from TAPS: From Suicide Postvention Programs


By Kim Ruocco
  • Ruocco Kim 
    Dear TAPS Family,
    As fall approaches, I am filled with a mix of emotions as I’m flooded with memories of the past and passion for my newfound purpose. October is the month when I married my best friend and soul mate, John Ruocco. He was the life of the party and loved any excuse to be with friends and family to celebrate. Halloween was his favorite holiday, giving him an excuse to dress up and act like a kid. He found joy in everything autumnal—the smell of wet leaves, the brilliant colors on the trees of New England, and of course, football. Even his birthday occurred in the fall. I always looked forward to fall because we would get away on our anniversary, just the two of us; it was “our time.”
    When my husband took his life on Superbowl Sunday 2005, everything changed. I felt alone, confused, and isolated. I didn't know anyone who had experienced this kind of loss. I was ashamed and angry and exhausted, too devastated even to look for help. I would look at my boys, Joey (age 10) and Billy (age 8), and see their pain. But I couldn't take it away. I felt helpless.
    I especially dreaded the fall. How would I make it through our anniversary weekend? Halloween was going to be torture. My two little boys would want to go Trick or Treating. I didn’t want to take anything else away from them, but how would I do it? My family and friends meant well, but they didn’t get it. They thought it would help me to get dressed up and see my kids having fun. I realized then that I needed to talk to others who had navigated this journey and could offer me guidance. They had to be out there; I just didn’t know where.
    I remember the night I found the pamphlet. I was sitting on my bedroom floor at 2:30 a.m. sorting through my mound of papers and crying. Tucked in the pile was a brochure from TAPS. I read it carefully and wondered if this could really include me. I hadn't felt welcome in so many of the support systems for military survivors. I also didn't feel like civilian suicide support understood my husband’s journey, his commitment to serving his country, his sacrifice, and his injuries. 
    TAPS carried me through those first years by offering a multitude of support, not only with my complicated grief but with other issues, such as benefits. My journey started slowly, reaching out to others, supporting one another, and sharing strategies for coping. I learned it was okay to tell my kids that I wasn’t up for Halloween, but their aunt was. I learned to accept help. I learned that people who wanted to help were grateful when I gave them something specific. But the most important lesson was that finding meaning and purpose in my husband’s death is incredibly healing.
    A lot has changed since 2005. There is more awareness and a little less stigma. TAPS now has an internationally recognized postvention program for survivors of suicide loss. We have Memorandums of Agreement with branches of the Armed Forces that allow us to offer support immediately. 
    This fall, Joey will leave for college, instead of preparing for Trick or Treating. Billy will look forward to his TAPS mentor attending one of his games. September is Suicide Prevention Month, so I will travel around the country talking to service members, providers, and the media. I will request that they all remember Marine Major John Ruocco for how he lived and served, and not just for how he died.
    This fall, TAPS will hold the 5th annual National Suicide Survivor Seminar. I want survivors of suicide loss to know you are not alone. Join us in Colorado; you can get through this and we are going to do it together.
    Kim Ruocco, MSW
    Director, TAPS Suicide Postvention Programs

lunedì 19 gennaio 2015

Figli di un Dio minore.

Vorrei sapere con quale Antonio ho a che fare, prima di accettarne la richiesta. Il blog, come ho spiegato nel momento che l'ho ideato, serve per un lavoro di ricerca e gli ospiti dovrebbero contribuire con la loro storia e quella della loro famiglia a ricostruire il volto di questa famiglia annotando tutti i volti che i Ruocco hanno avuto fin qui.

Entrare e uscire dal blog non mi infastidisce e neppure l'idea che qualcuno si é fatto di questo strumento di comunicazione.

Chi vuole apparire apparisca pure ma con il rispetto che si deve a chi sta lavorando per arrivare a un risultato molto complesso, di natura storica, ma anche sociologica, artistica e di ricerca, di storicizzazione dei caratteri e degli avvenimenti e di tutte le altre facce che annoterò strada facendo.

Chi mi darà una mano fornendo notizie, documenti sarà ricordato alla stessa stregua di chi se ne fotte e utilizza il blog per le sue mattane.

Come ho detto non me la prenderò di certo, ma dando ospitalità vorrei sapere chi ospito con nome e cognome.

Chi non fornirà tali elementi sarà messo tra color che son sospesi, tra quelli che non vogliono essere ricordati per i loro meriti, ma per i loro demeriti, come figli di un Dio minore.

domenica 18 gennaio 2015

Ruocco tribù Statistiche dei Post più visitati


AUGURI PERVENUTI

Cristina Ruocco
24 dicembre alle ore 22.10
Buonasera Gioacchino tanti cari auguri di Buon Natale a te e famiglia ...mille baci. .

Biagio Ruocco 24 dicembre 20.29.37
Buon Natale a tutta la Ruocco


Antonio Ruocco 24 dicembre 17.04.43
Ciao Gioacchino tantissimi auguri di buon Natale a te e Tutta.la Tribù . Ruocco.




Riccardo Bracci ha condiviso una foto sul tuo diario.
Tanti cari auguri di un Felice Natale Da “ Shampoo & Relax”

Cristina Ruocco di Sorrento:Contadina



Agricoltore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'agricoltore (detto anche contadino, soprattutto in passato) è una persona impiegata nel settore agricolo come coltivatore della terra, specializzato nella coltivazione di fruttaverdura cereali e altre piante variamente utili, in base alle caratteristiche climatiche e del terreno. Può affiancare alla sua attività anche l'allevamento di animali da cortile o di bestiame da stalla e/o da pascolo. L'agricoltore può svolgere la propria attività come proprietarioaffittuariomezzadro o dipendente di una impresa agricola.

L'agricoltore è, secondo le fonti storiche e i dati archeologici, uno dei primi mestieri e comunque una delle principali attività che ha condotto e ha seguito la cosiddetta rivoluzione neolitica, che da circa diecimila anni in varie parti del mondo abitato consiste nell'appropriarsi del ciclo vitale di vegetali (e di animali) al fine di trarne vari vantaggi, a cominciare dall'alimentazione. Questa attività è stata quella che ha reso l'uomo stanziale in un luogo delimitato. Il mestiere consiste quindi nel fornire il cibo a sé e ad altre persone in cambio di un ritorno economico.
Questo modo di vivere è stata la principale occupazione della maggioranza degli umani dalla rivoluzione del neolitico fino al XX secolo. Il termine contadino si applica usualmente ad una persona che fa crescere i raccolti nei campi o possiede frutteti, vigne od orti con la prospettiva di venderne il ricavato ad altri come prodotto della terra. Potrebbe, inoltre, rifornire di materie prime le industrie, come cereali perbevande alcolichefrutta per succhi o lino per tessiture. I contadini possono anche essere coinvolti nelle attività di allevamento del bestiame per ottenere latte o carne. Spesso, una piccola quantità di raccolto o prodotti è venduta per denaro con il quale il contadino può comprare qualcosa d'altro al mercato.
Durante l'antichità, ampia è stata la letteratura dedicata alla figura dell'agricoltore proprietario,     da Esiodo a Virgilio. Nel periodo degli imperi, sia nel Mediterraneo sia in Medioriente si diffuse il latifondismo e lo squilibrio tra contadini liberi e schiavi aumentò sempre più.[1]
Il Cristianesimo, in linea con i suoi dogmi e la sua morale, si oppose al tradizionale diritto di proprietà dell'uomo sull'uomo, ottenendo il riconoscimento della dignità umana anche per i lavoratori[senza fonte][non chiaro], ma non riuscì a liberare completamente il contadino dalle "catene" dell'obbligo di lavorare sui "campi" (il cosiddetto fondo).
Se il periodo medioevale si caratterizzò per la servitù della gleba, intorno al XII secolo la categoria degli agricoltori subì forti innovazioni che portarono alla ribalta gruppi di privilegiati, le cosiddette élite rurali, contemporaneamente ad una rivalutazione del lavoro manuale sui campi, promossa soprattutto dai benedettini.
Dal XIV secolo al XVI secolo, in alcuni Paesi europei, come l'Inghilterra, la Francia e la Germania, esplosero moti di ribellione condotti dagli agricoltori vessati da cattive condizioni economiche e da trascuratezze da parte della classe dirigente. Si ricorda, in particolar modo, la guerra dei contadini iniziata sul territorio tedesco dopo la rivoluzione luterana e terminata con una sanguinosa repressione intorno al 1525.[1]
Se il secolo dei lumi vide l'introduzione di alcune riforme attuate da regnanti illuminati che consentirono un certo miglioramento economico, seppur limitato solo ad alcune figure agricole, solo dopo la Rivoluzione francese si conclusero, in Occidente, la pagina di storia della servitù della gleba e la diversificazione dei diritti tra gli abitanti rurali e quelli cittadini.

Classi sociali

La letteratura sociologica offre uno spaccato sulle categorie e sulle classi stratificate del vasto mondo dei contadini.
Una prima differenziazione identifica nei lavoratori salariati agricoli una categoria professionale sempre più equiparabile ai lavoratori industriali e sempre più distante dai piccoli proprietari terrieri, specialmente se le variabili in gioco sono il reddito, la sicurezza occupazionale, l'orario e la previdenza sociale; assieme ai lavoratori coltivanti terre di proprietà collettiva e alla fascia bassa dei proprietari, questi lavoratori appartengono alla cosiddetta classe dei contadini poveri a patto che non dispongano di terra e risorse per mantenere la famiglia.[2]
La classe dei contadini medi è quella composta sia da proprietari sia da affittuari che mantengono il proprio stile di vita al di sopra della soglia di povertà. La classe dei contadini ricchi può assumere salariati ed è in grado di aggiornare le tecniche produttive disponendo di ampie risorse.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Le sue attività sono svariate e possono  comprendere: araturaseminazappaturaconcimaturainnesto  potatura, trattamento con anticrittogamici per la protezione da malattie e insettimietitura e raccolto. Per lo svolgimento della sua attività utilizza utensili quali vanga,zappatridentefalcepompa per antiparassitario manuale o meccanica, sarchiatriceestirpatoretrattore agricolomotosegairrigatori.

Situazioni nel Mondo

                                                                                    Contadina napoletana di fine XIX secolo


In Italia

In Italia le aziende utilizzano quasi la totalità della propria superficie agricola. Più diffusa tra le aziende agricole è la pratica delle coltivazioni legnose agrarie, dedite prevalentemente alla olivicoltura, allaviticoltura, frutticoltura e agrumicoltura. Particolarmente diffusa è anche la coltivazione dei seminativi.La forza lavoro impiegata nel settore agricolo è in larghissima prevalenza manodopera familiare.
Nella seconda metà del XX secolo si è sviluppata l'agricoltura biologica, anche se la scelta di convertire un'azienda o parte della produzione aziendale ai principi dell'agricoltura biologica implica la necessità di percorrere un particolare iter burocratico. I principali adempimenti possono essere schematizzati come segue:
  • Procedure di ammissione al sistema di controllo
  • Procedure di certificazione
  • Mantenimento della qualifica di operatore controllato
  • Organismi e autorità di controllo.
Le procedure amministrative possono tuttavia differenziarsi nelle diverse regioni.
Per esercitare invece l'attività di agricoltore in forma imprenditoriale, è necessario iscriversi all'ufficio Registro Imprese - sezione speciale e R.E.A..
L'articolo 2135 del Codice Civile definisce con "imprenditore agricolo" chi esercita le seguenti attività:
  • coltivazione del fondo (attività agricola)
  • silvicoltura (attività agricola)
  • allevamento (attività agricola)
  • attività connesse a una delle precedenti (attività connessa)

sabato 10 gennaio 2015

‘E vvoce - di Pasquale Ruocco,


Simmo duie core ca se vonno bene,
redimmo e pazziammo l’ore sane:
‘e vote, io dongo a voce ‘e l’amarene,
tu rispunne cu’ ‘a voce d’ ‘e truiane.

So’ belle comm’ ‘e vierze ‘e ‘na canzone
‘sti voce ‘e fruttaiuole e parulane,
so’ ‘e mutive d’ ‘o tiempo e d’ ‘a staggione,
‘o calannario d’ ‘e napulitane.

Cantammo assieme e addora ‘st’aria fresca
‘e frutte e sciure: e l’anema se ‘nfrasca…
I’ dongo ‘a voce d’ ‘a catalanesca

e tu dai chella d’ ‘e limone ‘e Pasca.