In mezzo al mare
In mezzo al mare
si lavora come a terra
anche se il mare
dondola il tuo lavoro
su linee di pensieri
da dove non si esce
neppure su in coperta.
Non riesco a vivere
in un condominio
di solo quattro piani
con il mare
al di la della strada
che dondola
ed accarezza
ancora i miei pensieri
di uomo di mare.
Eravamo
quattro gatti
sulla petroliera,
sulla super tank
da 300.000 tonnellate
di petrolio trasportato
senza sognare mai
un’evasione
se non quando a Suez
mi son sentito male
per una indgestione.
Ci morirei dentro il giorno dopo
non potendo evadere
come da Rebibbia
che salti giù dal muro
e corri via.
In mezzo al mare
non c’è mai la guerra
se non quando
ce la portano
e chi lo abita
ti accompagna sempre
sulle rotte che fai
gridando la sua gioia,
la sua meraviglia
di delfino o di balena
o di capodoglio
e anche per gli uccelli è festa
quando stanchi
hanno dove riposarsi.
I fortunali
stanno sulle rive
come ubriachi distesi
a digerir la sbornia.
E lì che consuma la sua noia
il mare locale
disperandosi
della solitudine incresciosa
ch’è chiamato a vivere
d’inverno
quando si sente solo
e malandato
per quello che gli abbiamo lasciato
delle nostre noie
durante l’estate ...
12.09.2020 Ostia Lido
venerdì 11 settembre 2020
In mezzo al mare.....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento