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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

sabato 26 settembre 2020

Si nu juorno

 

Si nu juorno…

 

Si nu juorno me pozzo scurdà

ca nu juorno ce stive

chi ‘o sa si me vene n’arragia,

me scuraggio, me sento cchiù triste

e si quanno me liegge,

si me liegge, curriegge qualcosa,

na virgula ca ‘un ce addà stà,

na parola ch’era meglio nun scrive.

 

Si ‘o capisce c’aggio perzo na rosa,

na perzona ca era ‘a cchiù cara

pure si nun te pare

pe me ‘o fatto resta accussì.

Me fa male penzarce

e tristezza quanno ne scrivo.

Ce cride o nun cride

quanno se campa

ognuno tene ‘e proprie ragione

chi pava ‘o pesone e chi ‘o rrecoglie.

 

Si parlasseme ‘e mbruoglie

te desse ragione

ma io parlo d’’o bbene

c’ancora te voglio.

Tu invece rispunne

ca si aiesce te ‘nfunne

ma ‘o mbrello  addò sta

ca ‘un ‘o puorte?

 

Gioacchino Ruocco                   

Ostia lido .. 26.09.2020  h 16,53

giovedì 24 settembre 2020

Opportunismo politico...

 Opportunismo politico

 

E’ sotto gli occhi di tutti

quello che stiamo vivendo.


Cose sapute e risapute

che si stanno ripetendo

con cadenza circolare,

come le guerre

che si son sempre avute,

come le pandemie,

le carestie di cui ancora

non sappiamo riconoscere

l’ora dell’avvio

e del loro declinare.

 

L’asse della terra sembra fermo

ma ruota ruotando

con moti simultanei

che incidono sulla natura

astronomica e climatica 

sulla vita della stessa.

 

Ma per un fesso come me

tutto sommato fa lo stesso,

ma non quello

che si mettono in gioco

con un fuoco di mitraglia

e ragliano più dell’asino

che reclama paglia,

strade pulite, lavoro

e all’infinito

ed il divertimento

la gioia

che cerchiamo ogni momento

nel copulare

o mettere l’accento

dove ci vuole

tenendo conto

del nostro sentimento

che ci prende

ogni momento

nei momenti liberi

dagli avvenimenti naturali.

Una vita cosciente,

non imposta

ci avviciniamo a viverla

ogni giorno,

ma con te intorno

che sei come un tarlo

non riesco a farlo

che venti quattr’ore

al giorno.

Appena m’impantano

lascio la tua mano e vado

da solo dove posso

senza la pazzia

che tu mi metti addosso.

 

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido           25.09..2020

mercoledì 23 settembre 2020

Installare il Fotovoltaico con ....... quali sono i pro e contro

 

nstallare il Fotovoltaico con il Super Ecobonus al 110%, quali sono i pro e contro
— e come ricevere preventivi convenienti

Il nuovo Superbonus con detrazione 110% sta generando molto entusiasmo, un po' perché il fotovoltaico già di suo è un intervento vantaggioso, in più perché il nuovo incentivo abbatte tutti i costi.

Il Superbonus è conveniente, ma non è la soluzione più adatta per tutti i casi. Vediamo quali sono i tre possibili approcci per sfruttare gli incentivi attuali e quali sono i pro e contro di ognuno:

1. L'approccio tradizionale, più semplice

Già grazie alla classica detrazione al 50% abbinata allo scambio sul posto, l'investimento in un impianto fotovoltaico domestico può produrre un guadagno netto cumulato tra i 21 e i 32mila euro.

I nuovi incentivi fanno diventare la classica detrazione ancora più conveniente perché prevedono la possibilità di cedere il credito fiscale, ad esempio portandolo in banca.

Puoi ottenere questi vantaggi con un intervento semplice, collaudato e non invasivo, che gli installatori conoscono alla perfezione sia dal punto di vista tecnico che burocratico.

2. Il nuovo approccio con Superbonus 110%

Grazie al Superbonus è possibile portare in detrazione non più il 50% ma il 110% della spesa effettuata per i lavori di efficientamento energetico.

Diciamolo subito: è un incentivo interessante ma non per tutti.

Innanzitutto per accedere al bonus l'impianto fotovoltaico dovrà essere installato insieme ad uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o una pompa di calore che sostituisca la tradizionale caldaia.

Gli interventi trainanti necessari per accedere alla detrazione 110% sono invasivi, perché implicano aprire un cantiere in casa che potrebbe durare alcune settimane, con tutte le scomodità che puoi immaginare.

In più per accedere al bonus è necessario migliorare di due livelli la classe energetica dell'immobile, aspetto questo non banale e che richiederà una seria analisi iniziale, probabilmente a pagamento.

Aumentano le responsabilità e la burocrazia, tanto che viene richiesta una doppia asseverazione sia energetica che fiscale, con appositi controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Le spese sostenute dovranno essere congrue. Se ad esempio l'installatore riuscisse a venderti a 2.400 euro al kW un impianto di qualità inferiore che normalmente ha un prezzo di mercato di 1.500 euro al kW, allora la spesa sarebbe incongrua e rischieresti una contestazione del bonus da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Quel che la legge vuole evitare è che clienti e fornitori si mettano d'accordo per dividersi un eventuale sovrapprezzo dell'impianto. Motivo in più per cui ti conviene confrontare più preventivi - e ben dettagliati - da parte di installatori specializzati.

Rispetto all'approccio tradizionale con detrazione 50%, chi usufruisce del Superbonus dovrà rinunciare alla remunerazione dell'energia immessa in rete. Per questo di solito conviene prendere un buon accumulo, che comunque ricade nel bonus 110%.

Anche nel caso della detrazione al 110% hai la possibilità di cedere il credito fiscale alle banche.

3. L'approccio con Sconto in Fattura 100%

Chi accede al Super Ecobonus ha l'opportunità di cedere il proprio credito fiscale non solo alle banche ma anche ai fornitori. In quest'ultimo caso i fornitori offrirebbero il cosiddetto Sconto in Fattura del 100%, che sostanzialmente permette di non anticipare un euro di spesa.

I fornitori non sono obbligati ad offrire ai clienti l'opportunità dello Sconto in Fattura, che tra l'altro porterebbe loro un aggravio significativo sia in termini di costi che di complicazioni.

È probabile che i clienti che richiederanno lo Sconto in Fattura come condizione necessaria per avviare i lavori saranno svantaggiati nella considerazione delle aziende, e a loro non verrà data priorità.

Quale approccio è più adatto al tuo caso?

L'approccio tradizionale, installando il fotovoltaico con la detrazione al 50% e con il beneficio economico dello scambio sul posto, è probabilmente più adatto a te se desideri un valido ritorno economico a fronte di maggior sicurezza e zero complicazioni.

L'approccio con Super Ecobonus al 110% implica interventi invasivi e diverse complicazioni in più. Ti conviene se stavi già pensando di realizzare dei lavori importanti a casa e desideri utilizzare questo contesto per sfruttare la maggior detrazione del 110%.

L'approccio con Sconto in Fattura 100% è rischioso perché viene mal visto da molte aziende, che subirebbero dei costi in più di cui in qualche modo vorranno ripagarsi. Probabilmente va tentato solo da chi non ha risorse per investire nell'impianto e altrimenti non potrebbe permetterselo.

Come ricevere preventivi convenienti

Le soluzioni per installare il fotovoltaico non sono tutte uguali. Trovare la proposta più vantaggiosa nel tuo caso specifico significa ricevere maggior sicurezza e un miglior ritorno economico nel tempo.

Ciò è ancor più vero alla luce dei nuovi incentivi, che hanno complicato gli aspetti tecnici e burocratici e richiedono installatori con esperienza e capacità per aiutarti a sfruttarli nel modo più corretto.

Il nostro servizio, Fotovoltaico per Te, ti mette in contatto con fino a 4 installatori specializzati della tua zona, che faranno a gara tra loro per presentarti la soluzione più adatta e l'offerta migliore. Il servizio di confronto preventivi è per te completamente gratuito e senza impegno.

I preventivi che riceverai conterranno non solo informazione su costi, soluzioni e incentivi consigliati, ma anche una stima del tuo possibile guadagno.

Fotovoltaico per Te è un servizio di confronto preventivi presente da più di dieci anni sul mercato. Come dato in più per valutare serietà ed esperienza degli installatori, potrai leggere i commenti lasciati dagli utenti come te riguardo le aziende che ti forniranno un preventivo tramite il nostro servizio.

Il prossimo passo

Se hai già il fotovoltaico e desideri aumentarne i vantaggi sfruttando le ultime tecnologie, prosegui qui.

Se invece non hai ancora il fotovoltaico, confronta gratuitamente e senza impegno preventivi da installatori specializzati continuando in questa pagina.

https://youtu.be/QpNRRvwa1cg

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Val Dei Mocheni - Znurts Trio

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25 ago 2019
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Live @ Baita pra del Manz Capriana 23 agosto 2019 Marco Bolfelli Chitarra Alessandro Ruocco Batteria Andrea Ruocco Basso

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martedì 22 settembre 2020

La luce blu uccide il coronavirus: la nuova scoperta italiana Due nuovi studi accendono una nuove luce sulla lotta al coronavirus: le nuove scoperte

 


La luce blu uccide il coronavirus: la nuova scoperta italiana

Due nuovi studi accendono una nuove luce sulla lotta al coronavirus: le nuove scoperte

Un fascio di luce ultravioletta C (Uvc) e la luce led blu sono in grado di uccidere il coronavirus: a dirlo sono due nuovi studi, il primo condotto dai ricercatori dell’Università di Hiroshima e il secondo dall’Università di Siena. Lo studio giapponese e quello italiano, come riporta Ansa, sono giunti a risultati simili usando fasci di luce diversi.

Fascio di luce Uvc contro il coronavirus: lo studio giapponese

Lo studio condotto dai ricercatori di Hiroshima, pubblicato  sull’American Journal of Infection Control, ha preso in considerazione la luce ultravioletta C (Uvc) con una lunghezza d’onda di 222 nanometri e ha scoperto la sua efficacia contro il virus Sars-Cov_2.

Da un’esperimento condotto in vitro è emerso che il 99,7% della coltura virale di Sars-Cov-2 è stata uccisa dopo un’esposizione di 30 secondi a un’irradiazione Uvc di 222 nm a 0,1 milliwatt per centimetro quadrato.

Si tratta, per gli esperti, di un’alternativa più sicura ma altrettanto potente alle lampade germicide Uvc da 254 nm, sempre più usate nella disinfezione delle strutture sanitarie, visto che quest’ultimo raggio danneggia i tessuti umani esposti e può essere usato solo per disinfettare le stanze vuote.

Luce led blu contro il coronavirus: lo studio italiano

A gettare una luce del tutto nuova sulla lotta al coronavirus è però uno studio italiano: secondo i test realizzati presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università di Siena, in collaborazione con l’azienda italiana di medical device Emoled, è emerso che la luce led blu è in grado di inattivare il coronavirus.

“Abbiamo utilizzato la luce led blu – ha spiegato Maria Grazia Cusi, professore ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica dell’Università di Siena – a diverse densità di potenza, con tempi diversi, contro alcuni virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l’adenovirus, in modo da stabilire i parametri necessari per verificare l’attività virucida di questa luce”.

“La densità di potenza di 120 mw/cm2 per 30 minuti rappresentava la situazione migliore per svolgere un’attività virucida – ha aggiunto la ricercatrice – e abbiamo utilizzato la stessa lunghezza d’onda per 15 e 30 minuti, su una concentrazione elevata di coronavirus”.

La scoperta è che “c’è stato un totale abbattimento della quantità virale nel materiale trattato, sia a 30 che a 15 minuti”.

Un’altra bella notizia, ha concluso la dottoressa Casi, è che “la luce blu è una lunghezza d’onda che non riesce ad interagire con il dna delle cellule, quindi non induce alcuna alterazione di tipo cancerogeno nell’uomo”.

VIRGILIO NOTIZIE | 22-09-2020 20:17