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giovedì 16 febbraio 2012

La fiera entra nella città


Torino - Ecco le prime idee di Sarah Cosulich Canarutto
pubblicato mercoledì 15 febbraio 2012
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Rafforzare l'internazionalità di Artissima partendo da Torino, dal locale. Il primo proposito di Sarah Cosulich Canarutto in qualità di direttrice di Artissima viene annunciato con la persuasione e la fermezza di chi ha appena accettato una grande sfida.

Oggi Maurizio Braccialarghe, presidente della Fondazione Torino Musei, ha presentato insieme agli assessori alla cultura di Regione e Provincia la vincitrice del bando pubblico per la ricerca del nuovo direttore della fiera torinese giunta alla 19° edizione.

Ad ascoltare la presentazione in sala stampa c'era una discreta folla, con in prima fila i rappresentanti delle istituzioni dell'arte contemporanea della città: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Beatrice Merz in rappresentanza del Castello di Rivoli, Danilo Eccher per la GAM. Sono loro gli interlocutori con i quali la neo direttrice spera di iniziare a lavorare al più presto per "creare iniziative comuni": Artissima è per sua definizione un "collante", la cui risonanza internazionale deve andare a vantaggio della rete torinese. Ed è proprio questa sua visione ad aver convinto il comitato direttivo: la fiera come anello di un sistema più ampio, quello formato dagli organi culturali operanti in una città che "investe nell'arte contemporanea come nessun'altra in Italia", una rete che conta su Artissima come momento di grande visibilità, e con cui da ora la fiera stessa si propone di interagire. 

Novembre è dietro l'angolo, e Sarah Cosulich Canarutto inizierà da subito, affrontando scadenze e questioni operative riguardanti l'organizzazione dell'evento: viaggi e contatti con i galleristi internazionali, prima di tutto. La sfida della sua edizione sarà andare oltre i tradizionali cinque giorni, per una nuova idea di fiera vissuta (anche) fuori dal Lingotto, dentro la città. (Enrica Crivello)

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