Post in evidenza

Avverbi, Diverbi e sentimenti...

venerdì 15 aprile 2011

Ruocco story nel 1954 a via Giuseppe Cosenza 236 - Castellammare di Stabia

  
Gargiulo Raffaela (mia madre) e Ruocco Sebastiano (mio padre)
nella casa del Rione san Marco. (1954)

 Ho incominciato a scrivere di me sul blog "Il libero ricercatore" in risposta ad un altro stabiese che ancora oggi da Torino racconta i suoi ricordi degli anni vissuti a Castellammare, prima che la famiglia si trasferisse nel capoluogo piemontese in quanto il padre ferroviere vi era stato trasferito, suscitando meraviglie in tutti quello che lo leggono come se avessero ritrovato la memoria dopo un coma profondo durato anni.

     L'avevo fatto non per smentirlo, ma per ricordare ai lettori che non era il verbo, ma che esistevano anche altre realtà che andavano correttamente racconatate se no la storia diventa un romanzo e certi fatti racconti metropolitani.

     Nelle famigle di Castellammare c'è sempre stata la voglia di raccontare, se si è persa con le ultime generazioni non lo so, ma quando ritorno giù, con mia sorella in particolare, non faccio altro che riandare alla nostra infanzia, alle storie che abbiamo vissuto, agli anni che abitavamo a Scanzano per recuperare le atmosfere che mi son perso vivendo altrove, le fisonomie di quelli che non ho più avuto modo di incontrare.

     Sono nato a Castellammare di Stabia il 23 luglio del 1939 alle sette del mattino in casa al n. 37 di Vicolo Sorrentino. Era domenica. Mia madre dopo qualche ora mi avvolse in uno scialle e mi portò alla chiesa di San Nicola a battezzare. Doveva avere una salute di ferro.

     Non so cosa fece mio padre, ma penso che non la lasciò andare da sola e se non l'accompagnò era perchè sicuramente  stava al lavoro. All'epoca faceva il pastaio.

    Si erano conosciuti in maniera insolita.
     Era il 1938.  Mio padre abitava nel Vicolo Sorrentino nella casa dove sono nato e mia madre a Torre Centrale in Via Terragneta dove la sua famiglia coltivava un terreno agricolo preso in affitto da gente che  abitavano presso la Villa Weiss a Castellammare già prima della crisi del '29.

    Un amico che lavorava al mercato ortofrutticolo gli chiese di accompagnarlo a Torre Centrale. Partirono ognuno con la propria bicicletta .

    Da Mezzapietra a Torre Centrale la distanza, ancora oggi, è di circa sei chilometri. con il primo tratto in discesa, mentre invece al ritorno proprio questo tratto la rendeva più impegnativa  nonostante la circunvallazione, a quei tempi, fosse già asfaltata.

Mia madre era nata nel 1916 e mio padre a gennaio del 1913.

     Si sposarono la domenica del 4 settembre del 1938, ma il fatto memorabile che mio padre non dimenticava mai di racconatre, era che prima di trasferirsi a Scanzano dopo il prenzo nuziale dovette aspettare che mia madre  mungesse una mucca che si faceva toccare soltanto da lei  e ritornare nei giorni successivi per addestrare le sorelle che trovavano difficoltà nel farlo.

1 (Continua)

Nessun commento:

Posta un commento