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lunedì 18 aprile 2011

Pasquale Ruocco: piante succulente.



     Il Pasquale Ruocco che troverete descritto in questo post, è mio fratello. E' il quarto figlio che i miei genitori misero al mondo quando abitavamo ancora nel Vicolo Sorrentino e la casa che occupavamo incominciava a starci stretta.

     Di li a qualche anno, nel 1954, ci saremmo trasferiti al Rione san Marco in una casa più ampia che nel tempo l'INA casa avrebbe ceduta ai miei genitori com'era nella politica di allora: cedere i beni nel momento in cui incominciavano ad avere bisogno di manutenzioni.

     Negli anni della crescita per tenere a bada i componenti della famiglia i miei, secondo una loro teoria, cercarono di favorire con le buone le nostre inclinazioni permettendoci di attivarle con incentivi che senza richiedere spese eccessive ci permettevano di crescere nel solco della legalità, lontani da quei problemi sociali che stavano incominciando a turbare la nostra adolescenza.

    A mio fratello Pasquale toccarono le piante grasse per le quali aveva manifestato un certo interesse mentre era intento a capire se gli studi che stava portando avanti lo interessassero veramente.

     Incominciarono ad arrivare, credo, dall'Olando scatoloni pieni di piante che poi mio fratello provvedeva a mettere a dimora dopo aver accertato che il prodotto corrispondeva a quello ordinato ed era ancora in condizioni vegetative.
     Il piccolo pezzo di terreno dietro casa si popolò di piante che prima avevo visto soltanto nei film. Erano di tutte le dimensioni. Alcune, oggi, hanno raggiunto i 7 o 8 metri di altezza, mentre altre attirano visistatori come le mosche sul miele in cerca.

     Nel tempo provvedeva ad acculturarsi fino a diventare una guida per i tanti che collezionavano piante succulente o più comunemente parlando le cosi dette piante grasse.

     Percorrendo Internet si rintracciano ancora oggi documenti che testimoniano della sua notorieta nel mondo dei cultori delle piante succulente.

     Internet è pieno delle immagini delle sue piante che ama ritrarre e diffondere per la gioia di chi  pratica la materia.

     Vive ancora a Castellammare di Stabia nella casa dove è cresciuto e ha coltivato le sue piante, moltiplicandole di suo.

     Inoltre bisogna riconoscergli la padronanza della materia sempre confortata da un aggiornamento continuo anche in seno agli organismi preposti allo studio e alla divulgazione della materia.

     La sua biblioteca comprende autori autorevoli ed indiscussi e il suo sapere riesce sempre a confortare chi gli si rivolge.

     Mi ha sorpreso ultimamente il suo animo poetico che ho scoperto leggendo le note con le quali accompagna la pubblicazione delle sue piante che mi pregio di sottoporre alla vostra attenzione.


CRASSULE

 
          Fuori
          sibila il vento fra le case
          e porta via, ad una ad una, le fronde
          delle maestose canariensis
          uccise dal Punteruolo rosso
          e
          dall'indifferenza
          degli uomini.
          I gabbiani, sballottolati dal vento,
          a fatica sono tornati agli strapiombi,
          affamati da vana caccia ai colombi,
          sotto le gronde,
          al riparo dei loro carnefici alati
          e della tempestata infinita.
          Guardo fuori,
          ascolto la voce del vento
          e posto le mie foto.

                Ciao, Pasquale



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Crassula 'Coralita'


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Crassula 'Coralita'


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Crassula exilis ssp. picturata


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Crassula exilis ssp. picturata


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Crassula exilis ssp. picturata


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Crassula lactea


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Crassula lactea


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Crassula 'Morgan's Beauty'


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Crassula 'Morgan's Beauty'


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Crassula ovata



Da Wikipedia

Crassula è un genere di piante succulente sempreverde che appartiene alla famiglia delle Crassulaceae.
Il suo nome deriva dal latino crassus (grasso). Originario del Sudafrica, comprende circa 300 specie anche molto diverse tra loro.

La coltivazione della crassula richiede un terreno molto poroso composto da terra concimata, terriccio di foglie e sabbia; l'esposizione per quasi tutte le specie è di mezzo sole pur richiedendo comunque una grande luminosità.
Le annaffiature in estate dovranno essere frequenti, mentre in inverno quasi del tutto sospese.
La temperatura nel periodo invernale non dovrà essere inferiore ai 7-5 °C.
La moltiplicazione può avvenire sia per seme che per talea.
Per seme in terriccio leggero misto a sabbia in zona ombreggiata e ad una temperatura di 21 °C.
Per talea mettendole a radicare in sabbia umida.

Segue. Vedi: post del 16 marzo 2011  su "Saladattesa1.blogspot.com"

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