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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

martedì 26 aprile 2011

Cirano Di Bergerac

Compagnia Teatri Possibili

CIRANO DI BERGERAC
di Edmond Rostand
traduzione Franco Cuomo

regia e adattamento  Corrado d'Elia
assistente alla regia Luca Ligato

13 anni di successi
Più di 150 mila spettatori
Oltre mille repliche in tutta Italia


con
Corrado d'Elia
Monica Faggiani, Andrea Coppone,
Gustavo La Volpe, Andrea Castellucci,
Marco Brambilla, Stefania Di Martino,
Dario Leone, Antonio Giovinetto,
Stefano Pirovano, Marco Caporale,
Valentina Grancini

scene di Fabrizio Palla 
luci di Alessandro Tinelli
fonica di Fabrizio Fini 

foto di Angelo Redaelli


Sono 13 anni che rappresentiamo questo spettacolo in giro per l’Italia.
Cambiano le sale ma non il nostro entusiasmo, supportati dalla presenza formidabile del pubblico che ne ha decretato il successo trasformandolo in un ritratto generazionale e in un vero e proprio cult.
Più di 150 mila spettatori, oltre mille repliche in tutta Italia in circuiti istituzionali eindipendenti: sono i numeri dello straordinario successo dello spettacolo portato in scena dalla Compagnia Teatri Possibili, con la regia di Corrado d'Elia, che ogni anno appassiona un numero sempre crescente di pubblico e di fan.

Sarà ancora Corrado d'Elia (fresco della vincita del prestigioso Premio Internazionale Pirandello 2009) a interpretare l'indomito guascone dal lunghissimo naso e dalla irresistibile vitalità e a raccontare del suo amore non corrisposto per Rossana, invaghitasi invece di Cristiano, bello ma privo di qualsiasi spirito.

Con momenti di intensa fisicità e nella maniera asciutta, veloce, visionaria che contraddistingue le produzioni della Compagnia Teatri Possibili, si torna a raccontare la magnifica storia di Cirano, uomo eroico e virtuoso insuperabile della spada e della parola, la cui diversità e il rifiuto di farsi imprigionare dalle convenzioni sociali, dall'asservimento politico e culturale, dal conformismo ideologico e dal potere, viene pagata con la morte.
 
Su una scena costituita da un unico piano inclinato, meccanismo flessibile e dinamico, che si trasforma improvvisamente tra lo stupore degli spettatori, e che riesce ad evocare le diverse e numerose ambientazioni, si svolgono le vicende dell'amore impossibile di Cirano per Rossana, legata a sua volta a Cristiano, bello ma privo di spirito e dialettica.

Svestito dai merletti del romanticismo e dalle facili rime, tradotto in una  prosa attuale e vicina allo spettatore, Cirano riesce ad affascinare il pubblico per la fedeltà irremovibile ai suoi sogni, il suo amore per la libertà e l’anticonformismo, che lo rendono finalmente figura umana concreta e, soprattutto, contemporanea.
Gli spettatori vengono letteralmente rapiti dalle vicende e dalle passioni evocate dagli attori, grazie a momenti di comicità, seguiti da drammi umani sconvolgenti, in grado di trasportare gli animi più sensibili anche alle lacrime.
Incredibile e appassionante, questo allestimento nasconde la chiave del suo successo in un mix vincente di emozioni, giochi di luce e musica, e una regia finalmente d'Autore.


Il tutto esaurito è la prassi, con spettatori affezionati che tornano per rivederlo più volte.
Ma non solo a Milano il successo è totale: questo spettacolo ha raccolto applausi e consenso in tutta Italia.
Ovunque il segno è indelebile.
Basta sbirciare tra le righe della rassegna stampa raccolta fino ad oggi, per rendersi conto dell'apprezzamento anche della critica e dei giornali.






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