Disarmo
Andiamo alla guerra
quasi disarmati,
provvisti
di qualche vettovaglia
che con l’asino che raglia,
quando se ne accorge,
se la ride
senza i paraocchi laterali
che lo costringono ad andare
sempre diritto per la strada.
Mai così disarmato,
da non credere
che quella piccola difesa
possa portarmi in salvo
tutti i giorni,
che parlare di disubbidienza
è slealtà
e che sia valida
non tutti ce la danno per certezza.
La mia sicurezza
è la caparbietà dell’essere
che dalla guerra in poi
della sopravvivenza
ne ho fatto un’arte
e la convenienza
io la trovo qua
con questo piccolo panno
sulla bocca
che non mi fa tacere
che non mi toglie,
nella mia intimità,
la voglia di godere
del mio essere
che non è mai solo
nella sua umanità
ma anche a garantire
chi gli sta vicino
dando consenso
alla sua felicità e mia.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido h 03.36 17.11.2020
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