Chiude Pininfarina a Torino: licenziati 135 dipendenti
La partecipata Pininfarina Engineering sarà liquidata, i lavoratori dichiarano lo sciopero
La Pininfarina Engineering chiude a Torino e licenzia 135 dipendenti. Il ramo dell’ingegneria dell’auto della Pininfarina, sarà messa in liquidazione, una decisione che rientra nel processo di razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria, “necessaria al mantenimento della continuità aziendale”.
Chiude Pininfarina a Torino: le comunicazioni dell’azienda
La società ha comunicato che la partecipata, operativa dal 2018, non è ritenuta più strategica per lo sviluppo del Gruppo, in quanto ha chiuso gli ultimi due esercizi in negativo a causa dell’andamento del mercato automobilistico, aggravato dalle conseguenze dell’emergenza della pandemia da Covid-19.
Una situazione dal punto dei costi non più sostenibile, sostiene la Pininfarina che spiega come la strategia futura “si focalizzerà totalmente sui servizi di design e sulle attività ad essi correlate (ingegneria a supporto dello stile e a supporto dello sviluppo e delle produzioni di one-off e piccole serie)”.
Chiude Pininfarina a Torino: lo sciopero
In reazione ai 135 licenziamenti le sigle sindacali hanno organizzato uno sciopero di otto ore per venerdì 6 novembre in occasione dell’incontro all’Amma (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) di Torino per la procedura di liquidazione.
Una mobilitazione di due ore è prevista anche alla Spa proclamato dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie, per consentire ai lavoratori di partecipare al presidio davanti all’Unione Industriale.
“Partecipiamo e dimostriamo che non vogliamo essere liquidati. Sciopera. Non entrare. Non connetterti da remoto. Fallo per te e per i colleghi”, si legge in un volantino distribuito dalle Rsu.
Il segretario generale della Fiom di Torino, Edi Lazzi e Ugo Bolognesi, responsabile della Pininfarina per la Fiom di Torino, hanno commentato così la notizia: “È un altro pessimo capitolo che si innesta nella lunga crisi economica del nostro territorio. Questa volta stiamo parlando di ingegnerizzazione dell’auto quindi di figure professionali di alto livello. Tale vicenda dovrebbe fare ulteriormente riflettere sul futuro dell’automotive a Torino e del suo indotto diffuso”.
I due sindacalisti sostengono che “se non c’è un progetto ben definito di rilancio del settore, se continua l’incertezza sui volumi produttivi e cosa la fusione tra Fca e Psa porterà concretamente nella nostra città continueremo ad assistere a questo continuo stillicidio di aziende e posti di lavoro.”
“Del tavolo regionale sull’automotive si sono perse le tracce e questo è davvero inaccettabile. Resta inteso che siamo attivi per tutelare i lavoratori della Pininfarina Engineering che purtroppo si aggiungono alla generale Vertenza Torino” è stata la rivendicazione di Lazzi e Bolognesi.
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