Chi ha
ipotizzato problemi di salute si tranquillizzi: l’abbiamo chiamato e sta
bene, riponga le telecamere anche ‘Chi l’ha visto?’ a tenere lontano
Ruocco da Palazzo di Città sono solo impegni lavorativi ed istituzionali
che richiedono la sua presenza fuori paese.
Ad
alzare il velo o polverone, che dir si voglia in base alla fazione
politica, è il consigliere Pd Rocco Dalessandro: “è morale che un
vicesindaco abbia percepito circa 60.000 euro in due anni presentandosi due
volte in consiglio e un altro paio in giunta? In pratica ogni sua presenza ci
costa 15.000 euro” sottolinea il consigliere invitando il vicesindaco a dare le
dimissioni e il sindaco a valutare e risolvere la situazione.
“Presenteremo
il caso alla Corte dei Conti” conclude Dalessandro, con lui tutti gli esponenti
d’opposizione che sottolineano la presenza ‘interessata’ di Ruocco alla vita
amministrativa della città:
“l’ultima volta l’abbiamo visto apparire
in consiglio per ottenere voti sulla vicenda del palazzo dell’acquedotto”.
Ma
Ruocco si difende: “tutta la mia attività politica è la dimostrazione che quel
che faccio lo faccio per passione e non per soldi. Non è quello che appare che
conta, non sono stato nominato per partecipare ai consigli dove gli assessori
non hanno nemmeno la parola. Dalessandro ha una visione impiegatizia di questo
lavoro, Giannatempo mi ha scelto, ed io sono stato d’accordo, perché fossero a
disposizione del paese i rapporti che ho intessuto in Regione”.
Il
vicesindaco assicura alla città il proprio impegno e, dichiarandosi non
disposto alle dimissioni né alla polemica o a tessere le proprie lodi, chiama
in causa il sindaco Antonio Giannatempo pronto a testimoniare in favore
dell’alleato.
“La
funzione del vicesindaco è diversa da quella dell’assessore. Ruocco, che
abbiamo scelto per la sua esperienza di amministratore regionale e per i
rapporti con gli altri enti, compresa la comunità europea, si sta mettendo a
disposizione della città e di questa amministrazione.
Ha
contribuito al caso Gema, sta lavorando per la ristrutturazione di piazza Duomo
e di via 25 aprile. Vi assicuro che non è uno stipendio rubato” conclude il
sindaco che, pur ammettendo la scarsa presenza fisica del suo vice nei corridoi
comunali, non teme accuse e azioni dell’opposizione.
Rosaria
Albanese
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