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martedì 22 maggio 2012

Giuseppe Penone a Punta della Dogana.


 Domani incontro con l'artista, protagonista della Collezione Pinault

Giuseppe Penone, Respirare l'ombra, 2011, Palazzo Grassi

Un incontro speciale con uno dei più grandi protagonisti dell'arte Povera, Giuseppe Penone, domani alle 18 a Punta della Dogana di Venezia, presentato dalla critica e curatrice Daniela Lancioni. Nato nel 1947, attualmente vive tra Torino e Parigi, dove insegna alla Ecole des Beaux Arts, Penone è presente a Palazzo Grassi con una sua sala personale nell’ambito dell’esposizione delle opere della Collezione François Pinault, attualmente in corso. 

Come nella migliore esperienza dell'arte Povera, anche Penone utilizza materiali semplici, ricavati dalla vita quotidiana, per sottolineare le affinità tra arte e natura e il vincolo che unisce tutte le forme di vita organica. Elemento centrale nel lavoro di Penone è anche il rapporto del corpo con l’opera: l’artista fa ricorso o riferimento all’impronta della propria pelle o al soffio del proprio respiro per esplorare le idee di creazione, vita, metamorfosi, come accade proprio nell’installazione site-specific Respirare l’ombra, esposta a Palazzo Grassi, o come era stato nelle sale della Triennale di Milano, dove l'impronta del palmo della mano era replicata come traccia di vita parietale o, andando più indietro nel tempo, alla Biennale di Venezia del Padiglione Italia curato da Ida Gianelli, nel 2007, dove le Sculture di linfa avevano "intaccato" anche il pavimento, diventato una superficie rugosa come le cortecce che componevano la grande installazione, comprata proprio da Pinault. Appuntamento gratuito con un maestro della storia dell'arte contemporanea, in attesa di tornare a vederlo nella sua magnificenza, dopo la bellissima restrospettiva al Centre Pompidou nel 2004, sul territorio francese in un ambito d'eccezione: la Reggia di Versailles, che ospiterà l'arte di Penone nella nuova programmazione dedicata al contemporaneo, nel 2013.

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