29-05-2012
SeL, Ruocco:
faremo politica tra la gente e non nelle stanze
Il segretario del nuovo circolo
Avellino- Nel
corso di una conferenza stampa, presso il Centro Sociale “Della Porta”, si
è svolta la presentazione del Coordinatore del nuovo circolo SeL di Avellino. Dopo alcune considerazioni introduttive, svolte da Gennaro Imbriano, é intervenuto il giovane universitario
Christian Ruocco.
è svolta la presentazione del Coordinatore del nuovo circolo SeL di Avellino. Dopo alcune considerazioni introduttive, svolte da Gennaro Imbriano, é intervenuto il giovane universitario
Christian Ruocco.
«Questo
nuovo Circolo di SeL – ha detto il segretario - nasce perché é
evidente la
voglia di fare politica diversamente, di tornare un po’ più nelle strade e nelle piazze piuttosto che dentro aule a parlare dei massimi sistemi. L’obiettivo è quello di rilanciare la collaborazione con i movimenti sociali che pure animano questa realtà e penso ad occupy avellino o alle associazioni come I-ken e Libera. Vogliamo lavorare per un registro delle unioni civili in città perché è incredibile che in una città pur nominalmente governata per 20 anni dal centrosinistra il tema non abbia trovato alcun seguito. E non è un tema secondario perché da questa crisi è essenziale uscirne con un ampliamento dei diritti e un’idea di società diversa».
voglia di fare politica diversamente, di tornare un po’ più nelle strade e nelle piazze piuttosto che dentro aule a parlare dei massimi sistemi. L’obiettivo è quello di rilanciare la collaborazione con i movimenti sociali che pure animano questa realtà e penso ad occupy avellino o alle associazioni come I-ken e Libera. Vogliamo lavorare per un registro delle unioni civili in città perché è incredibile che in una città pur nominalmente governata per 20 anni dal centrosinistra il tema non abbia trovato alcun seguito. E non è un tema secondario perché da questa crisi è essenziale uscirne con un ampliamento dei diritti e un’idea di società diversa».
«Vogliamo lavorare perché gli
spazi vuoti della città possano essere dati in gestione
autonoma ai giovani
capaci di farli vivere anche senza fondi, al posto di progetti faraonici che
mai poi verranno davvero attuati. Vogliamo ancora che il Comune s’impegni a
contrastare l’emigrazione continua dei giovani da questa provincia e pensiamo
allora ad un fondo d’incentivi per il rientro di quegli stessi giovani come
pure esiste e funziona in Puglia.
Vogliamo poi che si adotti un codice etico per gli appalti della città perché
Avellino non è una città libera dalle mafie e perché non basta fare passerella
all’arrivo di Don Ciotti ma bisogna dare seguito a quelle parole che pure si è
applaudito. Il centrosinistra che tutti invocano io immagino si costruisca per
strada, non nei palazzi. Chiamatemi stupido.
Chiamatemi ingenuo. Chiamatemi giovane».
Chiamatemi ingenuo. Chiamatemi giovane».
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