Per non aver compiuto alcun progresso nella raccolta differenziata dei rifiuti Sarzana pagherà per il conferimento in discarica una maggiorazione del venti per cento. Lo ha reso noto l’assessore all’ambiente della Regione Renata Briano. Incentivi andranno invece a quei Comuni “virtuosi”, che hanno ottenuto risultati positivi. Questi comuni sono stati divisi in cinque fasce, in base ai risultati ottenuti o in valore assoluto o in incremento percentuale.
Diciamo che in provincia della Spezia nessun comune figura tra i centri con oltre il 45 per cento di raccolta differenziata.
Occorre arrivare in terza fascia ( (differenziata tra il 25 e il 30 per cento e incremento in un anno del 5 per cento) per trovare Portovenere. Nel quarto gruppo (differenziata tra il 30 e il 35 per cento, ma incremento limitato al 3 per cento) si trova Framura.
E nel primo gruppo? Solo La Spezia. Sì, il comune capoluogo ottiene il risultato in assoluto migliore tra i capoluoghi di provincia (staccando anche Genova di quasi il dieci per cento) e registra un incremento del 2 per cento rispetto al 2010. La battaglia per la raccolta differenziata è stata uno dei fiori all’occhiello della prima giunta Federici, che aveva dato mano libera all’assessore Laura Ruocco, che in cinque anni ha portato La Spezia dal 21 per cento di raccolta differenziata a sfiorare a dicembre il 40 per cento, toccando nei popolosi quartieri dove è stata avviata la raccolta porta a porta l’astronomico (per la nostra provincia) risultato del 70 per cento di differenziata.
Diciamo che in provincia della Spezia nessun comune figura tra i centri con oltre il 45 per cento di raccolta differenziata.
Occorre arrivare in terza fascia ( (differenziata tra il 25 e il 30 per cento e incremento in un anno del 5 per cento) per trovare Portovenere. Nel quarto gruppo (differenziata tra il 30 e il 35 per cento, ma incremento limitato al 3 per cento) si trova Framura.
E nel primo gruppo? Solo La Spezia. Sì, il comune capoluogo ottiene il risultato in assoluto migliore tra i capoluoghi di provincia (staccando anche Genova di quasi il dieci per cento) e registra un incremento del 2 per cento rispetto al 2010. La battaglia per la raccolta differenziata è stata uno dei fiori all’occhiello della prima giunta Federici, che aveva dato mano libera all’assessore Laura Ruocco, che in cinque anni ha portato La Spezia dal 21 per cento di raccolta differenziata a sfiorare a dicembre il 40 per cento, toccando nei popolosi quartieri dove è stata avviata la raccolta porta a porta l’astronomico (per la nostra provincia) risultato del 70 per cento di differenziata.
Con grande coerenza Federici ha liquidato l’assessore Ruocco, troppo in distonia con l’andazzo della Provincia (l’ente che dovrebbe coordinare i piani dei rifiuti) e di Acam Ambiente. C’è chi tra gli ambientalisti ha letto questa scelta come un cedimento alla lobby (molto influente nel PD) che vorrebbe risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti bruciandoli nella centrale Enel di Vallegrande, alla faccia dei pericoli della salute per l’emissione di diossine.
E Sarzana? Sarzana non è neppure in purgatorio: è all’inferno. E’ andata indietro come i gamberi. Debitrice nei confronti di Acam Ambiente, non è in grado di alzare la voce come ha fatto Spezia. Ogni volta che il sindaco Caleo alza la voce contro il servizio di raccolta (una vera schifezza) ottiene grandi titoli sulle pagine dei giornali locali, ma nessun effetto concreto. In via Piave fanno spallucce.
E Sarzana? Sarzana non è neppure in purgatorio: è all’inferno. E’ andata indietro come i gamberi. Debitrice nei confronti di Acam Ambiente, non è in grado di alzare la voce come ha fatto Spezia. Ogni volta che il sindaco Caleo alza la voce contro il servizio di raccolta (una vera schifezza) ottiene grandi titoli sulle pagine dei giornali locali, ma nessun effetto concreto. In via Piave fanno spallucce.
L’assessore all’ambiente Massimo Baudone ha annunciato per l’ennesima volta l’avvio della raccolta differenziata porta a porta. Parte a dicembre da Marinella, il quartiere più disabitato nei mesi invernali. La Spezia partì dai quartieri di Levante, i più popolati.
Insomma siamo al “facite ammuina”. Intanto i sarzanesi devono mettere mano al portafoglio: direttamente (con la Tarsu) o indirettamente (con le altre imposte comunali) dovranno pagare il 20 per cento in più per smaltire i rifiuti urbani.
Insomma siamo al “facite ammuina”. Intanto i sarzanesi devono mettere mano al portafoglio: direttamente (con la Tarsu) o indirettamente (con le altre imposte comunali) dovranno pagare il 20 per cento in più per smaltire i rifiuti urbani.
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