Ecobonus 2020,
detrazione fiscale 110%: a chi spetta e come richiederlo
Nel decreto Maggio un
superbonus per chi effettuerà lavori che migliorano l'efficienza energetica e
sismica della propria casa
8 maggio 2020
Come QuiFinanza vi ha anticipato, il tanto
atteso decreto Maggio a cui sta lavorando il Governo inserisce tra le varie
misure anche una novità che gli italiani hanno subito accolto con grande
interesse. Un super ecobonus per i lavori
relativi al risparmio energetico e per la messa in sicurezza anti-sismica.
Cos’è l’ecobonus e come funziona
L’ecobonus prevede detrazioni per specifici lavori
di efficientamento energetico e tutela ambientale pari al 110% per le opere e gli impianti di
ristrutturazione immobiliare su case e palazzi. Di fatto, quelle volute dal
sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, sono
interventi di riqualificazione energetica o sismica a costo zero per le
famiglie, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i
lavori.
I lavori (qui trovate l’elenco di quelli
ammessi) andranno realizzati tra l’1 luglio 2020 e il 31 dicembre
2021. La norma vale anche per le facciate dei palazzi, che
potranno essere rimessi a nuovo praticamente gratis. L’agevolazione consiste in
una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono
interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici
esistenti.
A chi spetta
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti
residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che
possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di
intervento. In particolare:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e
professioni
- i contribuenti titolari di reddito d’impresa
(persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono
attività commerciale
- i titolari di reddito d’impresa possono fruire
della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali da essi
utilizzati nell’esercizio della loro attività imprenditoriale
- tra le persone fisiche possono fruire
dell’agevolazione anche i titolari di un diritto reale sull’immobile, i
condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli
inquilini, coloro che hanno l’immobile in comodato.
Sono
inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la
realizzazione degli interventi e questi non siano effettuati su immobili
strumentali all’attività d’impresa:
- il familiare convivente con il possessore o il
detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il
terzo grado e affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione
civile
- il convivente more uxorio, non proprietario
dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di
comodato.
- le detrazioni sono usufruibili anche dagli
Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, dagli enti
aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, dalle cooperative
di abitazione a proprietà indivisa.
Come richiedere l’ecobonus
Per richiedere l’agevolazione è necessario essere in possesso dei
seguenti documenti:
- asseverazione di un tecnico abilitato
o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare
che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti
- l’attestato di prestazione
energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi
all’efficienza energetica dell’edificio. Questa certificazione è prodotta
dopo l’esecuzione degli interventi. L’APE non è richiesto per i seguenti
interventi:
– sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari e ’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione
– acquisto e posa in opera delle schermature solari
– installazione di impianti di climatizzazione dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, se le detrazioni sono richieste per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
– acquisto e installazione di dispositivi multimediali - scheda informativa relativa agli
interventi realizzati.
Come effettuare il pagamento
Inoltre, occorre effettuare il pagamento con bonifico bancario o postale (a meno che
l’intervento non sia realizzato nell’ambito dell’attività d’impresa).
Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati la
causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il
numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è
stato eseguito il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Infine, entro 90 giorni dal termine dei lavori,
bisogna trasmettere all’Enea, con modalità telematiche, la scheda
informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute
nell’attestato di prestazione energetica (APE).
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