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venerdì 29 dicembre 2017

Dal primo 2018 gennaio prenderà l’avvio la tassa del salumiere.

Dal primo 2018 gennaio 
prenderà l’avvio la tassa del salumiere.

Mentre ero alla CONAD vicino casa, in via della Stella Polare di Ostia Lido (RM), per acquisti vari, una signora della mia stessa età che si è offerta di tenermi aperta la busta dove cercavo di depositare l’uva che stavo scegliendo per acquistarla, mi ha detto:- Lo sa che da gennaio ci faranno pagare anche questo tipo di  busta ? e ancora:- Non so chi lo ha decretato, ma è cosi!

Come sono solito reagire a notizie del genere le ho risposto:- Andrò a fare le mie compere dove non me le faranno pagare, oppure farò una più attenta scelta dei prodotti favorendo i confezionati.
Sicuramente, se questa diceria  troverà conforto nella pratica qualche rimostranza dovrà pur essere adottata per dire a chi la fa da padrone, come gli ultimi tempo dimostrano, che se vogliono restare aperti debbono affinare le loro prestazioni verso una qualità maggiore senza speculare su quelli che abbassano la testa davanti ad ogni sopruso solamente per il loro tornaconto.

Dover pagare la carta  o un foglio di materiale plastico anche sottilissimo allo stesso prezzo della carne o del pane o di ogni altro genere alimentare, è sicuramente una speculazione che porta ad altri risultati da verificare giorno per giorno attivando la difesa del consumatore nei termini che le leggi dello stato consentono in quanto al cattivo mal costume andrebbe a sommarsi al costo finale anche quello unitario della pellicola già, inclusa come detto nel prezzo determinato dalla pesata al costo ora della mortadella , ora del prosciutto, ora della ricotta , ora del formaggio e via di seguito.

Qualche mese addietro ci avevano provato gli esercenti telefonici sostituendo il canone mensile con quello quadrisettimanale procurandosi così un profitto indebito proposto con la formula del silenzio assenso che è contro l’assunto legislativo dal tempo dei romani che recita "Nihil dicit" che tradotto significa” non dice niente” quindi non può modificare un contratto unilateralmente dove le leggu e le consuetudini dicono il contrario.
Se lo fa il governo grdiamo: Governo ladro, se lo fà il privato bisognerà dirgli la stessa cosa anche se la cosa sembra sopportabile per la sua, già qualcuno ha detto, irrisibile misura. La considerazione però non vale quando significa poi lasciar mano libera ai soprusi minimali se poi diventeranno pratica ordinaria.
                                                          
                                                            Gioacchino Ruocco



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