Le mie dimenticanze alle tue
occorrenze
non hanno il carattere che hanno all'apparenza.
Ognuno di noi dimentica qualcosa,
ognuno di noi pretende dagli altri qualcosa
quando necessita, quando cambia il
tempo,
per ritirare i panni del bucato,
portare dentro i pomodori secchi.
E io che non trasmigro mai
e sono sempre prossimo ai tuoi
giorni
interpreto quegli affanni
mettendomi nei panni tuoi quando
tu non puoi
ripetere i tuoi gesti nei giorni
che altre cose ti impegnano.
E se tu hai memoria da sempre sai
come vivo e quali sentimenti
porto avanti.
Non mi glorio di desinenze che
danno
un’idea smisurata delle cose
fatte o non fatte o ancora da
venire.
Cosi facendo rischierei di aver rifatto il mondo,
il suo divenire mentre invece
sono pronto
solo a darti il mio sollievo
quando posso
in un concorso di idee e di
speranze,
povera cosa che cerca di avere
almeno il fiato per respirare
ancora.
Ostia Lido, 14 agosto 2012
Inserita
nella raccolta “Odi e odii”
Prima
edizione. 2012
Autore
: Gioacchino Ruocco
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