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venerdì 28 febbraio 2020

Dal 1° gennaio 2020, un documento unico di circolazione prenderà il posto del certificato di proprietà e della carta di circolazione delle auto

22 NOVEMBRE 201974.773 visualizzazioni
Dal 1° gennaio 2020, un documento unico di circolazione prenderà il posto del certificato di proprietà e della carta di circolazione delle auto. Si chiamerà Duc e fonderà insieme le informazioni della Motorizzazione Civile, che consegna il libretto di circolazione, e del Pra, il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’Aci, che rilascia il certificato di proprietà. Cosa cambia per il cittadino? Meno carte in macchina perché il documento sarà dematerializzato sin dall’origine, e anche meno costi al momento di eseguire una pratica di amministrazione, come il passaggio di proprietà fra privati. Si pagheranno due marche da bollo anziché quattro, quindi 32 euro contro gli attuali 64 e anche il costo della trascrizione all’Aci-Pra diminuirà di 7 euro; un risparmio di 39 euro, dunque. Il nuovo documento unico di circolazione sarà rilasciato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti e conterrà tutti i dati del veicolo, sia quelli tecnici sia quelli riguardanti la proprietà, che finora erano distinti nei due attuali documenti. Si potrà ottenere il nuovo Duc presso un qualsiasi sportello telematico dell’automobilista, oppure presso gli uffici Aci e quelli della Motorizzazione. Si eviterà, dunque, il doppio passaggio. Nulla cambia, invece, per l’imposta di trascrizione, che rimane invariata.

mercoledì 26 febbraio 2020

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Reddito di cittadinanza, novità sul pagamento di febbraio
Per il mese di febbraio, come comunicato dall’Inps, la mensilità del Reddito di cittadinanza verrà accreditata secondo un particolare calendario
25 febbraio
Dopo la stretta sui controlli e la pubblicazione dei dati che indicano che poco meno di 40mila persone hanno trovato lavoro dopo aver percepito il sussidio, importante novità per chi percepisce il Reddito di cittadinanza. Anche per questo mese l’Inps, e successivamente le Poste italiane, seguiranno un preciso calendario in base al periodo di presentazione della domanda.
Il caos a gennaio
A gennaio il pagamento era arrivato entro il 31 del mese e con un po’ di ritardo a causa dell’obbligo di certificazione dell’Isee che aveva causato qualche problema. Per le domande presentate a marzo 2019 si riceverà ora l’undicesimo pagamento, per quelle di aprile il decimo, per maggio il nono e così via, fino alla seconda ricarica per chi ha presentato la domanda entro il 31 gennaio 2020.
Le date del pagamento di febbraio
Per il mese di febbraio, come comunicato dall’Inps, la mensilità del Reddito di cittadinanza verrà accreditata sulle card dei beneficiari che hanno fatto richiesta per il sussidio tra marzo 2019 e gennaio 2020 in data 27 febbraio 2020, o al massimo entro il 29 febbraio, ultimo giorno del mese.
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Diversa la situazione per chi ha presentato la domanda entro febbraio 2020, fino al 29: in questo caso il primo accredito dell’Rdc non avverrà prima del 15 marzo 2020.
Per chi fa domanda entro il 29 febbraio
L’Inps verificherà i requisiti richiesti per l’ottenimento del Reddito di cittadinanza e fornirà una risposta entro il 15 marzo 2020. In caso di accoglimento della domanda, a partire dal 15 marzo i beneficiari verranno contattati da Poste tramite sms o email con l’invito a ritirare la carta con il primo importo già caricato presso uno specifico ufficio postale.
Quando scatta la sospensione
Attenzione invece per coloro che non hanno ancora aggiornato il proprio Isee 2020. L’Inps aveva richiesto l’aggiornamento entro il 31 gennaio. A gennaio sono state circa 69mila le persone a cui l’Rdc è stato sospeso proprio perché non hanno presentato l’Isee aggiornato.
Stessa cosa succederà a febbraio se nel frattempo la propria posizione non è stata regolarizzata. Ricordiamo che si tratta appunto di una sospensione, e non di un annullamento. Appena aggiornato l’Isee e regolarizzata la propria posizione, il pagamento verrà ripristinato.
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lunedì 24 febbraio 2020

Secondo il premier c'è stato un problema nella gestione di una struttura ospedaliera

Coronavirus, il focolaio in ospedale: l'accusa di Conte

Secondo il premier c'è stato un problema nella gestione di una struttura ospedaliera

Coronavirus: cosa fare e come riconoscere i sintomi
I sintomi del coronavirus sono molto simili a quelli dell'influenza: febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Cosa dobbiamo fare quindi per distinguere la sintomatologia corretta?
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Dal premier Giuseppe Conte è arrivata un’ipotesi sull’origine dell’emergenza coronavirus nel Nord Italia. Secondo il premier, infatti, ci sarebbe stata una gestione “fuori protocollo” da parte di una struttura ospedaliera. “Non prendiamo nulla sotto gamba altrimenti non avremmo adottato misure di estremo rigore”, ha spiegato il premier, come riporta Ansa.
Nel corso del suo discorso presso la sede della Protezione civile, Conte ha precisato: “Non possiamo prevedere l’andamento del virus: c’è stato un focolaio e di lì si è diffusa anche per una gestione di una struttura ospedaliera non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi, e questo ha contribuito alla diffusione. Noi proseguiamo con massima cautela e rigore”.
“Abbiamo due focolai – ha poi aggiunto il premier in un’intervista alla trasmissione “Frontiere” -, uno dei quali è nato complice un ospedale che non ha osservato determinati protocolli favorendo la nascita di uno dei due focolai. Comunque al momento abbiamo due precisi focolai che cerchiamo di contenere con misure draconiane”.
Sul paziente zero “non siamo ancora all’individuazione”, ha precisato Conte. “Stiamo individuando una mappa che riguarda una tracciatura anche genica ma non siamo ancora nelle condizioni di dire da dove sia venuto”.

Coronavirus, l’annuncio di Conte sulle Regioni

Se il coordinamento tra i sistemi sanitari nazionali non riuscisse a contenere il coronavirus, il governo “è pronto a misure che contraggono le prerogative dei governatori“, ha poi annunciato Giuseppe Conte.
“Il sistema sanitario – ha osservato Conte – in Italia è di competenza regionale e non è predisposto per una emergenza Nazionale. Per questo un coordinamento è necessario. Se non siamo coordinati non riusciremo a contenere il virus in modo efficace”.
Intanto, c’è stato un duro botta e risposta tra il premier e il leader della Lega Matteo Salvini su un presunto scambio di messaggi e telefonate sulle misure da applicare in seguito all’epidemia da coronavirus.

Aspettando Primavera - con opere di Maurizio Attisani, Magda Bava, Carlotta Cecchinato, Salvatore Dattolo, Giuseppe Giaquinto, Francesca Gravante, Carlo Alberto Perillo, Ruggero Piangiani, Seby Ruocco.






Lo scultore Salvatore Dattolo
invita la  S.V.  Ill.ma  ad intervenire, sabato 14 marzo 2020 alle ore 17, presso lo spazio espositivo  dell’Ass. Culturale
ART Factor  - a Dragona, in via Timoteo Bottigli n. 37, Roma -  cel. - 3392192361
a l l’ E v e n t o
Aspettando  Primavera
con opere di
Maurizio Attisani, Magda Bava, Carlotta Cecchinato, Salvatore Dattolo, Giuseppe Giaquinto,
Francesca Gravante,  Carlo Alberto Perillo,  Ruggero Piangiani,  Seby Ruocco.

Presenta la mostra la storica dell'arte Anna Iozzino.

Ospite d’Onore Dott. Benito Corradini – Fondatore e Direttore della Rivista Culturale “la SPONDA” - Roma

Il giorno 19 marzo la Prof. Magda Bava  animerà un OPEN DAY sulle Arti Decorative dalle 17 alle 19
Orario di galleria:  dalle 16 alle 20. La mostra si protrarrà fino al 28 marzo







Lo scultore Salvatore Dattolo
invita la  S.V.  Ill.ma  ad intervenire, sabato 14 marzo 2020 alle ore 17, presso lo spazio espositivo  dell’Associazione Culturale ART Factor  - a Dragona, in via Timoteo Bottigli n. 37, Roma  -  cel. - 3392192361
a l l’ E v e n t o
Aspettando  Primavera
con opere di
Maurizio Attisani, Magda Bava, Carlotta Cecchinato, Salvatore Dattolo, Giuseppe Giaquinto,
Francesca Gravante, Carlo Alberto Perillo,  Ruggero Piangiani,  Seby Ruocco

Presenta la mostra la storica dell'arte Anna Iozzino.

Ospite d’Onore Dott. Benito Corradini – Fondatore e Direttore della Rivista Culturale “la SPONDA” – Roma

Il giorno 19 marzo la Prof. Magda Bava  animerà un OPEN DAY sulle Arti Decorative dalle 17 alle 19
Orario di galleria:  dalle 16 alle 20. La mostra si protrarrà fino al 28 marzo






Lo scultore Salvatore Dattolo
invita la  S.V.  Ill.ma  ad intervenire, sabato 14 marzo 2020 alle ore 17, presso lo spazio espositivo  dell’Associazione Culturale ART Factor  - a Dragona, in via Timoteo Bottigli n. 37, Roma-  cel. - 3392192361   
a l l’ E v e n t o
Aspettando  Primavera
con opere di
Maurizio Attisani, Magda Bava, Carlotta Cecchinato, Salvatore Dattolo, Giuseppe Giaquinto,
Francesca Gravante, Carlo Alberto Perillo,  Ruggero Piangiani, Seby Ruocco

Presenta la mostra la storica dell'arte Anna Iozzino.
Ospite d’Onore Dott. Benito Corradini – Fondatore e Direttore della Rivista Culturale “la SPONDA” - Roma.

Il giorno 19 marzo la Prof. Magda Bava  animerà un OPEN DAY sulle Arti Decorative dalle 17 alle 19
Orario di galleria:  dalle 16 alle 20. La mostra si protrarrà fino al 28 marzo






domenica 23 febbraio 2020

Un esempio di responsabilità da tenere a mente e da seguire : RIENTRATA da CODOGNO

Rientrata da Codogno: in  autoquarantena attivato le procedure per l'isolamento a scopo precauzionale
ISOLE - CRONACA
Un’insegnante che lavora a Codogno (Lodi-Lombardia) era rientrata due giorni fa a San Fratello (ME) con un volo Milano-Palermo.
“Non ha febbre e sta bene, e la situazione è costantemente monitorata” spiega il sindaco Salvatore Sidoti Pinto, che è anche medico di base del paese di San Fratello in provincia di Messina ubicato sulla costa tirrenica nelle colline dei Nebrodi.
“La donna – aggiunge il sindaco – è rientrata prima che venissero attivate le misure interdittive adesso in vigore, con il divieto di abbandono delle zone del contagio”.
Poco dopo il suo rientro il primo cittadino ha saputo della sua presenza e ha attivato le procedure per l’isolamento a scopo precauzionale, informando la Prefettura di Messina, l’Asp e i Carabinieri.
Il caso è seguito dai medici dell’ospedale Cannizzaro di Catania e del Papardo di Messina.
“Per il momento non c’è alcun motivo di allarme” conclude il sindaco.
Analogamente a Sant’Agata di Militello, sempre in provincia di Messina sulla costa del Tirreno, un uomo di 42 anni originario del paese ma che vive e lavora a Lodi (Lombardia) da cui era rientrato da qualche giorno per farsi un po’ di ferie in occasione del Carnevale, è stato invitato, dal sindaco Bruno Mancuso ad osservare l’isolamento a scopo precauzionale per 15 giorni al fine di scongiurare un eventuale contagio in corso in Italia del Nord del Coronavirus. Ad eseguire il controllo a casa dell’uomo sono stati gli agenti della polizia municipale.
Il primo cittadino era stato informato da alcuni residenti circa la presenza dell’uomo in città e riguardo le sue condizioni di salute che non sarebbero state ottimali. Dopo aver parlato con lui rassicurandosi sul suo stato di salute, il sindaco Mancuso ha disposto le disposizioni sanitarie in materia di Coronavirus, attivate in tutta Italia dopo i casi di Lombardia e Veneto delle scorse ore.
Il 42enne sembra però non presentare sintomatologie legate all’eventuale insorgenza del virus. Tuttavia, come afferma il sindaco di Sant’Agata “l’attenzione è alta e invitiamo tutti al senso di responsabilità nel tutelare la propria salute e quella degli altri”. Il sindaco, inoltre, ha comunicato che già domattina avviserà le autorità sanitarie competenti per il territorio e saranno queste ultime e decidere se e quali misure aggiuntive adottare per il 42enne.

sabato 22 febbraio 2020

Pe comme è fatto ‘o munno


Pe comme è fatto ‘o munno
sultanto Ddio pare nicessario.
Te scuorde qualche cosa
e un t’arricuorde manco  tu chi si,

ma isso adò  se trovo trova
fa fa ll’uovo  a gallina
e va mettenno chiuove
p’appennere spugnielle

carreche ‘e pummarole,
si no ‘a barzanella
tu t’’a sunnasse
quanno è vierno tuosto.

Ognuno ‘e nuie vo ‘o suio
ma allate chi ce penza
si a regnere ‘a dispenza
nun c’è uno ch’è accorta

comme a zi Vicenza
can un scuranno ‘o suio
penzava p’’a vicina
ca se scurdava sempe

e Jì a fa ‘a spesa
comme a tanta ‘mpesa
ca passeno ‘e ghiurnate
sempe a parlà ‘e ll’ate

ma po te truove a nnante a porta
a dummannarte n’aglio,
na scarola, nu micciariello
ch’è poco ‘int’a na casa

e p’appiccià na vrasa
ce ne vonno duie
ca ‘o primmo nun s’appiccia
ma c’’o siconde ‘a spiccia.

Pe comme è fatto ‘o munno
cu na vicina ‘e casa comme a te
va sempe a ffunno
si nun m’arrangio ‘a me.

Quanno io faccio assigno
ca me staie vicino
me trovo senza pane
e senza ‘o semmulino,

senza ‘’a butteglia d’uoglio
ca te ‘mrestaie aiere
senza cepolle e aglio
comme a nu furastiere

ca quanno io te busso
tu sempe m’addumanno:
Chi site, chi ve manno
E chi me po’ mannà

Me miette dint’’a necessità
ca pure ‘e ccose mie
t’aggia veni a chiedere
e cu ‘e bbone maniere

ca ‘e vvote me rispunne
ma quanno , m quanno
can un tiene cchiù
ca l’ahie cunzumato.

Forse cu te stu Ddio
nun è nicessario
ca t’aggio ‘ntiso aiere
risponnere: Cagnate aria.

- Ccà nun ce sta nisciuno.
Ogge me tocca sta pure diuna
e io comme a nu fesso
a chiagnere pe te. Fa ‘o stesso

basta c’arape ‘a porta.
Te veco ancora viva
ca manco pe currivo
ce ‘a faccio cchiù cu te.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido           22.02.2020