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giovedì 26 novembre 2015

Sequestrati beni per un valore di tre milioni di euro al clan Ruocco-Somma

IL TEMPO
15/01/2010 05:20

OPERAZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONTRO IL CLAN RUOCCO-SOMMA

Malavita campana, sequestrata azienda agricola a Borgo Podgora


Sequestrati beni per un valore di tre milioni di euro al clan Ruocco-Somma. Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli hanno posto i sigilli anche a un'azienda agricola di Borgo Podgora. E' di ieri l'esecuzione di decreti di sequestro patrimoniale emessi, su proposta del direttore della Dia, il generale Antonio Girone, dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Napoli, a carico della famiglia di Aniello «Bibì» Ruocco, 46 anni, attualmente in carcere e ritenuto esponente di primo piano del clan, che fa capo a Mario Fabbrocino, operante nel territorio di Nola, nel napoletano.
I sequestri operati dalla Dia, per un ammontare di oltre tre milioni di euro, secondo gli investigatori, hanno permesso di scardinare il sistema economico camorristico messo in atto dal clan Ruocco-Somma che per anni, con «artifici imprenditoriali e strutture aziendali ad hoc, è riuscito ad eludere la normativa antimafia in tema di sequestri e misure di prevenzione patrimoniali». Secondo la Dia, molte attività imprenditoriali, tra cui quella di Antonio Ruocco, fratello di Aniello, ed altre società intestate allo stesso 46enne, servivano ad incassare anche consistenti flussi di denaro e riciclare proventi di attività illecite quali estorsioni e usura. In diversi atti giudiziari è raccontata la feroce contrapposizione di Aniello Ruocco con altri clan attivi nell'agro nolano per la conquista del predominio sul territorio, eliminando affiliati di gruppi avversi, riuscendo ad imporsi nel settore delle estorsioni e dell'usura, perpetrando truffe, rapine, ricettazioni ed acquisendo - sostiene la Dia - in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, concessioni e autorizzazioni, appalti e servizi pubblici. Rimane ora da capire quale ruolo poteva avere l'azienda sequestrata in terra pontina nel quadro delle attività illecite di Ruocco. Mar.Dib.
Redazione online

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