Agerola - parte del territorio che affaccia sulla riviera Amalfitana |
Il 28 giugno 1914 uno studente bosniaco assassinò l’ erede al trono d’ Austria, l’ arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie. L’Austria, dopo una serie di preliminari, dichiarò guerra alla Serbia, la spirale di violenza si propagò in breve tempo in altre nazioni.
L’Italia entrò nel conflitto mondiale nel maggio del 1915, schierandosi a fianco dell’ Intesa contro l’Impero austro-ungarico fino a quel momento suo alleato. La guerra contro l’Austria avrebbe consentito all’ Italia di portare a compimento il processo risorgimentale, riunendo alla patria Trento e Trieste, ma anche di aiutare la causa della democrazia che si pensava sarebbe stata minacciata dagli imperi autoritari del Centro Europa.
Il Consiglio Comunale di Agerola cercò di sostenere le famiglie dei combattenti elargendo loro cospicue somme di denaro, nessun compenso riuscì però ad alleviare l’ atroce dolore delle madri, delle mogli e dei figli che al fronte persero i propri cari. L’ 8 giungo 1916 il Consiglio Comunale nella persona dell’ allora sindaco don Matteo Coccia rese onore ai soldati caduti: Vincenzo Apuzzo, Enrico Cuomo, Antonio Acampora, Giuseppe Iovieno, Luigi Apuzzo, Pietro Fontanella, Giovanni Acampora, Luigi Avitabile, Francesco Avitabile, Luigi Manzi, Luigi Florio, Raffaele Cuomo, Salvatore Criscuolo, Matteo Renato Florio.
A questa commemorazione altre ne seguirono. Il 9 luglio del medesimo anno,
Agerola pianse la morte del coraggioso capitano Paolo Capasso caduto sul Monte
S. Michele nelle vicinanze del fiume Isonzo. Il 15 agosto il baldo capitano fu
decorato con medaglia d’ oro al Valor Militare.
Per le onoranze ai caduti venne costituito l’apposito Comitato Civile, di cui fece parte come animatrice Rosa Cavaliere, donna dal radicato amor patrio e dal cuore generoso.
Abnegazione e coraggio contraddistinsero i combattenti agerolesi ai quali, in virtù di ciò, furono attribuiti numerosi riconoscimenti. Il Tenente Colonello Cavaliere Giuseppe Naclerio e il soldato Matteo Ruocco ricevettero una Medaglia d’Argento al Valor Militare sul campo, mentre, una ricompensa al Valor Militare fu riconosciuta al marinaio Raffaele Esposito, che emigrato in America a 16 anni tornò in Italia per amore della sua terra e per dare il proprio contributo alla prima guerra mondiale.
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