in Italia li chiameremmo migranti in transito. Qui li chiamano caminantes.Sono Francesca Matarazzi e mi trovo a Cucuta, al confine tra Venezuela e Colombia. Gioacchino, forse caminantes è una parola più umana, concreta, per descriverela pena quotidiana di chi ha dovuto scegliere di lasciare la propria casa spinto dalla fame e dalla paura di non avere più un futuro.
Li vedo passare e li seguo ogni giorno, da una tappa all’altra, senza riposo. Famiglie con bambini piccoli, anziani. Camminano senza scarpe e con la pelle bruciata. Indossano vestiti estivi, ma sono diretti verso il freddo di Bogotà e delle Ande.
4 MILIONI DI PERSONE HANNO GIÀ ABBANDONATO IL VENEZUELA. FUGGONO DALL'ASSENZA DI CIBO, DALLA CRISI ECONOMICA, DALLA CARENZA DI BENI PRIMARI, DAL CROLLO DEI SERVIZI DI BASE, A COMINCIARE DALLA SALUTE E DALL'INSICUREZZA.
Gioacchino, con gli attuali prezzi di mercato lo stipendio medio di 15mila bolivar consente l'acquisto di solo 3 pagnotte di pane. È impossibile vivere in queste condizioni!
Noi operatori umanitari INTERSOS siamo nelle aree più colpite da questa emergenza in Colombia e in Venezuela per fornirecure mediche, assistenza psicosociale e supporto alla documentazione legale per garantire accessi ai servizi di base.
Nonostante la crisi in Venezuela attragga una costante attenzione per i suoi sviluppi politici, i bisogni umanitari sono largamente dimenticati e noi, Gioacchino, siamo qui per non lasciare solo questo popolo in cammino.
Mi auguro che anche tu sarai al nostro fianco in questa emergenza dimenticata!
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