Post in evidenza

Avverbi, Diverbi e sentimenti...

domenica 11 novembre 2018

Ruocco, battaglia vinta in sette mesi.....senza calcio

Ruocco, battaglia vinta in sette mesi

Il difensore ha battuto un tumore ed è ritornato in campo con il Pro Pagani
SALERNO. Sette mesi senza calcio, lottando fuori dal campo contro una forma del male che viene definito brutto o incurabile a seconda della gradazione. Sette mesi trascorsi facendosi forza e sperando di tornare a giganteggiare al centro di una difesa. Enzo Ruocco, la bandiera degli anni scorsi Gelbison, è riuscito a vincere la sua partita. Domenica s’è presentato con la nuova maglia della Pro Pagani sul campo della Juve Poggiomarino, appuntamento valido per il girone B di Promozione. Ha ritrovato il mister che aveva lasciato 7 mesi fa, quel Gaetano Voza che lo guidava nell’avventura al Real Trentinara, interrotta a marzo perché si trattava per Enzo di affrontare un avversario maligno, decisamente più insidioso di qualsiasi tipo di centravanti. Il ritorno in campo è finito con una sconfitta, capita nel calcio come nella vita. Di misura s’è imposta la squadra di Poggiomarino allenata da Giovanni Buonaiuto, mister che invano aveva cercato Ruocco fino a qualche giorno prima: il mercato, pilotato dal sanseverinese Guglielmo Ansalone appena insediatosi a Pagani per dar corpo alle speranze dei Sorrentino e di Campitiello si salire in Eccellenza, l’ha portato nell’Agro calcistico minore dopo tante esperienze vissute in zona Salerno Sud. Ha ritrovato nella nuova realtà gente di spessore superiore che aveva frequentato in anni precedenti: GranoziRodio e Liccardi su tutti. Con loro è ripartito, assieme a loro vorrebbe subito ricominciare a vincere, anche se la concorrenza è notevole oltre che agguerrita. In tanti hanno fatto il tifo per lui durante l’assenza dall’agonismo: avuto telefonate, incoraggiamenti e altro. Dai mister Longo e Santosuosso a tutti i compagni avuti nel corso del tempo, specialmente quelli della Gelbison, che l’hanno sempre considerato il capitano dei capitani. Quando il suo cognome è ricomparso nelle distinte, in tanti hanno sorriso di gioia: sono queste le cose belle del pallone. (m. m.)

Nessun commento:

Posta un commento