La tua carezza
non è l’oblio
che vado cercando
per
disincantarmi
del tuo volto,
per
disincagliarmi
dal tuo scoglio.
Vorrei e voglio
una tua carezza
che mi calmi
l’anima
mentre si sta
perdendo
come l’acqua
che arriva dalla
fonte
a dissetarmi
e a farmi da strada
verso il mare
che ancor mi
raccapizza
con le sue pazze
onde
nella risacca
senza portarmi a
fondo
senza arrivare
al largo
nel tempo breve,
ma solamente
quando
ne avrò bevuta
tanta
da non
galleggiare,
da non aprir più
bocca
per bestemmiare
contro la mala
sorte.
Gioacchino
Ruocco
Ostia Lido 15/12/019
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