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venerdì 31 marzo 2017

Giuseppe ‘peppruocc’ Ruocco: “Dovevo fare l’avvocato, ho preferito essere un grinder!

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il 9 FEB 2016
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Reg Identikit – Giuseppe ‘peppruocc’ Ruocco: “Dovevo fare l’avvocato, ho preferito essere un grinder!”

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Reg Identikit – Giuseppe ‘peppruocc’ Ruocco: “Dovevo fare l’avvocato, ho preferito essere un grinder!”

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Protagonista della nostra rubrica Reg Identikit è oggi Giuseppe “peppruocc” Ruocco, grinder partenopeo che si sta affermando come uno degli mtter più stimati dalla community nostrana.
27 anni, laureato in giurisprudenza, la vita pokeristica di Giuseppe è state sempre condizionata dagli impegni universitari, ma da un anno e mezzo a questa parte, dopo aver preso consapevolezza nei propri mezzi, ha finalmente deciso di buttare anima e corpo nel Texas Hold’em:
“Conosco il poker da tanto tempo, dai primi tavoli televisivi trasmessi su Italia1 nel 2007, ma l’avevo sempre considerato un semplice svago, un divertimento. A quei tempi organizzavo i classici sit’n’go da 10€ con gli amici nei quali mi ergevo a massimo esperto pur capendoci poco o nulla. Qualche anno dopo conobbi l’online e la sera giocavo uno o due tornei da 10-15€ e quelle rare volte in cui riuscivo a vincere qualcosa prelevavo subito. La prima svolta è avvenuta dopo aver fatto nel quarto nel Big Tilt Freeroll da 17.922 iscritti del dicembre 2013. Vinsi circa 4.000€, ma come fatto sino ad allora cash-outtai gran parte del bankroll. Pochi mesi dopo arrivò invece un clamoroso back to back final table Sunday Special e Main Event TCOOP. Lì capii che il poker poteva essere qualcosa di più di un semplice hobby. In quei tempi ero impegnato con gli studi, e nei mesi seguenti con il praticantato per diventare avvocato, ma dovevo fare una scelta: pragmatico quale sono ho preso la decisione più complessa, ma l’unica che in quel e questo momento della mia vita ritenevo più giusta.”
Studio teorico e tanta applicazione: nel giro di pochi mesi Giuseppe arriva a giocare regolarmente tutti i principali tornei di PokerStars e iPoker, arrivando a multitablare fino a 20x:
“Sono sempre stato un amante dei siti d’informazione pokeristica: credo di aver letto centinaia e centinaia di articoli. Informarsi su ogni aspetto evolutivo del giochino è fondamentale. Poi, ovviamente, conta fare bene sul campo. E per riuscire ad ottenere delle soddisfazioni credo sia necessario un giusto cocktail tra umiltà e fiducia in sé stessi. Oggi ho finalmente un bankroll per poter giocare con costanza i vari MTT del punto it, ma non amo particolarmente massare: ci sono grinder MTT che aprono tutti i tornei disponibili, arrivando a giocare oltre 30x e affiancando tornei da 250€ di buy-in a tornei da 10€. Sinceramente credo sia un approccio sbagliato: la priorità, specialmente negli MTT, è quella di restare più focus possibile e avere un mindset che ti consenta di giocare costantemente in A Game. Ovviamente non è facile e proprio per questo credo che sia importante selectare i tornei che ci interessano seriamente, magari mixando durante i vari giorni della settimana.”
Nel solo 2015, Giuseppe riesce a chiudere con un profit da oltre 50.000€ su PokerStars:
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“Non mi piace affatto l’idea di ridurre questo gioco al mero aspetto venale. Il poker è una sfida continua, confrontarsi contro menti brillanti mi eccita. Proprio per questo cerco sempre di giocare off standard: l’ideale sarebbe riuscire a giocare un poker abc, che riesca allo stesso tempo ad uscire dagli schemi. Solo così è possibile mettere in difficoltà i regular più forti. La competitività e la passione per questo gioco fanno il resto”,
E a proposito di regular, Ruocco non ha dubbi nel citare alcuni player che sono e sono stati puunti di riferimento per la sua crescita:
“Come ho rivelato in altri canali, il primo nome che mi viene in mente è quello di Antonio Bernaudo: purtroppo non l’ho ancora conosciuto di persona, ma lo seguo da tantissimo! In questi anni, infatti, pur grindando in misura molto più ridotta, anche quando uscivo dai tornei non quittavo mai la lobby e andavo a railare le deep run dei top reg per provare a capire il loro gioco. Da un anno a questa parte lo incrocio ai tavoli praticamente ogni giorno e ancora adesso penso sia una dei più preparati. Un altro ragazzo che stimo tantissimo è Davide Marchi, ormai emigrato quasi definitivamente sul dot com, al quale ho visto fare ripetutamente alcune cose davvero stupefacenti. Quasi inutile parlare di Musta e Sammartino. Loro sono ormai al top mondo.”
La costanza di risultati alimenta l’autostima e gli obiettivi di “peppruocc” si fanno sempre più importanti:
“L’idea di trasferirmi sul dot com c’è, ma oggi è ancora presto. Ciò che mi piacerebbe approfondire è il discorso del live: il poker nei casinò rappresenta la vera essenza di questa gioco. Fino ad oggi conto appen 5 esperienze dal vivo, ma sono andate tutte più che discretamente e ho addirittura rischiato di bigshottare all’IPO, che ho chiuso al 19° posto. Giocare un EPT e andare a Las Vegas per le WSOP sono qualcosa più di un semplice obiettivo: sono dei veri e propri sogni che spero un giorno di poter realizzare!”

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