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martedì 8 marzo 2016

RUACH



GLOSSARIO DE “LA DOTTRINA SEGRETA

RUACH



(Eb.) - L'anima umana è una trinità: Nefesh. Ruach e Neshamah. Essa è l'entità spirituale, il centro che crea il rapporto fra l'uomo e Dio. Ruach è la parte intermedia fra Nefesh (l'anima naturale ed istintiva) e Neshamah (l'anima divina). Essa è l'anima morale, razionale, sede del bene e del male, delle qualità etiche. Come Soffio Sacro, essa è anche Spirito, uno dei "principi umani" (Buddhi-Manas). Assieme a Nefesh è soggetta alla trasmigrazione e non ha riposo fino a quando Neshamah non sia risalita sino alla sua sorgente.

Ruach è illuminata da Neshamah e, a sua volta, illumina Nefesh. Ruach è meno sensibile di Nefesh alle influenze del mondo esterno, in essa la passività e l'attività si trovano in proporzioni uguali. Essa, in un certo senso, è come un essere interno all'uomo, ideale, nel quale tutto ciò che la vita corporea e concreta manifesta esteriormente come quantitativo e materiale, si ritrova interiormente allo stato virtuale. Ruach fluttua fra l'introversione e l'estroversione e, nelle sue funzioni, appare come mutevole; la sua importanza è notevole dal momento che la modalità essenziale di ciascun essere dipende esclusivamente dal grado più o meno elevato della sua coesione con la natura, ma soprattutto dalla maggiore o minore attività che ne deriva. Più l'uomo è attivo interiormente, più è elevato e più gli è possibile indagare nelle intime profondità dell'essere. Neshamah è quella parte dell'anima umana che si immerge nell'Abisso, ossia nei tre Sephirot superiori dell'Albero della Conoscenza.

Ruach, l'Intelletto, invece, si colloca al di sotto, collegandosi con i quattro Sephirot che circondano Tipheret e posizionandosi su quest'ultimo. Essa è la proiezione di coscienza individuale individualizzata che è consapevole delle cose, le desidera e cerca di ottenerle. È una "macchina" creata, voluta, inventata dall'Io per investigare la natura dell'Universo, Ruach è quella parte di sè che consiste di sensazioni, percezioni o pensieri, emozioni e desideri.

 H.P.B. chiama questo principio Manas inferiore, quello più vicino alla natura Karmica. Nel Vedanta si chiama Manomayakosha (Guaina Mentale), nel Raja Yoga lo si avvicina a Nefesh e si chiama Sukshmopadhi (Corpo sottile); il suo chakra è l'Anahata, che si trova vicino al cuore fisico. La sua posizione nell'albero sephirotale indica che essa comprende Memoria, Volontà, Immaginazione, Desiderio e Ragione. Ruach è l'Ego fallace ed empirico, quella parte di noi che si autonomina IO, mentre, come principio, ne è la negazione. L'abiura di questo falso Ego è il compimento sostanziale di ogni evoluzione spirituale. Ruach è lo Spirito Divino, equivalente di Pneuma dei Greci e di Spiritus dei Latini, il cui significato letterale è "vento" (come il greco "anemos"), da cui il latino "animus" e l'italiano "anima". Essa è la sede delle passioni e proviene da Gezirah, il terzo mondo cabalistico. Nella Cabala, Ruach corrisponde al Ab Hati egizio, ossia al cuore, alla sensazione, alla componente ricevente dell'anima animale.

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