GLOSSARIO DE “LA DOTTRINA SEGRETA ”
RUACH
(Eb.) - L'anima umana è una trinità: Nefesh. Ruach e Neshamah.
Essa è l'entità spirituale, il centro che crea il rapporto fra l'uomo e Dio.
Ruach è la parte intermedia fra Nefesh (l'anima naturale ed istintiva) e
Neshamah (l'anima divina). Essa è l'anima morale, razionale, sede del bene e
del male, delle qualità etiche. Come Soffio Sacro, essa è anche Spirito, uno
dei "principi umani" (Buddhi-Manas). Assieme a Nefesh è soggetta alla
trasmigrazione e non ha riposo fino a quando Neshamah non sia risalita sino
alla sua sorgente.
Ruach è illuminata da Neshamah e, a sua volta, illumina
Nefesh. Ruach è meno sensibile di Nefesh alle influenze del mondo esterno, in
essa la passività e l'attività si trovano in proporzioni uguali. Essa, in un
certo senso, è come un essere interno all'uomo, ideale, nel quale tutto ciò che
la vita corporea e concreta manifesta esteriormente come quantitativo e
materiale, si ritrova interiormente allo stato virtuale. Ruach fluttua fra
l'introversione e l'estroversione e, nelle sue funzioni, appare come mutevole;
la sua importanza è notevole dal momento che la modalità essenziale di ciascun
essere dipende esclusivamente dal grado più o meno elevato della sua coesione
con la natura, ma soprattutto dalla maggiore o minore attività che ne deriva.
Più l'uomo è attivo interiormente, più è elevato e più gli è possibile indagare
nelle intime profondità dell'essere. Neshamah è quella parte dell'anima umana
che si immerge nell'Abisso, ossia nei tre Sephirot superiori dell'Albero della
Conoscenza.
Ruach, l'Intelletto, invece, si colloca al di sotto, collegandosi
con i quattro Sephirot che circondano Tipheret e posizionandosi su
quest'ultimo. Essa è la proiezione di coscienza individuale individualizzata
che è consapevole delle cose, le desidera e cerca di ottenerle. È una
"macchina" creata, voluta, inventata dall'Io per investigare la
natura dell'Universo, Ruach è quella parte di sè che consiste di sensazioni,
percezioni o pensieri, emozioni e desideri.
H.P.B. chiama questo principio
Manas inferiore, quello più vicino alla natura Karmica. Nel Vedanta si chiama
Manomayakosha (Guaina Mentale), nel Raja Yoga lo si avvicina a Nefesh e si
chiama Sukshmopadhi (Corpo sottile); il suo chakra è l'Anahata, che si trova
vicino al cuore fisico. La sua posizione nell'albero sephirotale indica che
essa comprende Memoria, Volontà, Immaginazione, Desiderio e Ragione. Ruach è
l'Ego fallace ed empirico, quella parte di noi che si autonomina IO, mentre,
come principio, ne è la negazione. L'abiura di questo falso Ego è il compimento
sostanziale di ogni evoluzione spirituale. Ruach è lo Spirito Divino,
equivalente di Pneuma dei Greci e di Spiritus dei Latini, il cui significato
letterale è "vento" (come il greco "anemos"), da cui il
latino "animus" e l'italiano "anima". Essa è la sede delle
passioni e proviene da Gezirah, il terzo mondo cabalistico. Nella Cabala, Ruach
corrisponde al Ab Hati egizio, ossia al cuore, alla sensazione, alla componente
ricevente dell'anima animale.
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