I taralli dell’8 marzo
FB mi ha riportato alla mente questo episodio di quattro anni fa.
…....... E’ l’8 marzo, Festa della Donna, ma per me è un giorno qualunque; casa e ufficio. Peraltro son sola a pranzo. Mio marito fa rientro in ufficio, mia figlia è all’università. Salto il pranzo, riordino un po’ di cose in giro e decido di andare dal parrucchiere. Posso prendermela comoda. Il capo è fuori a stipulare e io ho un appuntamento con un cliente che viene da Agerola e passerà da me nel pomeriggio verso le 18.00.
Arrivo in ufficio alle 17.10. Ho appena ricevuto una piacevole telefonata e assistito a una scenetta divertente nell’atrio del fabbricato. Insomma, entro sorridente, shampata di fresco, colpi di sole a illuminare la chioma per l’imminente primavera, e trovo il cliente già lì, in anticamera ad aspettarmi.
Gli dico: “Siete in anticipo, vi aspettavo più tardi”. Mi risponde: “E’ sempre un piacere aspettarvi. Signora Delfì, comme site bella, ve facite sempe cchiù giovane!”. Sorrido per il complimento e gli dico di aspettare un attimo, giusto il tempo di accendere il pc e di organizzare la scrivania.
Lo faccio entrare, si siede di fronte a me, poggia sulla scrivania una cartellina con i documenti che mi deve mostrare e tira fuori da non so dove una bustina di plastica, quelle della spesa, me la porge e mi dice: “Auguri, buona festa della donna”.
Sorrido, lo ringrazio e prendo la bustina… c’è un pacco di taralli di Agerola! Sa che mi piacciono, me li ha già portati altre volte.
Stasera, al mio rientro, tiro fuori ‘sti taralli per riporli in dispensa e ripiego la bustina per riciclarla per i rifiuti… mi accorgo che c’è lo c’è lo scontrino: € 2.20.
Sarà, ma per me è stato un regalo bellissimo!