Dal
9 novembre 2010 | Veronica Mosca
Torre Annunziata. Iniziative culturali oplontine
Altro evento culturale di rilievo è quello dei ragazzi dell’Istituto Statale
d’Arte torrese De Chirico, che, in anteprima, hanno presentato, al Circolo
Professionisti, il documentario “La Strage di Sant’Alessandro”, film che ha
ricevuto il Premio Speciale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania al
Festival del Documentario – Sezione Scuole.
L’opera, diretta da Antonio Ruocco e
realizzata dagli allievi della Scuola si rivolge al tragico evento del 26
agosto 1984, quando, a Largo Grazie, alcuni di killer scendono da un autobus e
sparano su coloro che erano davanti ed all’interno di un circolo ricreativo,
lasciando a terra otto morti e sette feriti, tra cui alcuni ignari
passanti.
Il 26 agosto 1984 è domenica, il giorno di S. Alessandro. Presso il Circolo
dei pescatori di Torre Annunziata in Largo Grazie arriva un autobus carico di
killer, sul cruscotto un cartello: “gita turistica”. Nella chiesa di San
Francesco di Paola si sta celebrando per molti bambini la prima comunione. I
killer scendono dall´autobus e iniziano a sparare contro tutto e tutti. Otto
morti, sette feriti, tra cui alcuni innocenti.
Abbiamo voluto ricordare questo gravissimo fatto di sangue con il trailer
del documentario “La Strage S. Alessandro”. Il film è stato realizzato da Antonio Ruocco
e dai giovani allievi del Liceo artistico De Chirico di Torre Annunziata che
hanno frequentato, all’interno della scuola, un corso di formazione e di
produzione, e realizzato un lavoro di ricostruzione della strage di camorra
avvenuta proprio a Torre Annunziata il 26 agosto del 1984.
Il corto si è distinto al I Festival del documentario di Napoli “Indooxx” ricevendo
il terzo riconoscimento messo a disposizione dall’Ordine dei Giornalisti della
Campania. Strage di S. Alessandro, Torre Annunziata (Na), 26 agosto 1984
Verso mezzogiorno un autobus giunge a Torre Annunziata nei pressi del
Circolo dei pescatori. Improvvisamente, dal mezzo non scendono dei turisti ma
dei killer spietati che sparano uccidendo otto persone e ferendone altre sette.
È un atto di guerra nei confronti del boss Valentino Gionta, boss di Torre
Annunziata, da parte dei gruppi rivali delle famiglie Bardellino, Alfieri e
Fabbrocino.
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