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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

domenica 8 maggio 2011

Pronto, parlo con il direttore di macchine Francesco Ruocco ?








Oggi ho parlato al telefono con Francesco Ruocco che ho annotato nel blog qualche giorno addietro, il 30 aprile 2011.

Il tramite di "Torre d'amare" che ringrazio sentitamente per il contatto che mi ha procurato è stato di parola
L'ho raggiunto nella stiva della nave dove attualmente è imbarcato alle prese con operazioni di manutenzioni dell'apparato motore, nonostante il giorno festivo.

Oltre alla somiglianza mi ha sorpreso la sua disponibilità al dialogo, la sua apertura verso gli altri animato dagli stessi sentimenti che fino ad oggi ho rintracciato in tutte le altre persone che portano questo cognome.

Il suo volto, gliel'ho detto, nella foto è identico al mio degli anni '70 quando abitavo a Settimo Torinese, avevo già due figli ed espletavo l'attività di "agente tecnico"  dell'Associazione Nazionale per il Controllo della Combustione dal 1963, quando avevo in testa qualche capello in più.

Erano quasi sempre mossi anche se ne avevo una discreta cura. I baffi li avevo cresciuti su suggerimento di mia moglie per contrastare l'incipiente calvizia e renderla meno evidente. Gli stessi baffi, lo stesso volto ampio, sempre pronto al sorriso.

Gli ho raccontato che quando ho visto la sua immagine sembrato di ritornare indietro nel tempo e di vivere una realtà che avevo abbandonato troppo presto.

Mentre parlavamo si sentivano rumori che provenivano dall'attività di riparazione alla quale stava sovraintendendo.

La voglia di conoscerci meglio mi ha fatto ritornare in penisola, al suo paese, al nautico dei miei anni andando alla ricerca di conoscenze che potevano accomunarci e farci sentire qualcosa di più di una rassomiglianza e dell'accomunamento dato dal cognome.

Gli ho spiegato le ragioni del mio blog e spero che lo segua. Il nome di Antonio Orazzo ci ha accomunati e ci ha reso meno estranei quando gli ho chiarito che era stato mio compagno al nautico per cinque anni e la frequentazione col fratello Giuseppe per motivi artistici.

A fronte di tutto questo mi ha confessato che anche lui aveva avuto esperienze di paroliere e un suo pezzo era stato cantato a Castrocaro Terme da un suo compagno che era in concorso.

Ci ha separati la chiamata di un suo subalterno che richiedeva la sua presenza per proseguire nel lavoro.

Spero di ritrovare il suo numero. E' passato un pò di tempo e mi farebbe piacere risentirlo per continuare non solo la nostra chiacchierata, ma sopratutto la nostra conoscenza.

Un saluto e un arrivederci. Il blog sta crescendo a dismisura e mi fa piacere avertici inserito.

Buona navigazione.


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