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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

martedì 13 luglio 2021

   Ogge nun saccio ancora...

 

Ogge nun saccio ancora

stu core che me conta,

che va truvanno a me

mentr’io saccio

chello ca voglio ȃ isso

senza fà scummesse

senza pigliarce ‘ngiro

ca è sempe tiempo perzo.

 

Si fosse ‘ntussecuso

nun ce parlasse proprio

ca io tengo n’ata capa,

n’ata idea  ê comme

è fatto ‘o munno

ȃ funno ‘nziemo a isso

nun ce vogl’jì

c’ȃ sempe me dispiace

ê fà na brutta faccia

a chi ave bisogno

ê vvote ê na parola

ê vvote ê tutt’’o munno

ca na carogna

nun ce so’ stato maie.

 

Puozzo passà nu guaio

a chi ‘o pozzo dì

c’a è tutta ggente

ca sta peggio ‘e me

e a mmiez’’e guaie

ȃ n’eternità

e aspettano

ca io passanno ȃ llà,

addò lloro stanno

le do ‘o tesoro

ca vanno truvanno

comme a doie parole

p’’e cunzulà nu poco

e qualche spiccio

pe fà a mmodo lloro

chello ca vonno fà.

 

Pe me so’ nu capriccio

pe lloro na furtuna.

‘E vvote lascio

qualche cafè pagato

m’aspettano a me

pe so piglià

offerto a lloro

ca sanno chi ha pavato

e senza ê me

nun l’hanno cunzumato

pe farme nu regalo

ca pe lloro

io so’ uno êfamiglia

so’ nu frato.

 

Ostia Lido  14.07.2021  h 08.30


                                                Gioacchino Ruocco 

venerdì 9 luglio 2021

 La direttiva UE sul sapere sul sistema di whistleblowing

6 minuti   |     05/07/2021

Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sul "whistleblowing" (segnalazione di un illecito) nel dicembre 2019 (Direttiva EU 2019/1937). Questa direttiva ha lo scopo di proteggere dalle ritorsioni, in modo più efficace, gli informatori o segnalatori ("whistleblower") che scoprono e segnalano violazioni del diritto. Tutti gli Stati membri dell'UE devono recepire questa direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali entro la fine del 2021. Le aziende dovranno quindi affrontare la sfida di soddisfare i nuovi requisiti ed è dunque fondamentale che si impegnino sin da ora in questo processo e sviluppino una strategia interna per attuare le nuove normative. Il presente articolo fornisce informazioni chiave sulla legislazione di riferimento, oltre a suggerimenti utili per capire e implementare un sistema di whistleblowing.

Contesto della normativa

I whistleblower sono coraggiosi: rivelano pratiche illecite, nonostante siano consapevoli che potrebbero rischiare di andare incontro a conseguenze negative. L'atto di denuncia è assolutamente importante per preservare una società aperta ma sappiamo che, fino ad ora, solo alcuni Stati membri dell'UE hanno garantito ai whistleblower una protezione sufficiente. Mancano garanzie trasparenti e i nuovi regolamenti mirano proprio a sviluppare meccanismi adeguati in relazione al diritto dell'UE.

Qual è lo scopo della direttiva sul whistleblowing?

La direttiva sul whistleblowing mira a rilevare e prevenire violazioni del diritto dell'UE, rafforzare i sistemi di applicazione della legge e proteggere i segnalatori da qualsiasi tipo di responsabilità: civile, penale, amministrativa o legata al lavoro. Essa serve a proteggere i whistleblower da conseguenze negative, come il licenziamento, il trasferimento o l'intimidazione.

La direttiva fornisce protezione in numerosi settori chiave del diritto dell'UE, tra cui: 

  • Lotta al riciclaggio di denaro

  • Protezione dei dati

  • Protezione degli interessi finanziari dell'Unione Europea 

  • Sicurezza degli alimenti e sicurezza dei prodotti

  • Salute pubblica

  • Tutela dell'ambiente

  • Sicurezza nucleare

Quando entrerà in vigore la direttiva?

Sono previste due date diverse per le implicazioni legali. In primo luogo, le autorità e le aziende con oltre 250 dipendenti devono disporre di un sistema di whistleblowing entro il 17 dicembre 2021, data entro la quale gli Stati membri dell'UE devono mettere in vigore le leggi e i regolamenti nazionali. Le stesse regole si applicheranno anche alle aziende con 50-250 dipendenti, ma solo a partire dal 2023. Naturalmente, le aziende possono anche implementare in modo proattivo sistemi di whistleblowing prima della scadenza. 

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Requisiti del sistema di whistleblowing

Se i dipendenti non ricorrono a un sistema di whistleblowing sicuro, potrebbero essere costretti a coinvolgere le autorità. Le aziende possono evitarlo introducendo canali di segnalazione interna efficaci e riservati. Tali sistemi di whistleblowing devono però essere sempre disponibili, offrire l'opzione dell'anonimato, presentare un'interfaccia tradotta in tutte le lingue pertinenti e fornire spiegazioni e istruzioni chiare per i dipendenti. Questi sono tutti elementi cruciali e costituiscono una base stabile per comunicazioni interne affidabili. 

Chi viene tutelato con questa direttiva?

La direttiva UE sul whistleblowing menziona i gruppi che possono richiedere la protezione legale quando segnalano delle violazioni:

  • Dipendenti (sia attuali che precedenti, più i candidati);

  • Impiegati statali e altri dipendenti del settore pubblico;

  • Lavoratori autonomi e appaltatori;

  • Tirocinanti;

  • Azionisti;

  • Membri dell'organo di amministrazione, direzione o vigilanza di un'impresa;

  • Sostenitori e parenti dei whistleblower,

  • Nuovi datori di lavoro o persone altrimenti collegate ai whistleblower in un contesto lavorativo.

La direttiva tutela quindi i lavoratori dipendenti nonché le persone altrimenti legate all'impresa in questione. Un'eccezione si applica a medici e avvocati, che non sono coperti dalle garanzie, poiché segnalare una violazione violerebbe il loro dovere di riservatezza professionale.

Inoltre, i segnalatori possono ancora essere perseguiti se commettono reati come violazione di domicilio o attività di criminalità informatica (ad esempio, pirateria informatica e accesso ai dati senza autorizzazione). Ciò non si applica alle violazioni di altre norme o accordi contrattuali. Se, ad esempio, un dipendente entra nell'ufficio del proprio responsabile per fare copie di documenti - anche se di solito non gli sarebbe consentito farlo - questa violazione è protetta dalla direttiva sul whistleblowing. I whistleblower possono presentare segnalazioni utilizzando i sistemi di segnalazione interna o contattando le autorità competenti. Ad esempio, dove c'è un interesse pubblico importante, i whistleblower saranno protetti se decidono di esporsi subito pubblicamente.

Riepilogo

La direttiva UE sul whistleblowing entrerà in vigore per le aziende con 250 o più dipendenti nel dicembre 2021. È fortemente consigliato che le aziende di queste dimensioni esplorino le diverse opzioni possibili per i sistemi di whistleblowing e li implementino nelle loro operazioni prima di tale scadenza.

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giovedì 1 luglio 2021

  Dirpubblica

Data  03/08/2018 00:29:49 | Sezione Ec. e Finanze Ec. e Finanze

Il Responsabile DIRPUBBLICA degli Enti della Fiscalità scrive a Carla Ruocco.


Carla Ruocco contro Massimo Giletti
Carla Ruocco contro Massimo Giletti

Accanto ad un diffuso sistema di illegalità, nelle Agenzie fiscali si pratica la persecuzione personale (guarda caso, iscritti alla Dirpubblica) colpendo portatori di handicap, disabili e affetti da gravi patologie cardiache. Giancarlo Spagnoli, con la sua lettera del 17 luglio scorso affronta casi concreti senza fare nomi, ma direzioni regionali.




La corruzione zampilla in un sistema come quello descritto da Giancarlo Spagnoli nelle Agenzie fiscali. A cosa serve il Daspo, l'agente provocatore e l'infiltrato; a cosa servono ulteriori inasprimenti di pena se non si affronta il problema della legalità nelle Amministrazioni? Se si aumentano le pene e si alzano barriere ai reati senza affrontare il problema della legalità si ottiene solamente una maggiore propensione a delinquere. La legalità è la casa degli onesti! Ma di quale certezza parliamo se oggi manca anche la tutela giurisdizionale? Le Amministrazioni vessano i dipendenti con provvedimenti palesemente illegittimi nel convincimento di aver colto nel segno, data l’evidente disparità di posizioni di fronte a un Giudice, lento e spesso impreparato. I primi colpiscono e restano in attesa dell’intervento del Giudice, riversandone impunemente i costi sulla collettività; gli altri corrono dagli avvocati, esauriscono i loro risparmi, dilapidano i patrimoni e mentre attendono giustizia restano sotto il peso dell’efficacia degli ingiusti provvedimenti. Non resta loro altro che una scelta: arrendersi o spendere il resto della loro vita in cause cui spesso si transita per anni da un giudice all’altro solo per definire la giurisdizione. Ma che Paese è questo in cui le Amministrazioni si comportano come litiganti privati avendo perduto ogni crisma di terzietà ed ogni propensione verso il bene comune. In esse prevalgono i peggiori vizi individuali: la superbia, la lussuria e il desiderio di vendetta.

Eppure, il Governo ha a disposizione mille interventi della DIRPUBBLICA, basterebbe che ne raccogliesse uno solo per far tornare la Primavera in Italia. Ma non è così, anzi ci aspettiamo che il Governo si costituisca contro DIRPUBBLICA nelle mille cause intentate per la legalità. E se così fosse sbaglierebbe nemico!

Giancarlo Spagnoli ha scritto a Carla Ruocco il 17 luglio, ma ad oggi nessuna risposta. Proprio come prima!

Allegati:

Download  A_Carla_Ruocco.pdf

(Lettera a Carla Ruocco - 70,3Kb)