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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

lunedì 30 marzo 2015

Buona Pasqua signorì

Delfina Ruocco ha condiviso la sua nota.
11 h · 
Oggi la memoria storica di FB mi ha riproposto questa nota che ho scritto due anni fa. Ricordo ancora il volto di quell'anziana signora e la sua tenerezza quando mi ha accarezzato il viso.


Delfina Ruocco ha scritto una nuova nota: Buona Pasqua signorì.
   Stasera ho avuto un incontro strano… bello.
…..
   Da qualche tempo non sto al meglio; capita a molti suppongo, ed è già capitato anche a me… ma faccio sempre più fatica a reagire; non riesco più, come un tempo, a sfoderare le armi e a prendere di petto le sfide della vita.
   Problemucci di salute, divergenze sul lavoro, preoccupazioni per il futuro di mia figlia, spese che aumentano, delusioni di vario genere mi stanno rendendo fragile, vulnerabile, insicura.
   Sì lo so, c’è chi sta peggio di me, i problemi sono altri, eccetera eccetera, ma quando ci si sente come mi sento io adesso, tutto il resto passa in second’ordine, la priorità ora sono io!
   Un malessere latente, un malcontento soffocato, un senso di insoddisfazione e di rabbia, un qualcosa di indefinito che però è micidiale; logora, distrugge, smorza… e io che caratterialmente sono estroversa, socievole, casinara, chiacchierona, non mi riconosco più. Mi sforzo di mostrarmi sempre solare, sorridente, positiva, ma che fatica!
   Ho fatto un test sulla depressione oggi, una cazzata, nessuna attendibilità; è venuto fuori che non sono ancora depressa ma che ho il mal di vivere. Che significa? Che voglio morire? Col cavolo!
   Io voglio vivere, e vivere alla grande, nel senso che intendo cogliere tutto ciò che di bello la vita può offrirmi; non me ne frega niente di lussi e sfarzi, voglio piccole cose che mi facciano bene al cuore.
…..
   Oggi, inaspettatamente, ho avuto il pomeriggio libero dal lavoro e me ne sono andata dal parrucchiere. Sono uscita in tempo utile per fare un salto al supermercato che è lì a due passi. Ho acceso una sigaretta e ho fatto un giro più lungo per fumare.
   Da Via Plinio il Vecchio ho risalito Via Denza, poi giù per Via Nocera a guardare le vetrine fino a Santa Maria dell’Orto; ho svoltato in Via Catello Fusco e sono tornata a Via Denza per andare al supermercato.
   Appena svoltato l’angolo, sotto i portici, dove c’è la gioielleria, incrocio una vecchietta. La noto subito, è distinta; cappotto nero, berretto di lana, portamento fiero nonostante il bastone.
   Mi guarda, mi passa accanto e parlando in perfetto italiano…
- “Signorina, scusi se la disturbo, è già passata la processione della Via Crucis?”
- “No signora, non ancora.”
- “E a che ora passa?”
- “Non saprei, ma credo non manchi molto. Se resta qui un po’ la vedrà passare e ci si può accodare, se vuole.”
- “Sì, magari aspetto qui.”
   E da lì mi ha parlato della Via Crucis, di sua figlia che è avvocato e che ora vive in costiera sorrentina dove fanno delle bellissime processioni nella settimana santa, della Madonna che si dispera per la morte del Figlio, di lei che non se la sente più di andare perché è anziana e non ce la fa più a camminare tanto…  Io la ascoltavo, commossa e intenerita, e più la guardavo, più i lucciconi mi salivano agli occhi.
- “Scusi  signorina se le ho fatto perdere un po’ di tempo, forse aveva fretta.”
- “Ma si immagini signora! E’ stato un piacere parlare con lei.”
- “Grazie ancora.”
   Mi ha accarezzato il viso e mi ha detto “Buona Pasqua, signorì”.

venerdì 27 marzo 2015

riordinato l'Archivio di Stato Civile di Amalfi

19/03/2015

Amalfi finalmente riordinato l'Archivio di Stato Civile




























Amalfi ha finalmente riordinato l'Archivio di Stato Civile  "Una piccola grande soddisfazione personale: l’ARCHIVIO DI STATO CIVILE è finalmente conservato e riordinato presso l’Ufficio Anagrafe, in idonei armadi metallici - dice l'ex assessore Daniele Milano -.  Da amministratore, ma prima ancora da appassionato genealogista, mi sono impegnato per sottrarlo al disordine e alla umidità del sottotetto comunale dove prima era stipato. Il “tesoro” dei registri di nascita, matrimonio e morte, dall’anno 1809, è oggi “a vista”. E chissà che non susciti la curiosità di molti altri amalfitani, nel voler ricercare la storia della propria famiglia". Spero tanti Ruocco.

venerdì 20 marzo 2015

Origine del cognome Ruocco.

Pubblico l'informazione per tutti quelli che amano sognare, ma dalle ricerche fin qui condotte non sono riuscito a trovare una traccia concreta.

Lo stemma araldico resta una bella composizione da guardare.
Secondo altri i Ruocco potrebbero discendere da ebrei sefarditi (della Penisola ibericache per scampare alle persecuzioni  dell'inquisizione spagnola,  vennero costretti ad abbracciare la religione cristiana, contraddistinti col termine marrani. 
Molti di essi cambiarono anche paese fino ad arrivare anche in Italia 
mantenendo vive le loro tradizioni ancestrali, 
professandosi pubblicamente cattolicima restando in privato fedeli al giudaismo
Con loro portarono capacità imprenditoriali e professionali. 
Alcuni tra quelli che arrivarono  a Napoli e nelle zone circostanti impiantarono 
la lavorazione della sete e dell'oro filato.



giovedì 19 marzo 2015

L’Aquila Forever- 99 rintocchi per la resurrezione- ed Onna nel cuore Palazzetto dei Nobili- 21 marzo 2015 ore 16:30




L'Aquila Forever





COMUNICATO STAMPA

Dal 21 al 31 marzo 2015, inaugurazione sabato ore 16:30, è visibile al Palazzetto dei Nobili , gentilmente messo a disposizione dal Comune dell’Aquila, il pannello corale composto da oltre cento artisti, dono alla città e dedicato  alle vittime del sisma 2009. Un insieme di spessore già ospitato  in due centri  culturali gestiti da Zetema Cultura e dal museo Venanzo Crocetti a Roma.

 “ L’Aquila Forever - 99 rintocchi per la resurrezione -ed  Onna  nel cuore”  è un’opera particolare perché caratterizzata da un forte simbolismo e dal carattere di indivisibilità. Un’opera simile era  stata a suo tempo dedicata a Roma da 100 artisti per 100 visioni della capitale,su progetto di Zavattini , progetto che è stato ridisegnato, con relativo distinguo, in questa occasione. 

Una collettiva sui generis, in quanto non risponde ai canoni tradizionali di una esposizione articolata ma si fa interprete di una originalità dettata da un tema umano che travalica il panorama del reale e dell’immaginario. Oltre 100 artisti coristi in un laboratorio orchestrato idealmente dal nobile cuore della creatività che sa raccontare ed essere interprete di una visione sospesa del mondo. L’evento curato dalla storica dell’arte Laura Turco Liveri (curatore Archivio Gentilini) e ideato dall’artista aquilano Alessandro Piccinini, rivela altresì attraverso le opere anche quell’universo intimo e sofferto di artisti molto noti e noti tra i più significativi e originali del nostro tempo. Calabria, Benaglia, Mongelli, Passa, D’Orazio, Ernani, Ochoa, Moussa, Ruiz Ruiz, de la Lastra, Pace, S.Ruocco, Barbagallo, Gulotta…..sono in parte questo universo che si integra perfettamente con l’anima e l’espressione degli artisti aquilani e abruzzesi presenti nel coro: Capitini, De Angelis, Di Bernardini, Di Cicco, Emanuele, Piccinini, Rezakhan, Rodriguez, Santarelli, Santoro, Sciannella. Una veduta di insieme che vuole essere non solo solidarietà ma anche  momento di amicizia, di fratellanza e d’amore che va oltre le geometrie, piani verticali e orizzontali, prospettive e fantasmagorie. Quello che conta è lasciarsi alle spalle la luce fioca di un tramonto  e rigenerarsi in un alba aquilana nuova e duratura.
La mostra si aprirà con i saluti delle istituzioni presenti.

Dopo il benvenuto dei curatori,  che spiegheranno le motivazioni della manifestazione e la programmazione del periodo espositivo, la parola sarà data agli artisti Ennio Calabria e Franco Ferrari, agli storici dell’arte prof.ssa Ida Mitrano e prof. Elpidio Valeri, alla Fondazione 6 aprile per la vita (Massimo Cinque e Renza Bucci) dell’Aquila. Un particolare ringraziamento sarà dato al Gruppo Grotte e Forre “Francesco De Marchi” Club Alpino Italiano - Sezione dell’Aquila, che ha curato la sezione “L’Aquila Sotto” al Palazzetto dei Nobili.

Durante la presentazione scorreranno sullo sfondo i particolari delle due opere collettive (99 rintocchi per la resurrezione e Onna nel cuore), gli scatti dei fotografi partecipanti alla sezione espositiva “L’Aquila Sopra”, Patrizia Dottori, Andrea Nemiz, Marco Serri, Iria Seta, un breve saggio fotografico sulla città dell’artista Silvia Stucky e le fotografie delle inaugurazioni precedenti, con particolare spazio alle sale e alle opere di Venanzo Crocetti contenute nel Museo a lui dedicato, e che ha ospitato la terza tappa della manifestazione.


La seconda parte del pomeriggio sarà allietata dal concerto del Coro Concentus Serafinum Aquilano e dagli interventi musicali del fisarmonicista aquilano Stefano Sponta (musiche di W. Solotarev, Astor Piazzolla, S. Voitenko, K. M. von Weber). Dopo ogni brano musicale verranno lette due poesie dedicate all’Aquila da poeti aquilani e italiani contemporanei (Giuliano Carpino, Filippo Crudele, Nando Giammarini, Franco e Mario Narducci, Emiliano Yuri Paolini, Gioacchino Ruocco e Adriano Sabatini).

giovedì 12 marzo 2015

RUOCCO a Ravello




Nonostante il cognome non sia tra quelli delle famiglie storiche  
  a Ravello c'è un bel numero di Ruocco 
che in qualche modo contribuiscono a rendere
 operativa la realtà sociale ed economica della località 
tra le più belle della costiera amalfitana.
















Ravello (Raviello in campano) è un comune italiano di 2.477 abitanti della provincia di Salerno in  Campania,  appartenente geograficamente alla Costiera amalfitana.
Famoso e panoramico centro turistico, scoperto e frequentato da numerose personalità di ogni arte, attratte dal suo richiamo intellettuale e dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville.

Geografia fisica

Territorio

Ravello è situato su di una ripida rupe all'altitudine di 315 m s.l.m.; sovrasta Maiori e Minori e gode di una famosa vista panoramica sul Mare Tirrenoe sul golfo di Salerno.
È situata di fronte ai Monti di Scala, con cui il confine coincide col corso del Torrente Dragone

Storia

Ravello fu fondata nel V secolo come luogo di rifugio dalle scorrerie dei barbari che segnarono la caduta dell'Impero romano d'Occidente, ma per leggenda vi immigrarono dei patrizi amalfitani in seguito a uno scontro tra più fazioni della classe alta amalfitana, che sfociò quasi in una guerra civile.
La cittadina crebbe in popolazione, prosperando con l'arte della lana e con il commercio verso il mediterra-neo e Bisanzio e raggiunse il suo massimo splendore dal IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi e il Principato di Salerno.
Per volere del normanno Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, Ravello divenne sede escovile nel 1086 per porla a contrasto della troppo potenteAmalfi.
Al volgere del XII secolo la città giunse a contare una popolazione di oltre 25.000 abitanti.
Nel 1135 riuscì a sostenere gli attacchi portati dai Pisani al Ducato di Amalfi, ma due anni dopo, nel 1137, dovette soccombere, fu saccheggiata e distrutta.
A seguito delle devastazioni cominciò il suo declino economico e demografico: a partire dal XIV secolo molti dei suoi abitanti si trasferirono a Napoli e dintorni anche se nel 1400 i patrizi ravellesi erano ancora molto attivi: esempio ne erano i Rufolo, banchieri del Regno di Napoli, all'epoca potentissimo (vedi Ladislao di Durazzo, Re di Napoli); fu il pesantissimo sistema fiscale dell'inefficiente governo spagnolo che ne determinò la decadenza, durata sino alla fine del XVIII secolo.
Dal XIX secolo, riscoperta da intellettuali e artisti, riacquistò la sua importanza come luogo di turismo culturalmente elitario.

Famiglie storiche di Ravello

Molte furono le famiglie patrizie che resero illustre Ravello: Acconciajoco (o Sconciajoco), Alfano, Appencicario, Arcucci, Aufiero, Bove (o Bovio), Campanile, Cassitto, Castaldo, Citarella, Confalone, Coppola, Cortese, D'Afflitto, De Curtis, Dell'Isola, Della Marra, De Piccolellis (o Piccolella), De Vito, Fenici, Foggia, Frezza (o Freccia o Frecciario), Fusco, Giusto (o de Iusto), Grisone, Guerritore, Longo, Marinelli, Muscettola, Mustilli, Panicola, Papice, Pironti, Rago (o de Raho), Rogadeo, Rovito, Rufolo (o Ruffolo), Russo (o De Rubeis o Rossi), Rustici, Sasso..

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie: chiesa a pianta quadrangolare risalente al XI;contiene piccole tracce di affresco raffigurante la Vergine, l'Agnus Dei e San Cosma, oltre al simulacro della Vergine delle Grazie, che viene festeggiata il 2 febbraio. In stile romanico, è situata nella storica località Pendolo, posta poco lontana dal Duomo di Ravello.
  • Chiesa di Sant'Agostino: originariamente costituita in 3 diverse chiese, a San EliaSan Pantaleone (qui era custodito originariamente la sua reliquia, portatavi dall'Asia dai Rogadeo) e San Auditorii. In periodo barocco, le tre chiese furono unite in un'unica struttura da 3 navate dai Frati Agostiniani: l'ex palazzo dei Rogadeo (oggi Hotel Bonadies) era infatti divenuto convento agostiniano, mentre sul terreno vicino (attuale Hotel Parsifal sorse un monastero di suore. Oggi la chiesa è monumento ai caduti.
  • Chiesa di Santa Maria del Lacco: chiesa barocca: attuata in periodo appunto barocco per sovvenire alla mancanza delle chiese che furono unite in quella conventuale di S.Agostino, fu costruita di fronte alla porta nord di Ravello in un periodo in cui si aveva già la protezione del Regno di Napoli. Questa parrocchia ha il patronato sulla Chiesa di Santa Maria della Pomice a Sambuco.
  • Cappella di Santa Maria della Rotonda: chiesa barocca di origini bizantine, custodisce all'interno una pregevole tela del costaiolo maiorese Gaetano Capone del 1868; da visitare per le sue decorazioni tardo-barocche sulla volta dell'edificio e all'interno della sacrestia.
  • Chiesa di San Trifone[3]

Palazzi

I palazzi-fondaco delle antiche famiglie ravellesi in generale sono divenuti alberghi nell'ultimo secolo e mezzo. Questi sono situati principalmente nel nobiliare rione del Toro, seguendo lo sviluppo dell'abitato da Piazza Fontana verso sud fino a Piazza Duomo. Nell'ordine si susseguono:
  • Palazzo Rogadeo in Piazza Fontana: era più antico fondaco di Ravello, poi divenuto monastero agostiniano dall'XI al XIX secolo, e oggi sede dell'Hotel Bonadies, che risulta il più antico tra i numerosi alberghi ravellesi
  • di un antico palazzo esistono le rovine vicino l'Hotel Caruso
  • l'attuale Hotel Caruso
  • Palazzo Sasso, ora divenuto Palazzo Avino, adibito anch'esso a funzione alberghiera
  • Palazzo Confalone, oggi divenuto Hotel Palumbo
  • Palazzo Tolla, oggi sede del Municipio
  • il Seggio della Nobiltà ravellese, ora in rovina
  • il Palazzo Episcopale, dove alloggiò il re Vittorio Emanuele III durante la primavera del 1944, quando il governo d'Italia era insediato a Salerno. In esso avvenne la firma dell'atto di luogotenenza a favore di Umberto II; il palazzo e i suoi giardini, attigui al Duomo, sono tuttora chiusi (in restauro).
  • Palazzo (villa) Rufolo in Piazza Duomo, famoso per i suoi giardini, dove dimorava la più importante e potente famiglia di Ravello.
Sempre in piazza Duomo e nella via attigua, ma a nord rispetto Villa Rufolo, vi sono nel rione di Gradillo i seguenti palazzi (stavolta in ordine da sud a nord:
  • Palazzo Liberato, casa privata che ospita tuttora numerosi negozi al pian terreno
  • il palazzo alla cui base vi è il Bar Calce, tuttora il maggior bar ravellese;
  • Palazzo della Marra, sui cui resti medioevali furono costruiti due palazzi nel Rinascimento; nelle grandi pareti vuote medioevali fu fatta passare la strada inepoca fascista e fu aperto un arco di trionfo in onore della Patria.

Monumenti e altre architetture[modifica | modifica wikitesto]

  • le porte del rione Lacco, le cui torri abitate sono uno spettacolo da vedere in una zona mai valorizzata dagli accentratori;
  • la Fontana Moresca, costruita con copie di frammenti dell'antico ciborio del Duomo, che dà il nome a Piazza Fontana (ex Platea S. Auditorii);
  • il monumento ai caduti, obelisco di stile littorio, in Piazza Fontana;
  • l'antico ospedale di Ravello;
  • l'Auditorium: progettato dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer.
  • il Museo "Camo" del corallo: di notevole fascino una tabacchiera del XVIII secolo incrostata di cammei.
  • Villa Cimbrone: edificio eclettico, con riutilizzo di frammenti antichi. Celebre il suo Belvedere.

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico appartenenti all'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni.
L'altra confessione cristiana presente è quella Evangelica, con una comunità: - Chiesa Evangelica Metodista (Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste)

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ospedale Italia Giordano
  • Fondazione Ravello
  • Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Ravello
  • Centro Europeo per i Beni Culturali

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Celebri visitatori di Ravello[modifica | modifica wikitesto]

Wagner nel 1880, mentre soggiornava ad Amalfi, fece una visita di poche ore a Ravello, ma contrariamente alla tradizione non vi trasse alcuna ispirazione per il Parsifal, che aveva già composto.
Si compiacque, visitando i giardini di villa Rufolo, di trovare un luogo che sino ad allora era esistito solo nella sua fantasia e che aveva perfettamente descritto componendone il testo e la musica nella sua ultima opera, e cioè il giardino del mago Klingsor, e lo lasciò scritto nel libro dei visitatori: "Abbiamo trovato il giardino di Klingsor", non perché lo cercasse o desiderasse qualche motivo di ispirazione, ma concedendo, nel suo egocentrismo geniale, che qualcosa da lui immaginato esistesse già.
Anche Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini vi soggiornarono attratti dal fascino del luogo. Ma questa consuetudine di visitatori illustri, artisti, musicisti, attori, politici e intellettuali data da lungo tempo e continua ininterrottamente.
L'elenco, certamente incompleto, comprende, tra i tanti "turisti famosi": Virginia WoolfJohn Maynard KeynesAndré GideHenrik IbsenEdvard GriegDavid Herbert LawrenceMaurits Cornelis EscherPaul ValéryLeopold StokowskiGreta GarboIgor StrawinskyGraham GreeneAlcide De GasperiTennesse WilliamsJoan MiròEduardo de FilippoTruman CapoteJohn HustonGina LollobrigidaHumphrey BogartGeorge SandersMaurice RostandCurzio MalaparteLuigi EinaudiWinston ChurchillIngrid BergmanRoberto RosselliniEmilio VedovaTotòFederico FelliniJacqueline KennedyVittorio GassmanRomy SchneiderCorrado AlvaroBarbra StreisandMia MartiniFrançois MitterrandUto UghiGore VidalLeonard BernsteinGiovanni SpadoliniDomenico ReaZubin MehtaPeter O'ToolePaul NewmanNoel GallagherBen StillerNicolas CageSteve JobsMartha ArgerichJohn Corigliano.

Eventi

  • Ravello ospita ogni anno il rinomato Ravello Festival, dedicato a Richard Wagner e tenuto in quella Villa Rufolo che contrariamente alla tradizione non lo aveva ispirato nella creazione del suo ultimo capolavoro, il Parsifal per il semplice fatto che l'opera era già stata precedentemente composta in lunghi anni di studio e lavoro, e che all'epoca della breve passeggiata di Wagner a Ravello attendeva solo di essere completata nella sua orchestrazione, operazione che nulla condivide con l'ispirazione.
  • La Festa di San Pantaleone, patrono di Ravello, si celebra il 27 luglio.
  • Festa della Madonna Addolorata di Torello. Alla fine della festa liturgica si può assistere a uno spettacolo pirotecnico unico al mondo. Si celebra nella seconda domenica di settembre.
  • Varie Feste come S. Luigi, Maria SS. del Carmine, Maria SS. del Lacco, SS. Cosma e Damiano, Maria SS. delle Grazie, Maria SS. della Rotonda ecc. ecc.