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domenica 19 gennaio 2014

Ruocco in Algeria. Ancora un appello per Philippe L'Hostis...

L'inizio della storia di tanti italiani che scelsero di emigrare è stata in buona parte diversa dall'invasione che stiamo subendo da quelli che arrivano dell'Africa e del Medio oriente.

La maggioranza partirono dai paesi di residenza con documenti attestanti le loro generalità e il visto a lasciarli partire per destinazioni che li aspettavano.

I fuoriusciti del dopo Unità d'Italia furono pochi. Il brigantaggio si esaurì quasi totalmente sul suolo italiano nelle modalità che sono ormai cronaca e storia.

Quando si va però alla loro ricerca non sempre si trovano strade percorribili anche se gli uffici italiani e stranieri sono pieni di documenti originali, fotografati e oggi anche digitalizzati.

Perché allora è tanto difficile pervenire a una soluzione delle ricerche intraprese da chi ha voglia di ritrovare i propri congiunti o i parenti alla lontana, come si dice dalle mie parti ?

Scorrendo Internet mi sono imbattuto nel blog "La grande faille de Procida et Ischia" dove ho scoperto che era, tra gli altri, riportato anche  l'annuncio da me pubblicato proprio su questo blog per rintracciare i parenti di Philippe L'Hostis, che avevo successivamente inviato anche al sindaco di Procida e ancora al giornale di Procida senza arrivare a nessun risultato pratico.

I racconti di quelli che sono arrivati a Procida in cerca delle loro origini fanno commuovere anche me che procidano non sono, ma sfortunato il mio povero amico che scrive di esserci stato più di una volta e di non aver trovato l'accoglienza che gli altri hanno trovato.




Dopo la naturalizzazione che la Francia intraprese molti italiani furono trasferiti in sul suolo francese, ma le  informazioni di L'Hostis arrivano da fonti sicure, da sua nonna .....
Tutto ha inizio a Procida dove la storia è storia, documenti, ecc. ecc.

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