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domenica 16 ottobre 2011

L'EQUILIBRISTA poesia del 16 ottobre 2011



Son parole più grandi del tempo….


Son parole più grandi del tempo che abbiamo vissuto
come fosse una vita.
Per appartenerci ho fatto una grande fatica
e ti ho atteso per giorni e giorni
senza stancarmi
per i tuoi ritorni.
Leggevo e misuravo il mio amore su quello degli altri,
ma un giorno mi resi conto che ti eri distratta
che volevi andare altrove,
oltre il muro di cinta dei nostri pensieri.
Dicesti: -Non capisco più niente.
Nessun presentimento sta dentro al mio cuore.
Vivendo d’amore
rischio di restare delusa
per l’uso che se ne fa
l’abuso.

Dire che sono deluso e soltanto un modo perverso
di chiedere aiuto.
Uscire con un saluto come sempre faccio
potrebbe essere il modo migliore
di prendere il treno già in corsa
e salvare la faccia
Ma a quale stazione ….?
Non so dove andare.
Tanto al nord che al sud non ho niente da fare.

Sto ancora cercando un motivo
per non lasciare il tempo sbiadire.
Che dire ? Non capisco più niente.
Da deficiente ho perso quel po’ di ragione che avevo.
Mi resta sol da sognare un’altra vita
in fondo a una strada che corre diritta
e scavalca quel po’ di frontiera
che ci separa ogni giorno fino al ritorno
tra le tue braccia.

A quali parole posso ancora attaccarmi ?



Ostia Lido,            16/10/2011      ore 17,00


Pubblicata su
http://gentedistabia.blogspot.com/
nella raccolta L'Equilibrista
iniziata il giorno 13/09/2011

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