Latisana
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Latisana (Tisane in friulano standard, Tisana in friulano
centro-orientale[4]) è un comune italiano di 13 712 abitanti
della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
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Mappa di Latisana del 1746
Non ci sono
dati certi sull'origine romana di Latisana ma solo ipotesi basate su un diario
del 333, l'Itinerarium
Burdigalense redatto da un pellegrino d'Aquitania. Costui, nel suo viaggio fino a Gerusalemme, tenne scrupolosamente nota di
tutte le località incontrate e delle relative distanze in miglia romane. Lungo l'antica Via Annia, nel tratto che collegava Concordia ad Aquileia, scrisse che a 9 miglia
(13,28 km) dalla prima si trovava la mutatio (cambio cavalli e ricovero
viaggiatori) Apicilia.
Studiando
l'attuale carta geografica si presume che tale luogo si trovi alla fine di via
Trieste nelle vicinanze della località detta "Crosere" dove ora sorge
l'imponente torre dell'Acquedotto. A prova di ciò durante gli scavi per tale
opera, sono stati rinvenuti nella zona dei reperti tra i quali una brocchetta
contenente ceneri, tessere di mosaici, frammenti di anfore ecc.
La prima citazione
ufficiale è del 17 luglio 1072, giorno di consacrazione della chiesa dell'Abbazia Benedettina di Michaelbeuren (Salisburgo), nel documento ufficiale ivi
conservato si cita tale "miles Marcqwart de Lantesana" ovvero
cavaliere Marquardo di Latisana come facente parte degli illustri personaggi al
seguito del Patriarca di Aquileia ed
alVescovo di Concordia Dietwino presenti
alla cerimonia.
Grazie al
fiume Tagliamento che
la lambisce e che attualmente la divide dalla regione Veneto, divenne importanteporto fluviale nei secoli XII-XIII. Fu
soprattutto nota per il commercio del sale, ma anche di legname, granaglie,
vino, minerali e bestiame nonché transito di passeggeri verso il Nord Europa e via di approdo per il mare Adriatico. La denominazione di Porto di
Latisana venne fatta per la prima volta in un documento ufficiale del 27
ottobre del 1226. In tale atto si afferma che il conte di Gorizia Mainardo
il Vecchio cede al Patriarca di Aquileia Bertoldo i
diritti e le rendite sul porto.
La fiorente
attività economica così avviata fece sì che i Conti di Gorizia permettessero pure la
battitura di una moneta argentea, denaro scodellato di Latisana, tuttora
esistente in sette esemplari conosciuti. Altro episodio saliente fu il transito
di Papa Gregorio XII il
6 settembre 1409 in fuga da Cividale ed
imbarcatosi per la regione Puglia. Divenne Pieve
autonoma già nel XII secolo ed il Papa Alessandro VI nel
1655 la elevò al rango di Abbaziale grazie alle numerose chiese ed ai tre
conventi presenti sul suo territorio. Il 28 agosto del 1430 passò ufficialmente
dopo diverse vicissitudini sotto il controllo della Repubblica di Venezia.
Nel Medioevo
era un villaggio circondato da mura con un fossato che prendeva l'acqua dal
Tagliamento a monte della Rocca (attuale via Rocca) e con percorso ad arco
verso sud riconfluiva nel fiume. Le uniche 2 porte d'ingresso erano quella di
San Zuanne (presso l'attuale Piazza Garibaldi,
tramite ponte levatoio, a sud) e quella di San Antonio (presso l'attuale piazza Osoppo, ponte in legno, ad est), porta
d'entrata per i viandanti provenienti dal Nord Europa.
Nel XVI
secolo il centro politico-amministrativo passò nel Palazzo Vendramin appena
costruito (distrutto nella seconda guerra
mondiale, ora Palazzo Trevisan) e la sicurezza politica resa dalla
Serenissima portò al progressivo decadimento della Rocca e del complesso
murario difensivo ora non più necessario. Esiste un acquerello settecentesco di
Antonio Banchieri che simula una veduta aerea della città e mette in luce
alcuni monumenti ora scomparsi come la Chiesa di Santa Croce (in mezzo all'attuale
Piazza Indipendenza, la più antica) che in una teca argentea conservava una
reliquia della Croce.
Il
Tagliamento non aveva argini e si trovava un po' più ad ovest dell'attuale
corso, si poteva così vedere una via (ora via del Battello?) che dalla Chiesa
di Santa Croce conduceva alla Piazzetta, una seconda che dall'attuale Piazza
Garibaldi arrivava alle rive del fiume ed una terza che partendo dall'attuale
Piazza Duomo formando una specie di semicerchio si ricongiungeva all'attuale
via Sottopovolo (che significa 'sotto il pioppo', in quanto nel Medioevo i capi
famiglia usavano riunirsi sotto un pioppo), perimetrando il Borgo del Passo,
punto di attraversamento tramite zattera del fiume.
Con la
decadenza della Serenissima anche
il porto di Latisana perse la sua importanza sia economica, sia strategica e
soprattutto funzionale dovuta purtroppo al fiume stesso, che perse gran parte
della navigabilità a causa delle continue piene che lo insabbiavano. Dopo
l'invasione delle truppe napoleoniche, con il trattato di
Campoformio passò definitivamente sotto il dominio dell'Impero austriaco. Nel 1814 dopo l'occupazione
francese che portò nuove idee di libertà finì sotto il dominio degli austriaci
facendo parte del Regno Lombardo-Veneto e
subì il dominio poliziesco degli austriaci. Il Risorgimento la vide protagonista con 87
concittadini che dal 1848 parteciparono alle varie guerre d'indipendenza, ora
un cippo con i loro nomi li commemora in piazza Indipendenza. Coriolano
Gnesutta e Paolo Scarpa facevano parte dei Mille garibaldini che partirono da Quarto.
L'11 novembre
1873 fu inaugurato il ponte che univa stabilmente Latisana al resto d'Italia,
13 campate in legno, 170 metri di lunghezza, era alto 10 m sul livello del
fiume. Il 31 dicembre 1888 entrò in funzione la linea ferroviaria con
un ponte in ferro a tre arcate parallelo al precedente. Tale linea comprende la stazione
di Latisana-Lignano-Bibione, situata a reve distanza dal centro di
Latisana. Nel 1908 avvenne il primo allacciamento telefonico pubblico sulla
linea Venezia-Udine. Il 23 marzo 1912 fu inaugurato il nuovo ospedale su progetto
dell'Ing. Emilio Speroni (milanese) e la direzione medica fu affidata al Dottor
Mario Ferretti (bolognese). Le Scuole Elementari con la loro elegante
architettura e gli ampi finestroni ad arco furono inaugurate nell'ottobre del
1912. Così anche per lo spettacolo fu inaugurato nel 1908 il primo cinema
"Stella" in un ambiente sito nell'attuale piazza Indipendenza ed il
primo teatro (Sala Gobbato) nel 1912 decorata dallo scultore latisanese
Francesco Ellero.
Le due Grandi
Guerre del novecento videro Latisana protagonista data la sua posizione
geografica e strategica. Soprattutto la II la coinvolse in modo disastroso, il
19 maggio 1944 il bombardamento degli Alleati provocò
67 morti e la distruzione completa del centro di Latisana. Finita la guerra due
nuove tragedie colpirono il paese, il fiume Tagliamento esondò il 2 settembre
1965 ed il 4 novembre 1966 causando notevoli danni e soprattutto alcune vittime
nella popolazione.
Nel 1959 la
frazione di Lignano Sabbiadoro, in seguito ad una protesta dei suoi residenti,
diventò comune autonomo. Nel 1970 è stata completata l'Autostrada Venezia -
Trieste che serve anche Latisana con la sua omonima uscita. Nei
primi anni settanta inizia lo sviluppo del
porto turistico di Aprilia Marittima, situato sullaLaguna di Marano nei pressi di Lignano Sabbiadoro.
Nel 1981, l'appuntato Enea Codotto originario
della frazione di Gorgo fu ucciso nei pressi di Padova da un gruppo di terroristi di
estrema destra. Nel 2005 lo stadio del capoluogo ed il palazzetto dello sport
hanno ospitato alcune gare delle Olimpiadi giovanili di Lignano Sabbiadoro. Nel 2006 è
stato aperto al pubblico nella frazione di Gorgo il Parco
dei Pappagalli, parco unico in Europa nel suo genere in cui erano
ospitati moltissimi esemplari di pappagalli provenienti da varie parti del
mondo. Tuttavia il parco ha chiuso definitivamente nel 2013 a causa di
difficoltà economiche e ora si trova in stato di abbandono.
A Latisana e
in altri 11 comuni limitrofi si producono i vini D.O.C. Friuli Latisana.
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Chiesa di
Sant'Antonio
Già parte
dell'adiacente monastero delle Terziarie Francescane, al culmine della facciata
tre sculture di maestro veneziano, i Ss. Antonio da Padova e Francesco d'Assisi
e l'Immacolata (sec. XVIII). Il campanile con cella a bifore ha un'insolita per
la bassa friulana cupola a cipolla e sormonta il tetto della chiesa. La torre è
dotata di un orologio meccanico sei-settecentesco. L'Altar Maggiore (sec.
XVIII) è sormontato da una pala del veneziano Francesco Cappella (1714-84)
raffigurante il Transito di S.Giuseppe, la Madonna con Bambino e i Ss. Antonio
da Padova e Chiara. Inoltre il dipinto di fine Cinquecento e scuola veneta
Madonna e Santi ed un'interessante Annunciazione su tavola (sec. XVIII) ripresa
da un'incisione del francese Laurent Cars (1699-1771).
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Chiesa della
Beata Vergine delle Grazie
Posta nei
pressi dell'Ospedale in località Sabbionera, la sua storia è legata a quella
dell'attiguo cenobio francescano (sec. XVII) ora distrutto. Ha un altare ligneo
del ‘marangone' latisanese Antonio Mozzon (1751) con statua lignea raffigurante
la Madonna con Bambino dello scultore Giovanni Costantini (1914). Inoltre è
presente una pala rappresentante la Vergine che sovrasta S. Luigi e S. Chiara
attribuita all'artista udinese Eugenio Pini (1600-1654) e un Cristo professionale
(sec. XVIII). Piccole acqueforti dell'incisore veneziano Giuseppe Wagner
formano la via Crucis. È presente anche un bell'organo costruito dal friulano
Valentino Zanin.
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Tempio
Gaspari
Costruito nel 1860 dall'architetto
udinese Andrea Scala per conto di Rosa de Egregis Gaspari (fondatrice
dell'asilo infantile) in memoria del marito Gaspare Luigi Gaspari (agronomo).
Elegante edificio neoclassico caratterizzato da una pianta centrale circolare,
sovrastata da una cupola semisferica. All'interno si trova il monumento
sepolcrale in una nicchia alta otto metri con la statua del defunto a cui fa da
degno compimento un angelo, scolpiti entrambi dal sandanielese Luigi Minisini.
Dietro l'altare una scala marmorea conduce alla cripta dove sono sepolti il
Gaspare, la moglie Rosa ed il loro unico figlioletto Diodato, morto poche ore
dopo il parto.
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Chiesa di
Santa Maria (Bevazzana)
Trasportata
nel 1966 dalle rive del Tagliamento nel comune di Lignano Sabbiadoro ed
ivi ricostruita nella pineta del GETUR. Eretta nel Quattrocento presso il
monastero e l'adiacente borgo fluviale contiene: un ciclo di affreschi con la
Madonna come presenza prevalente, commissionati da Bartolomeo Vendramin, attribuiti
forse a Masolino da Panicate (sec. XV); un'acquasantiera del 1498; una scultura
in pietra raffigurante la Madonna che allatta il Bambino del comasco G.A.
Pilacorte e una scultura in legno dipinto della Madonna con Bambino
quattrocentesca. L'unico altare è in pietra.
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