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Avverbi, Diverbi e sentimenti...

martedì 30 maggio 2017

Ritorna la differenziata e Michelina non trova pace.


Vincenzo di Ruocco alla SESSANa


Tonino Ruocco


Claudio Ruocco - Vorrei indossare la maglia della Juve stabia










In esclusiva per il Napolionline.com l’Intervista a Claudio Ruocco, giovane portiere classe 95.
Ecco le sue parole riguardanti il  futuro, il  passato e le difficoltà del suo ruolo.
Dalla scalata con la Sarnese fino alla serie D ad un nuovo inizio nel Nola, squadra che milita nel campionato di eccellenza, cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
“Anche se la firma non è ancora del tutto confermata spero di trovare a breve un accordo che soddisfi me e la società. Spero di poter rivivere le stesse emozioni che ho provato in eccellenza con la Sarnese, Nola è una piazza che merita tanto. Società, tifosi e squadra sono fantastici e spero di poter contribuire alla crescita di questo club.”
 Qual è stata la parata più emozionante della tua carriera e l’errore che ricordi con maggior dispiacere?
“Polisportiva Sarnese- Scafatese, la mia seconda partita granata, commisi un errore che dopo dieci minuti ci costò uno svantaggio di 2-0 che portò alla sconfitta. La parata più emozionante, anzi direi decisiva, è quella dei play off durante il match contro l’Angri (giocavo sempre nella Sarnese). Eravamo sul 2-1 e parai un colpo di testa di Marco Incoronato all’88esimo.”
Quali sono le doti caratteriali che deve avere un calciatore per emergere?
“L’umiltà, soprattutto quando parliamo di calciatori giovani. Bisogna sapere che c’è sempre da imparare, poi le doti tecniche emergono da sé ma quelle senza duro allenamento e volontà servono a poco”.
Nel calcio si tende ad acclamare chi fa gol, ci spieghi quali sono le difficoltà del tuo ruolo e l’importanza del portiere in campo e nello spogliatoio?
E’ molto più facile elogiare l’attaccante piuttosto che il portiere. Le difficoltà sono tante, oltre al lavoro fisico noi alleniamo la mente, dobbiamo essere concentrati per 90 minuti e più, non possiamo permetterci nessun errore. Se sbaglia l’attaccante ci sta, nulla di disastroso…se sbaglia un portiere vai sotto, ti giochi la partita. Un buon portiere è metà squadra in campo, nello spogliatoio invece, ognuno è importante a suo modo. Solo con un gruppo unito e in sintonia si vince.”
Quali sono i tuoi obbiettivi stagionali?
Voglio mettermi in gioco e dimostrare che ho ancora tanto da dire, credo in me e voglio dimostrare il mio valore. Quando il mister chiama, io rispondo presente, in qualsiasi occasione a qualsiasi minuto.”
L’allenatore e il preparatore, due figure importantissime per la crescita di un portiere. Chi è stata la guida che ricordi con maggior piacere e qual è stato il preparatore che ti ha dato di più?
” Sicuramente fondamentale per la mia crescita è stato l’ex portiere di Bari, Napoli e Milan, Luigi Imparato. Lui ha fatto di me quello che sono, mi ha insegnato tutto e non posso non ringraziarlo. Detto ciò tengo a precisare che tutti coloro che ho incontrato nella mia giovane carriera sono stati per me importanti, ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, mi ha aiutato a maturare e hanno aggiunto quel qualcosa in più che mancava alla mia valigia d’esperienza. Dalla Beretti della Paganese con Di Lorenzo alla prima squadra con Enrico Limone fino ad arrivare a Sarno con Sirica, ad ognuno di loro devo qualcosa.”
21 anni ancora da compiere, hai ancora tanto da dire al calcio. Dove speri di arrivare, qual è la maglia che speri di difendere tra i pali un giorno e chi è il tuo idolo?
“Non sono uno che si pone limiti, spero di arrivare il più in alto possibile. Il mio sogno è quello di difendere la maglia della mia città di cui sono tifoso, la Juve Stabia. Il mio idolo è Gianluigi Buffon, un re nel suo mestiere. E’ un grande uomo, oltre ad essere un grande portiere ed è un esempio da seguire.”
Ritornando un po indietro nel tempo, riviviamo l’esperienza nella Sarnese. Hai conquistato con quella società la serie D, come ti sei sentito?
“Ricordo perfettamente la mia avventura a Sarno, il presidente Origo mi ha trattato come uno di famiglia e già dal primo allenamento capì che quello non era un semplice spogliatoio ma una seconda casa. Dopo aver giocato i play off e averli vinti ci siamo tuffati tutti in piscina, è stato un traguardo importante per me, per la società, per la squadra. Ho ottimi ricordi di quegli anni. Auguro alla società e alla squadra il meglio e un grandissimo in bocca al lupo per la nuova stagione, lo meritano.”
A CURA DI ROSANNA BUONAURO

Foto: Luciano Squitieri




Real Vico, non basta Ruocco: pari beffardo ....

Real Vico, non basta Ruocco: pari beffardo con lo Sporting Campania

Foto Real Vico Equense
Foto Real Vico Equense
 
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NAPOLI (NA). E’ un pareggio che sa di beffa quello di oggi per il Real Vico Equense che, a Barra contro lo Sporting Campania, ha dominato in lungo e largo per 90 e passa minuti e non ha sfruttato diverse occasioni da gol. I ragazzi di mister Tommaso Spano erano riusciti ad andare in vantaggio grazie al gol di Francesco Ruocco su punizione al 23′, ma la squadra di casa ha riacciuffato il risultato con un rigore negli ultimi secondi dei minuti di recupero del secondo tempo. Per il Vico arriva un punto che muove la classifica e che lo mantiene stabilmente in zona play-off.

PAN, Napoli: presentazione “L’amante di Dioniso” di Vittorio Di Ruocco





PAN, Napoli: presentazione “L’amante di Dioniso” di Vittorio Di Ruocco


Giovedì 27 aprile 2017, alle ore 17.30, Presso il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli – Via dei Mille, 60 – Napoli, Vittorio Ruocco presenta il suo ultimo libro “L’amante di Dioniso”, edito Homo Scrivens. Con l’autore intervengono: Maria Giovanna Castaldo, presidente Associazione “Uguaglianza e libertà”; Raffaele Messina, saggista e critico letterario; Annella Prisco, vice-presidente Centro Studi “Michele Prisco”; Salvatore Simioli, vice-presidente nazionale Arci-gay. Modera: Aldo Putignano, direttore editoriale di Homo Scrivens.

L’amante di Dionisio – Vittorio Ruocco

Andrea ha da poco varcato la soglia dell’età adulta, quando Dioniso, il dio greco dell’estasi e della lascivia, s’impossessa della sua anima e lo trascina nel turbinante mondo dei sensi. Improvvisamente, irrompe in lui un’energia cieca ed inesauribile, un inarrestabile desiderio di liberare i più reconditi istinti sessuali. Con Luigi, scopre il dolce sapore della notte, tra alcool, droghe e donne facili. Poi, arriva l’amore, improvviso, quando i suoi occhi affondano in quelli di Giuliano, il suo professore di filosofia. Andrea e Giuliano, come Verlaine e Rimbaud si ameranno alla follia, ma il loro rapporto, a differenza di quello burrascoso e tragico dei “poeti maledetti”, sarà più tranquillo e felice.

Napoli: Passion Il docu-film di Luciano Ruocco

“Napoli: Passion“ il docu-film. E’ qualcosa che va oltre il tifo

“Napoli: Passion“ il docu-film. E’ qualcosa che va oltre il tifo
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“Napoli: Passion” È un docu-film sul rapporto tra il Napoli e Napoli, un rapporto che va oltre il tifo e si fonde con la vita e il cuore della città. Lo ha realizzato, anzi sta finendo di realizzarlo Luciano Ruocco, 21enne napoletano d’oltremanica, nato e vissuto a Londra, ma con sangue 100% partenopeo. I suoi genitori Pasquale e Maria hanno un ristorante a Notting Hill “Da Maria”, punto di ritrovo dei numerosi sostenitori del Napoli. E’ proprio qui che Luciano ha scoperto la passione per il Napoli, quel rapporto che nonostante i chilometri, non accenna ad affievolirsi, ma coinvolge e accomuna. Il docu-film è il racconto del suo viaggio personale a Napoli, in cerca delle proprie origini. «Avendo sempre vissuto a Londra – racconta il regista – e conosciuto il tifo solo tramite i numerosi tifosi che vengono nel ristorante dei miei genitori a vedere le partite, volevo vivere in prima persona cosa si prova per la squadra in città e capire perchè Napoli è diversa da qualsiasi altra città nel mondo…»
“Napoli: Passion” nasce come progetto universitario, realizzato in italiano, ma con sottotitoli in inglese. «Ho scelto di fare il documentario per la mia tesi. Mi avevano chiesto di creare un film e ho pensato subito a Napoli città e squadra; un legame ed una passione che si trova in nessuna parte del mondo».
Molti documentari che parlano di Napoli all’estero rappresentano Napoli con due stereotipi: pizza e mandolino oppure camorra e spazzatura. «Ho voluto fare qualcosa di diverso; raccontare qualcosa che lega tutti, tramite la voce del popolo napoletano. Nell’anteprima, ad esempio, c’è un signore che dice “È indescrivibile, sono emozioni che puoi vivere soltanto vivendo a Napoli” e nel mio viaggio ho capito forse questo è vero. Non si può pretendere di capire Napoli dal di fuori, magari leggendo soltanto i giornali, ma bisogna camminare per i vicoli e respirare quell’aria che non si trova da nessuna parte».
La pellicola non è ancora pronta, Luciano è tornato a Londra per fare delle riprese, poi sarà di nuovo a Napoli di nuovo per girare le ultime scene. Il docu-film dovrebbe essere pronto per settembre/ottobre, Luciano non vede l’ra di terminarlo per condividere le emozioni del suo viaggio. «Sono stato un po’ di tempo a filmare ed intervistare e questo ha solo aumentato l’amore che provo per Napoli, sono Napoletano e ne sono fiero di esserlo. Questo film non solo lo racconterò dal punto di vista di un Italo-Inglese ma da innamorato di Napoli».
Ecco il trailer:

Ruocco: “Si le pica el bichito, volverá”

HABLÓ EL REPRESENTANTE

Ruocco: “Si le pica el bichito, volverá”

El representante se refirió a las posibilidades de que el “Apache” vuelva a Boca. En agosto viene al país.

Una de las máximas prioridades de Angelici es repatriar a Tevez. Dependerá de las ganas de volver del “Apache”
Ruocco: “Si le pica el bichito, volverá”
Una de las máximas prioridades de Angelici es repatriar a Tevez. Dependerá de las ganas de volver del “Apache”
Como dijo Daniel Angelici, una de sus máximas prioridades es repatriar a Carlos Tevez. Más allá del deseo del presidente de Boca, no sólo entra en juego el contrato y la cláusula (bastante alta) de rescisión, sino que además, depende de las ganas del "Apache” de volver a Argentina. Tan sólo pasaron tres meses de su salida al fútbol chino y desde el "Xeneize” tendrían que esperar por lo menos hasta mitad de año. "Se verá qué quiere hacer, si le pica el bichito de querer volver se verá. Hay que darle tiempo, en agosto él viajará y le dirá cuáles son las expectativas. Todo tiene su probabilidad, todo puede pasar. No quiero ni tomar partido, veremos cómo termina Carlos la temporada. Pueden pasar mil cosas, decir algo así es temerario”, expresó al respecto Adrián Ruocco, su representante.
Además, detalló que en caso de querer concretar su vuelta, Boca debería "esperar hasta que cumpla su primer año de contrato”.  Y agregó: "Es por dos años, si se va antes, deberán pagar una penalidad. La cláusula de salida es pagable, como bien dijo Angelici”.
"Su amor por el club está intacto”, manifestó Ruocco. En caso de una posible vuelta, su representante confía en que la gente no lo criticará: "Su intención siempre fue retirarse en Boca, si decide volver la cancha se va a llenar como pasó. Sé del respeto que le tienen y lo incondicionales que son los hinchas”. 

lunedì 29 maggio 2017

INFORTUNIO

Infortunio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'infortunio è la conseguenza di un incidente fisico, ovvero un evento dannoso e imprevedibile. L'infortunio è un evento violento, fortuito ed esterno che produce lesioni obiettivamente constatabili e che produca come effetto inabilità temporanea, invalidità permanente, oppure morte.
Il termine infortunio è usato per descrivere un evento che colpisce il corpo di una persona. Nelle assicurazioni, ove il fenomeno acquista particolare rilevanza, esso è definito un evento fortuito, esterno e violento che provoca lesioni constatabili aventi come conseguenza la morte, l'inabilità temporanea o l'invalidità permanente del soggetto che ne è vittima.
Dal punto di vista medico, l'infortunio è causa di danni fisici (come fratturecontusioniabrasionicrampilussazioni eccetera) che sono temporanei o permanenti.
Infortunio stradale
Un particolare tipo di infortunio è quello derivante da incidenti stradali. Nel 2002 in Italia gli incidenti stradali hanno provocato 7.075 morti (circa il 78 per cento di sesso maschile) e migliaia di feriti. Tra la popolazione giovanile, l'incidente rappresenta la causa più frequente di decesso: il 46% dei decessi registrati tra i 15 e i 25 anni avviene in seguito ad un incidente stradale (1.421 decessi su 3.077 totali). La percentuale scende con l'avanzare dell'età (fascia 25-34: 27%; fascia 35-44: 9%). Con l'età scende anche il numero assoluto dei decessi per incidente stradale: ad esempio nella fascia 45-54 anni ci sono annualmente 752 decessi, praticamente la metà del numero registrato tra i ragazzi giovani (fonte ISTAT - cause di morte - dati 2002 - tavola 3). Per i dati aggiornati si veda, tramite Internet, CRI [1]
Infortunio domestico
Sono numerosi anche i casi di infortunio che avvengono nell'ambito domestico (abitazione e pertinenze).
Infortunio sul lavoro
Si tratta di danni subiti dalla persona per una causa violenta sul luogo di lavoroINAIL[2] e CRI [3] pubblicano periodicamente statistiche ed informazioni relativi agli incidenti sul lavoro.
Quando si verifica un infortunio sul lavoro, ne va immediatamente fornita comunicazione al datore il quale ha l'obbligo di denunciare entro due giorni (dal momento in cui riceve la documentazione del dipendente) l'accaduto all'INAIL.
Secondo i dati diffusi da INAIL, per ogni anno dal 2009 al 2013 la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali[1].
Altri significati
Il termine può riferirsi anche ad altri eventi quali ad esempio un infortunio finanziario.o
Collegamenti esterni
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