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sabato 30 aprile 2011

Ruocco Laura: Un grande esempio di civiltà...



Da La Spezia  -   CRONACA 4


Sabato 30 Aprile 2011

Porta a porta, differenziata al 64%. Ruocco: “Un grande esempio di civiltà degli spezzini”
La Spezia 02 Febbraio 2011 ore 16:08:14
Report dopo tre mesi di raccolta nel Levante. Come funziona. di Marco Ursano

Spezia raccoglie, differenzia, ricicla. A giudicare dai risultati dei primi tre mesi di raccolta differenziata porta a porta nei quartieri del Levante, non è più solo uno slogan da campagna pubblicitaria. Infatti, da novembre 2010, mese nel quale è stata attivata nei quartieri di Muggiano, Ruffino, Pitelli, Pagliari, Fossamastra, Termo, Pianazze, Melara, Limone, Pieve, Favaro, Montepertico, ad oggi, la raccolta differenziata si attesta ad un livello del 64,6%. Un risultato lusinghiero, segno che i cittadini di quelle zone, pur tra le difficoltà di “start up”, hanno risposto positivamente.

La raccolta differenziata, e per giunta in modalità porta a porta, è un sistema complesso, che deve essere modellato sulle caratteristiche urbanistiche, economiche e di composizione sociale dei territori, e che prevede un forte coinvolgimento dei cittadini. Una nuova assunzione di responsabilità attraverso la quale i cittadini diventano protagonisti attivi e devono cambiare abitudini: imparare a gestire in casa i rifiuti e i contenitori, convivere con ritmi di vita condizionati da un nuovo calendario con giorni ed orari scanditi. Una vera e propria “rivoluzione culturale”. Ma niente di drammatico, anzi, basta un po’ di buona volontà ed assumere la consapevolezza che la raccolta differenziata non solo è utile per l’ambiente ed il decoro urbano, ma può rappresentare anche un affare per la collettività. Basti pensare all’eventualità, reale, di abbattimento delle tariffe.

Concetti ripresi ed approfonditi questa mattina in Comune alla conferenza stampa di presentazione dei risultati del primo trimestre di porta a porta nel Levante con Laura Ruocco, Assessore all’Ambiente, Marco Fanton, direttore Acam Ambiente, Pierluigi Gorani, CONAI, Claudio Canneti, Dirigente comunale, Sandro Amorfini, funzionario responsabile settore ambiente, Lara Bini, IDECOM e Franco Arbasetti, Presidente V Circoscrizione.

Soddisfatta l’Assessore Ruocco: “Il 64,6% è un dato che ci conforta e che dimostra che i cittadini hanno capito e hanno dato un segnale di grande civiltà e responsabilità. Un risultato che è il frutto di un lavoro di squadra sul territorio che ha coinvolto le Circoscrizioni, l’Auser, i sindacati, le associazioni di categoria e di base, gli amministratori condominiali. Un anno e mezzo fa il Comune si è impegnato a fare la sua parte nella chiusura del ciclo dei rifiuti e la raccolta differenziata è tassello fondamentale, con l’obiettivo di riciclare il più possibile. Ed il sistema porta a porta è una modalità che sarà allargata a tutto il territorio comunale in poco tempo.”

L’obiettivo è, infatti, quello di estendere il porta a porta, con una strategia a “macchia d’olio” che coinvolgerà progressivamente le altre aree urbane, a tutta la città. Entro il 1 gennaio 2013, nelle intenzioni del Comune e di Acam, dovrà andare a pieno regime. Intanto, iquesto primo maggio partirà nei quartieri di Canaletto, Mazzetta e Migliarina, una tranche che coinvolgerà altri 17mila abitanti.

Soddisfazione anche per il CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, partner di ACAM e Comune nel progetto, con Pierluigi Gorani: “Abbiamo lo scopo di promuovere la raccolta ma soprattutto il riciclo, questo 64% è assolutamente in linea con le altre realtà italiane. Ci sono ancora ampi margini di crescita e i rifiuti raccolti sono di qualità buona, che permette il riciclo.”

L’indubbio successo di questa prima fase è dipeso anche dalle strategie di comunicazione, illustrate da Lara Bini della Idecom, società di consulenza per CONAI, specializzata in comunicazione: “Prima abbiamo svolto un lavoro interno ad ACAM con il personale e poi con il territorio: lettere ai capifamiglia, incontri con imprese e cittadini, campagne con depliant, pubblicità su giornali e su web, uno spot televisivo. Inoltre, abbiamo utilizzato sul campo quattro facilitatori, figure fondamentali per un rapporto diretto con le problematiche dei cittadini.”

Ma come funziona praticamente la raccolta differenziata porta a porta nel Levante? Intanto, i rifiuti sono stati suddivisi in 5 macro categorie chiamate “frazioni”: carta, cartone e cartoni per bevande; imballaggi in plastica e metalli; frazione organica; frazione residua; vetro. Nei depliant consegnati alle famiglie c’è un’accurata descrizione del materiale contenuto in ogni frazione.

Ogni frazione poi ha il suo sacchetto ed il suo mastello, di colori differenti. I cittadini, in accordo con il calendario distribuito, devono conferire i mastelli con dentro i sacchetti, lasciandoli sotto casa, ogni sera dalle 21 alle 24, mentre gli addetti di ACAM passano il giorno dopo dalle 5 alle 11 a ritirarli.
Il Levante è stato suddivido in 4 sottozone, ognuna con un calendario dedicato ma, in generale, la frazione organica è raccolta in inverno due volte ed in estate tre; una volta la carta e cartone, una volta gli imballaggi in plastica e metalli ed una volta la frazione residua, quella dei rifiuti indistinti che, negli obiettivi degli organizzatori, dovrà essere progressivamente eliminata. Il vetro potrà essere invece conferito come prima, in qualsiasi giorno, nelle “vecchie” campane di vetro in strada.
I condomini possono anche attivare una sorta di gestione collettiva, con contenitori comuni da posizionare in aree condominiali ma accessibili ad addetti ACAM.

Insomma, una procedura apparentemente complessa, che va “digerita”, ma che comunque può arrivare ad un ottimo livello di funzionalità. Ed un sistema che ha messo alla prova anche ACAM ambiente, "costretta" a ridefinire competenze e procedure, come ha sottolineato il Direttore Marco Fanton: “Una modifica organizzativa e di mentalità sostanziale, ma abbiamo creato un gruppo importante all’interno di Acam sul quale abbiamo scommesso, 30 addetti per il porta a porta. La parte di raccolta differenziata del Levante ha fatto spostare del 5% il valore complessivo della differenziata. Dopo due mesi, a gennaio abbiamo raccolto 500 tonnellate di rifiuti, il 15% dei rifiuti di tutta la città. Una quota significativa.” Ha sottolineato inoltre Fanton: “Con la quantità ci siamo, ma bisogna puntare sulla qualità dei rifiuti. Le frazioni devono risultare più pure possibili. L’organico di qualità, ad esempio, fa un buon compost, l’indifferenziato invece va portato in discarica.”

Ha chiuso la Ruocco: “Fondamentale, a garanzia dei cittadini, sarà certificare a norma di legge il corretto svolgimento della filiera, e quindi il riciclaggio. Appena la avremo a disposizione presenteremo la documentazione relativa.”

Dopo tanto dibattere quindi, la differenziata è partita davvero. Un work in progress da perfezionare e da estendere. E da comunicare. I primi risultati ci sono, adesso bisogna andare avanti verso la “società del riciclo”. E’ interesse di tutti.

Marco Ursano

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