Spero che ognuno di voi sia in grado fisicamente, economicamente e moralmente di affrontare la Pasqua che si festeggerà fra pochi giorni, e quelli che la festeggeranno in una data diversa o non la festeggeranno affatto in quanto non immersi nella tradizione o non aderenti a nessuna delle fedi che la prevede proveranno la stessa gioia che sto provando io o altre sensazioni gratificanti.
Però se sentiranno il profumo dei dolci che stiamo preparando e si affacceranno alla nostra porta regaliamo loro almeno un assagio di quello che abbiamo pronto.
Per preparare queste note ho percorso tutti i libri che ho a disposizione e parte di Internet per offrirvi, come faceva mia nonna, quella che faceva la contadina, il pane caldo della mia umanità.
Ho trovato che le uova colorate non le preparava soltanto la vicina di casa, ma le prepara ancora tanta altra gente in tanti altri paesi diversi dall'Italia.
Ho scoperto che la farina impastata assume tante forme e acquista tutti i sapori che siamo in grado di coniugare con la sua versatilità ad accogliere gli ingredienti che in essa aggiungiamo ogni volta che la trasformiamo in cibo per la nostra alimentazione.
Ogni paese fa i suoi dolci e ogni paese affida loro i significati che sente indispensabili per la tradizione.
Certo la pastiera napoletana è per me che sono napoletano un qualcosa di eccezionale, ma a fianco ad essa ci sono altri dolci che sono rimasti nella mia mente per i loro sapori completamente contrastanti con essa.
Essendo soltanto un praticante dell'arte culinaria, vi darò le ricette già pubblicate da Cinzia Cripe sul suo blog "il gusto dei ricordi", anche se ritengo opportuno una vostra visita sul blog appena citato. Vi troverete il ben di Dio senza sacrificio alcuno. E il visitarlo risulterà una cosa gradita tanto che ci ritornerete.
PASTIERA DI GRANO (10 porzioni)
600 gr di grano precotto – mezzo litro di latte intero - mezzo cucchiaio di sugna (o burro) – 1/2 kg di ricotta asciutta – 6 uova – 600 gr di zucchero – 1 cucchiaino di vaniglia, 1 di cannella in polvere – 1 cucchiaio di scorza grattugiata di arancia e limone.
Per la pasta frolla: 1/2 kg di farina – 150 gr di zucchero – 150 gr di sugna ( o burro) – 125 ml di latte intero – mezzo cucchiaino di ammoniaca per dolci (ATTENZIONE: l’ammoniaca per dolci si compra in farmacia e rassicuratevi che sia quella per dolci), che serve come stabilizzante della pasta frolla e per evitare che essa si rompa. Vi confesso di averne fatto a meno un paio di volte e di aver ottenuto risultati soddisfacenti anche senza l’ammoniaca per dolci.
In una pentola mettete a bollire il latte con il grano, il mezzo cucchiaio di sugna o burro, un pizzico di sale e uno di zucchero. Mescolate sempre finchè il composto diventi una crema morbida e all’assaggio non si sentano i chicchi di grano. Fate raffreddare completamente.
Preparate la pasta frolla mettendo la farina a fontana sul tavolo e mescolando ad essa lo zucchero e l’ammoniaca per dolci. Unite poi la sugna (o il burro) e lavorate con le dita fino ad avere “briciole” di pasta che poi mescolerete con il latte per ottenere un impasto morbido ( attenzione all’umidità nell’aria e al calore delle vostre mani che potrebbero richiedere meno latte, nel caso qualche cucchiaio di farina in più vi riporterà alla consistenza dovuta).Mettete la pasta in frigo per una mezz’ora, mentre preparerete il ripieno.
Dividete in tre lo zucchero e, in tre scodelle diverse, unitene 200 grammi ai rossi d’uovo e lavorateli bene, altri 200 grammi alla ricotta e lavorate e gli ultimi 200 grammi agli albumi che monterete a mezza neve. In una grande terrina mettete la crema di grano e latte fredda,unite poi i tuorli lavorati con lo zucchero e fateli assorbire, poi gli albumi a mezza neve ed infine la ricotta zuccherata e lavorata a crema, facendo assorbire un ingrediente prima di aggiungerne un altro. Unire poi la cannella, la vaniglia e le scorze di agrumi grattugiate e mescolare bene ( se vi piacciono, unite anche i canditi a pezzetti, ma è molto meglio senza…).
Riscaldate il forno a 160 gradi.Stendete la pasta frolla con il mattarello fino ad uno spessore di un centimetro. Imburrate bene una teglia da almeno 20 cm di diametro e spolverate di farina. Rivestite la teglia e i bordi con la pasta frolla e poi riempite fino a un centimetro dal bordo con il ripieno di grano. Tagliate delle strisce, sottili in spessore e larghe in misura, di pasta frolla e adagiatele sul ripieno a formare delle losanghe (rombi).
Infornare a 160 gradi per 90 minuti e, quando si spegne il forno, lasciare per altri 15 minuti con lo sportello mezzo aperto. Fate poi raffreddare completamente e servite spolverizzata di zucchero a velo.
( piccola nota: se vi dovesse avanzare della pasta frolla, non buttatela, ma fatene dei biscottini della forma che vi piace da mettere nel latte la mattina: sono ottimi!)
Cuoceteli per pochi minuti a 160 gradi finchè non saranno dorati giusti.…
Cuoceteli per pochi minuti a 160 gradi finchè non saranno dorati giusti.…
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A quelli che non condividono i miei gusti rivolgo l'invito a manifestarmi i loro che pubblicherò volentieri.
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