Bisogna opporsi alla campagna denigratoria verso i docenti universitari, dipinti come persone scarsamente preparate e votate solo alla difesa dei loro privilegi. Senza dimenticare l'impegno ad una onesta riflessione critica sugli errori gestionali che pure il mondo accademico ha compiuto, con la coscienza pero' che la formazione pubblica va salvata nel suo insieme
Noi firmatari di questo documento, direttori dei Dipartimenti della Sapienza, siamo parte di quelle migliaia di docenti universitari che pubblicano i lavori su riviste di livello internazionale, italiane o estere, sottopongono le monografie all'attenzione e alla critica degli esperti, tengono in piedi teatro, cinema e belle arti, scavano ricercano e trovano, in senso letterale e metaforico.
Essi svolgono con passione e affetto per gli studenti le lezioni alle quali non arrivano mai in ritardo e durante le quali espongono quanto di meglio si incontri allo stato attuale delle conoscenze grazie al continuo aggiornamento dovuto alla ricerca scientifica praticata con interesse e impegno.
Affermiamo con forza quanto precede in difesa della nostra dignita' e serieta' professionale, dopo anni di silenzio, del quale portiamo la responsabilita', di un'Accademia che non si e' opposta con la dovuta risolutezza alla progressiva riduzione dei fondi pubblici e ai ripetuti cambi di politica ministeriale che ha disarticolato l'organicita' del processo di formazione.
Come firmatari di questo documento sentiamo il bisogno di opporci alla rozza campagna denigratoria nei riguardi dei docenti universitari, indicati come persone di basso profilo culturale, inclini al tradimento dei loro doveri, dedite all'intrigo, votate alla difesa di privilegi e al presidio del provincialismo che li alimenta.
Non ci sottraiamo alla necessita' improcrastinabile di una franca e onesta riflessione critica sugli errori gestionali del mondo accademico; sui comportamenti discutibili che generano l'inefficienza che oggi ci si rimprovera; sulla distorsione creata da un rapporto, che da necessario
diventa perverso, con le professioni.
Accettiamo senza timore, anzi pretendiamo, processi di valutazione analoghi a quelli gia' da tempo adottati da molte prestigiose universita' straniere, ma chiediamo alla Politica di riconoscere - tra gli sprechi - la proliferazione delle sedi di natura clientelare e l'uso improprio di un precariato che e' tra le prime ragioni della fuga dei cervelli.
Il potere politico e' anche potere di controllo: lo si metta in essere così da sanzionare quei comportamenti che lo meritano, senza indugiare su affermazioni di immediata presa su un'opinione pubblica abituata ad atmosfere di scandali e di intrighi.
Partecipiamo con questo nostro contributo al dibattito ormai nazionale perche' non vogliamo nasconderci dietro la pacifica forza degli studenti. Esprimiamo cioe' la doppia convinzione che la formazione si salva nel suo insieme non potendo sperare in vittorie settoriali e che la difesa del suo carattere pubblico deve essere fatta in prima persona anche dai docenti.
Ci appelliamo al Presidente della Repubblica e invitiamo le autorita' di Parlamento e Governo affinche' si agisca in base ad una rappresentazione piu' fedele della realta' universitaria che si sente sempre più umiliata da interventi di vero disprezzo istituzionale.
Sergio Adamo, Franco Alhaique, Giorgio Alleva, Paolo Arbarello, Corrado Balacco Gabrieli, Donatella Barra, Gilda Bartoloni, Paola Bernabei, Stefano Biagioni, Massimo Biondi, Luigi Boitani, Marino Bonaiuto, Maurizio Bonolis, Stefano Calvieri, Giuseppina Capaldo, Lucio Carbonara, Margherita Carlucci, Luigia Carlucci Aiello, Ernesto Chiacchierini, Paolo Colarossi, Giorgio Furio Coloni, Salvatore Cucchiara, Roberto Cusani, Alessandra De Coro, Luciano De Licio, Massimo del Piano, Emilio D'Erasmo, Paolo Di Giovine, Mario Docci, Antonio Fantoni, Francesco Fedele, Vincenzo Ferrini, Roberto Filipo, Maurizio Franzini, Giorgio Graziani, Franco Gugliermetti, Aldo Lagana', Fausto Manes, Piero Marietti, Vincenzo Marigliano, Renato Masiani, Enrico Massaroni, Claudio Modini, Richard Vincent Moore, Massimo Moscarini, Paolo Mugnai, Vincenzo Nesi, Fabrizio Orlandi, Massimo Paci, Marina Passalacqua, Roberto Passariello, Rossella Petreschi, Maria Emanuela Piemontese, Paolo Pietropaoli, Sergio Pimpinelli, Antonella Polimeni, Mario Prayer, Massimiliano Prencipe, Emanuela Prinzivalli, Amedeo Quondam, Marina Righetti, Enrico Rolle, Filippo Rossi Fanelli, Giancarlo Ruocco, Romano Scozzafava, Giovanni Solimine, Giovanni Somogyi, Antonino Terranova, Adriano Tocchi, Guido Valesini, Luisa Valmarin, Francesco Vietri, Ciro Villani, Vincenzo Vullo, Pierluigi Zoccolotti.
Noi firmatari di questo documento, direttori dei Dipartimenti della Sapienza, siamo parte di quelle migliaia di docenti universitari che pubblicano i lavori su riviste di livello internazionale, italiane o estere, sottopongono le monografie all'attenzione e alla critica degli esperti, tengono in piedi teatro, cinema e belle arti, scavano ricercano e trovano, in senso letterale e metaforico.
Essi svolgono con passione e affetto per gli studenti le lezioni alle quali non arrivano mai in ritardo e durante le quali espongono quanto di meglio si incontri allo stato attuale delle conoscenze grazie al continuo aggiornamento dovuto alla ricerca scientifica praticata con interesse e impegno.
Affermiamo con forza quanto precede in difesa della nostra dignita' e serieta' professionale, dopo anni di silenzio, del quale portiamo la responsabilita', di un'Accademia che non si e' opposta con la dovuta risolutezza alla progressiva riduzione dei fondi pubblici e ai ripetuti cambi di politica ministeriale che ha disarticolato l'organicita' del processo di formazione.
Come firmatari di questo documento sentiamo il bisogno di opporci alla rozza campagna denigratoria nei riguardi dei docenti universitari, indicati come persone di basso profilo culturale, inclini al tradimento dei loro doveri, dedite all'intrigo, votate alla difesa di privilegi e al presidio del provincialismo che li alimenta.
Non ci sottraiamo alla necessita' improcrastinabile di una franca e onesta riflessione critica sugli errori gestionali del mondo accademico; sui comportamenti discutibili che generano l'inefficienza che oggi ci si rimprovera; sulla distorsione creata da un rapporto, che da necessario
diventa perverso, con le professioni.
Accettiamo senza timore, anzi pretendiamo, processi di valutazione analoghi a quelli gia' da tempo adottati da molte prestigiose universita' straniere, ma chiediamo alla Politica di riconoscere - tra gli sprechi - la proliferazione delle sedi di natura clientelare e l'uso improprio di un precariato che e' tra le prime ragioni della fuga dei cervelli.
Il potere politico e' anche potere di controllo: lo si metta in essere così da sanzionare quei comportamenti che lo meritano, senza indugiare su affermazioni di immediata presa su un'opinione pubblica abituata ad atmosfere di scandali e di intrighi.
Partecipiamo con questo nostro contributo al dibattito ormai nazionale perche' non vogliamo nasconderci dietro la pacifica forza degli studenti. Esprimiamo cioe' la doppia convinzione che la formazione si salva nel suo insieme non potendo sperare in vittorie settoriali e che la difesa del suo carattere pubblico deve essere fatta in prima persona anche dai docenti.
Ci appelliamo al Presidente della Repubblica e invitiamo le autorita' di Parlamento e Governo affinche' si agisca in base ad una rappresentazione piu' fedele della realta' universitaria che si sente sempre più umiliata da interventi di vero disprezzo istituzionale.
Sergio Adamo, Franco Alhaique, Giorgio Alleva, Paolo Arbarello, Corrado Balacco Gabrieli, Donatella Barra, Gilda Bartoloni, Paola Bernabei, Stefano Biagioni, Massimo Biondi, Luigi Boitani, Marino Bonaiuto, Maurizio Bonolis, Stefano Calvieri, Giuseppina Capaldo, Lucio Carbonara, Margherita Carlucci, Luigia Carlucci Aiello, Ernesto Chiacchierini, Paolo Colarossi, Giorgio Furio Coloni, Salvatore Cucchiara, Roberto Cusani, Alessandra De Coro, Luciano De Licio, Massimo del Piano, Emilio D'Erasmo, Paolo Di Giovine, Mario Docci, Antonio Fantoni, Francesco Fedele, Vincenzo Ferrini, Roberto Filipo, Maurizio Franzini, Giorgio Graziani, Franco Gugliermetti, Aldo Lagana', Fausto Manes, Piero Marietti, Vincenzo Marigliano, Renato Masiani, Enrico Massaroni, Claudio Modini, Richard Vincent Moore, Massimo Moscarini, Paolo Mugnai, Vincenzo Nesi, Fabrizio Orlandi, Massimo Paci, Marina Passalacqua, Roberto Passariello, Rossella Petreschi, Maria Emanuela Piemontese, Paolo Pietropaoli, Sergio Pimpinelli, Antonella Polimeni, Mario Prayer, Massimiliano Prencipe, Emanuela Prinzivalli, Amedeo Quondam, Marina Righetti, Enrico Rolle, Filippo Rossi Fanelli, Giancarlo Ruocco, Romano Scozzafava, Giovanni Solimine, Giovanni Somogyi, Antonino Terranova, Adriano Tocchi, Guido Valesini, Luisa Valmarin, Francesco Vietri, Ciro Villani, Vincenzo Vullo, Pierluigi Zoccolotti.
Nessun commento:
Posta un commento