Ospedale di Salerno
Anche i RUOCCO piangonoSul decesso della donna avvento presso l’Ospedale di Salerno la Procura di Salerno ha aperto un’indagine per accertare le cause che lo hanno determinato e le responsabilità del personale che l’ha assistita.Ricoverata per partorire la terza volta ha subito un parto cesareo dopo di che è entrata in coma e dopo sette giorni passati nel reparto di rianimazione è deceduta senza più riprendersi.La bambina sta bene, ma Stefania Ruocco è deceduta all’età 35 anni, dopo una violenta emorragia, verificatasi durante il parto effettuato dal suo ginecologo di fiducia, assistito da personale sanitario dell’Ospedale di Salerno.L’azienda ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ha precisato in un comunicato che l’avvenimento è oggetto di accertamenti per verificare le responsabilità di chi ha assistito la partoriente, anche se come si legge, è stato fatto l’impossibile per salvarla a fronte di perdite eccessive e di un arresto cardiaco.
Mala sanità ? Di certo, a nostro avviso, impreparazione ad affrontare l’evento se quello che si dice la paziente era al terzo cesareo e al momento il sangue da trasfondere era insufficiente o non era presente in sala operatoria e la presenza di eventuali complicanze non era stata preventivata.
L’azienda ospedaliera dovrà certamente rivedere i protocolli di acquisizione dei pazienti che non arrivano all’ospedale di propria iniziativa e responsabilizzare i medici che li portano addirittura in regime di prestazione straordinaria, assecondando le norme di sicurezza che lo richiedono, stabilendo se è necessario un’anagrafe dei medici che operano nelle condizioni sia di intramenia che di extramenia, sulle loro capacità professionali e sulle loro abitudini di vita sottoponendo a controlli periodici il loro operato.
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