Agropoli al centro di un
intrigo Internazionale tra Mafia e FBI
9 settembre 1943, Sbarco
di Salerno
08/09/2012 14:09
8 settembre 1943, alle
19.42, attraverso i microfoni della EAIR, il Capo di Governo, Maresciallo
d'Italia, Pietro Badoglio comunicò agli italiani l'armistizio con le truppe
Anglo-Americane. Molti interpretarono l'armistizio, erroneamente, come la fine
della guerra. Nel Cilento le campane di tutti i paesi suonarono a festa.
La gente scese in strada a festeggiare. Si ballò e cantò, intorno ai falò, fino
a tarda notte. Cresceva nelle famiglie la speranza di rivedere al più presto i
propri cari impegnati in guerra.
Gli agropolesi
festeggiarono l'armistizio in piazza Vittorio Veneto e, fiduciosi nel futuro,
rientrarono tranquillamente nelle proprie case
Tutto sommato gli
agropolesi e i cilentani avevano vissuto la seconda guerra mondiale solo
attraverso le scarse notizie della radio e dei giornali, dal racconto dei
militari di ritorno dal fronte o dal dramma delle famiglie che avevano perso un
proprio caro in battaglia. Tanti sacrifici, ma poca guerra.
Leggendo questa nota
rabbrividisco. O gli agropolesi dell’epoca erano sordi e non vedenti o hanno
memoria soltanto per quello che vogliono.
Eppure sembra evidente
che al largo un bel giorno si presentò qualche nave americana che incomicio a
sparare a terra cannonate per distruggere le postazioni tedesche.
Se non avessi vissuto
i bombardamenti effettuati a Torre Annunziata non potrei sapere di che cosa sto
parlando.
Guarda casa, però,
qualcuno con la divisa da giornalista tira fuori notizie che in qualche misura,
prima di correggere il tiro e dire ai tanti che lo avevano letto che non
avevano capito bene, ha pensato bene di parlare di quel periodo e di additare
qualche compaesano non come eroe civile della seconda guerra mondiale, ma come affiliato
di qualcuno che ripudio anche al cinema.
Ho lanciato una
proposta, ma fino ad oggi non c’è stata un’anima che abbia risposto. Sembra che
gli agropolesi non si amino, non hanno
stima di se stessi, non sanno celebrare i migliori, ma soltanto dissacrare per
negare a se stessi e agli altri le pagine migliori della loro storia.
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