L'elenco telefonico segnala un solo Ruocco di nome Vincenza.
Geografia fisica
La città è situata nella Valle del Sarno,
porzione sud–orientale della Piana campana, pianura incastrata tra i monti dell’Appennino, il Vesuvio e aperta verso il mar Tirreno.
Confina a nord con Palma Campania,
a est con Sarno (SA), a sud con San Valentino Torio (SA) , a ovest conPoggiomarino e a nord ovest con San Giuseppe Vesuviano; la parte destra
del comune è bagnata dal fiume Sarno.
Il territorio comunale si estende su una superficie di circa 7,58 km² la
sua altitudine sul livello del mare è tra i 30 ed i 16 metri (22 metri in piazza 4
Novembre). Su questa area, non particolarmente vasta, si sta innescando una
sostenuta domanda abitativa con forti fenomeni di speculazione edilizia. Il comune fa parte
del parco Regionale del Bacino
Idrografico del Fiume Sarno.
La popolazione al 2010 è di 8266 persone. Dal 1998 ad oggi la popolazione è cresciuta di
poche centinaia; ciò è dovuto al fatto che in seguito ad un'alluvione avutasi nella vicina Sarno, molte
persone si sono stabilite a Striano, per allontanarsi dalle zone a rischio.
Altro fattore è l'immigrazione di comunitari ed extracomunitari.
Clima
La stazione meteorologica più vicina di cui siamo disponibili i
dati è quella di Napoli Capodichino.
Secondo le medie mensili calcolate sul periodo 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di circa +8,1 °C , mentre quella del
mese più caldo (agosto)
è di circa +23,7 °C .
Le precipitazioni medie annue sono di circa 1000 mm [2].
Storia
Le origini del nome
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Sul toponimo del comune
ci sono pareri discordanti: tradizionalmente si pensava che provenisse da Istra, errato luogo di
origine di San Severino,
patrono del comune. Recentemente, attraverso studi e ricerche, si è
dimostrato che il toponimo deriva esattamente dalla caratteristica
configurazione dei terreni strianesi chiamati stigati, e dal modo di
lavorarli.
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Il centro era abitato fin da epoca preromana,
come dimostra il rinvenimento di una necropoli risalente al IX secolo a.C. Certamente l'attuale abitato insiste
sulla necropoli del villaggio sorto nell'Età del ferro e nel successivo periodo detto
"orientalizzante", cioè tra il IX e il VI secolo a.C. I primi abitatori del villaggio furono
gli Opici, popolazioni
indigene, che dissodarono il terreno e introdussero le prime e più redditizie
colture: cereali, vite ecc. A queste si sostituirono gli Etruschi, i Sanniti e poi i Romani. In età sannitica,
il fertile territorio irrigato dal Sarno vide l'istallazione delle prime ville
rustiche, vere e proprie aziende agricole.
Il grande terremoto del 62 e la successiva eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 d.C., che seppellì
parte delle campagne sotto una spessa coltre di lapillo e cenere, portarono morte e
desolazione, costringendo la popolazione a scappare, abbandonando le fertili
terre. Cominciò così per il comune un periodo di buio assoluto.
Nel 1200 il territorio di Striano che da un
secolo faceva parte della Contea di Caserta, passò alla Contea di Sarno in seguito all'arresto dei Conti di Caserta da parte dell'Imperatore Federico XI. Così il Conte
di Sarno, Roberto I divenne
così anche Signore del Casale di Striano. Dal 1200 al 1400 Striano è appartenuto a diversi feudi
e contee. Sotto gli Orsini il borgo fu cinto di mura munite di due porte di
accesso: la Porta civica di San Nicola, unica
superstite, e la Porta civica di Minicone.
Nasce tra il 1400 e il 1500 l'Università della Terra di Striano,
una comunità autonoma simile al moderno comune, con a capo un Sindaco e due
eletti. Tale comunità si basava su di uno statuto municipale del XV sec.
La città è stata travolta nel 1707 dalla caduta abbondante di piroclasti insieme ai comuni di Scafati, Torre del Greco e Boscotrecase.
Danni alle coltivazioni, centinaia di feriti.
Con l'abolizione della feudalità (1806) e la creazione dei Comuni,
sotto il regno di Giuseppe Bonaparte, l'Università di
Striano viene divisa in due comuni Striano e Poggiomarino,
suo antico casale nato nel 1600. Nel 1808 i due comuni vengono unificati e
[[Poggiomarino]] da antico casale diviene capoluogo. L'anno successivo Striano
si rese autonomo da Poggiomarino.
In seguito ad un editto napoleonico, nel 1867 anche Striano ebbe il suo camposanto
costruito intorno alla primitiva Chiesa Parrocchiale di San Severino,
divenuta intanto cappella del Cimitero.
Il paese non restò estraneo né ai moti
rivoluzionari del XIX secolo.
Tra i personaggi strianesi importanti abbiamo Beniamino Marciano, professore di
Lettere che grazie aGiuseppe Garibaldi conobbe la rivoluzionaria Antonietta
De Pace, che successivamente sposò con rito civile.
Il 28 dicembre 1904 viene inaugurato il tronco ferroviario
della Circumvesuviana, San Giuseppe Vesuviano - Striano - Sarno,
con trazione a vapore.
La città non resto estranea neanche alle due
guerre mondiali. Con l’avvento della Repubblica, insieme alla tradizionale
agricoltura, si sviluppò l'artigianato, il commercio e la piccola industria.
Architetture religiose
·
Congrega del Santissimo Crocifisso in Via Nazario Sauro ;
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Chiesa della Beata Vergine Maria dei Sette Pianti in Via Rivolta Loc. Fontanelle ;
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Cappella della Beata Vergine Maria di Costantinopoli in Via Palma;
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Cappella di San Michele Arcangelo in Via Sant'Arcangelo.
Musei
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Museo Civico in Piazza Giovanni
D'Anna.
Monumenti
Situata in via Palma, è
l'unica porta superstite della cinta muraria che racchiudeva l'antico borgo.
Risale al Medioevo e si presenta con muratura isolata mista con pietra di
Sarno e basamento in pietra vesuviana.
|
·
Monumento ai Caduti in Piazza Risorgimento;
Ville e Palazzi
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Villa Pisani-De Sparano (antico Palazzo Baronale) in Via Nazario Sauro ;
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Palazzo Sansone in Via Giuseppe
Garibaldi ;
·
Palazzo Perna (antico Palazzo
Municipale) in Via Garibaldi - Largo Marzo ;
Altro
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Centro Storico
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Scuola elementare in Piazza Giovanni D'Anna ;
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Il Platano in Piazza Giovanni
D'Anna.
Personaggi e Personalità
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Beniamino Marciano
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Antonietta de' Pace
Iniziative culturali e folcloristiche
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Festa Dell'Anziano
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Pedalata Ecologica
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Sagra del pomodoro San Marzano DOP
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Sagra della noce e nocciola
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Carnevale Strianese
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Corteo Storico
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Poeti in erba
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Festa del tricolore
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Solenni Festeggiamenti in onore di San Severino Abate, patrono della città;
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Solenni Festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, compatrono della città;
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Solenni Festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria dell'Arco, protettrice della città;
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Estate Strianese
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Natale a Striano
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Presepe Vivente
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"O Focaron" Il Falò di Sant'Antonio Abate
Il Carnevale Strianese: un misto di Arte, Storia, Cultura e Tradizione
Il carnevale di Striano è considerato uno dei
più importanti carnevali della Campania e d'Italia. I carri allegorici, che
sono i più grandi e movimentati della Campania, sfilano ogni anno in un luogo
diverso della città di Striano. Il Carnevale Strianese, se non il più grandioso
è sicuramente uno dei Carnevali più conosciuti e visitati della Regione Campania, con la sua
trentennale storia. Il Carnevale a Striano resta la manifestazione per
eccellenza, e ogni anno coinvolge attorno a sé centinaia di partecipanti, dai
carristi ai gruppi coreografi e non mancano i turisti che con grande gioia
vengono a visitare le maestose opere di cartapesta.
Etnie e minoranze
straniere[ | ]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la
popolazione straniera residente era di 534 persone. Le nazionalità maggiormente
rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione
residente erano:
·
Marocco 198 2,38%
·
Ucraina 87 1,05%
Centro
storico[ | ]
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Piazza. Anticamente, la piazza principale del paese
era situata al largo Marzo, all'incrocio di via Giuseppe Garibaldi con via Foce
e con via Beniamino Marciano. Solo a fine del 1600 incominciò a crescere di importanza
l'attuale Piazza Municipio a discapito del Largo Marzo e questo perché le
riunioni dei capifamiglia strianesi che provvedevano ad eleggere il Parlamento
Locale iniziarono a tenersi di fronte alla Parrocchia. Da tener presente che
l'attuale Piazza Municipio a quel tempo fino al [[1930]] era solo una via di
transito, per giunta non molto larga, resa spaziosa grazie all'intervento del
podestà Giovanni D'Anna che esproprio circa tre metri di suolo laterale
incominciando dalla Farmacia del Core fino all'incrocio di Via Nazario Sauro.
Fanno parte della contrada: Piazza IV Novembre, Via Sarno, Via Antonietta De
Pace, Via Municipio e traversa, via Cesare Battisti e parte delle vie: Roma,
Risorgimento e Via Nazario Sauro.
·
Arco. Contrada più antica di Striano. Prende il nome dalla Porta civica di San Nicola, unica rimasta
dell'antica cinta muraria che racchiudeva Striano, chiamata comunemente "L'Arco". Venne
eretta nella seconda metà del X sec. Fanno parte della contrada arco: Via
Giuseppe Garibaldi e traversa, Via Martiri Ungheresi, Via Palma, Via Roberto
Serafino con le traverse e Via Monte.
·
Marzo. La contrada Marzo è una delle più antiche di Striano dopo
quella dell'arco. Prende il nome dall'antica famiglia strianese Marzi, oggi
estinta, i cui membri colà risiedevano. Nel Palazzo Perna, riconoscibile dalle
caratteristiche testine di terracotta sulla facciata, avevano luogo le riunioni
del Consiglio Comunale. Fanno parte della contrada: Largo Marzo, Via Beniamino
Marciano, Via Giuseppe Garibaldi fino a Piazza Guglielmo Marconi, Via Foce, Via
Farricella, Via Caduti per la Patria e parte di Via Nazario Sauro.
·
Troccole, A
latt è troccole ' Fanno
parte: Piazza Giovanni D'Anna, Via Poggiomarino, parte di Via Roma, Via
S.Arcangelo, parte di Via Roberto Serafino, Via Piano, Via Pedali e Via Cerza.
Periferia[ | ]
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Epitaffio
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Saudone
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trivio (Detto anche tredici)
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San Valentino
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Rivolta
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Farricella
·
Foce
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Longola
·
Sant'Arcangelo
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