La “Mission Impossible” dell’associazione Vieni in Bici è quella di creare una nuova forma di mobilità sostenibile puntando sulla rete e la collaborazione col mondo dell’associazionismo cerignolano.
Sabato 20 luglio toccherà alla “Festa della Bicicletta”: alle ore 21:00, infatti, vi sarà il battesimo delle rastrelliere montate nelle zone più trafficate di Cerignola e, partendo dalla Chiesa del Convento, si raggiungerà la Chiesa del Carmine, per poi riprendere il percorso all’inverso. Durante il tragitto vi saranno diversi stand ed infopoint di rivenditori.
Tra i protagonisti della passeggiata in bici, volano per future iniziative, vi saranno diverse associazioni: dall’organizzatrice “Vieni in Bici” di Vittorio Ruocco e Lele Defilippis alla Protezione Civile, passando poi attraverso la Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Associazione Sportiva Vigili Urbani, AVIS, Vieni in Pedibus, AlterEco.
«Questa manifestazione deve servire come stimolo e pretesto per “occupare” il Corso scacciandolo da automobili facendo in modo tale che a questo primo appuntamento se ne aggiungano altri- sostiene Vittorio Ruocco-. A Cerignola non è l’inciviltà ad essere alta, ma è la civiltà ad essere bassa, per questo dobbiamo cercare di alzare il livello». La tavola rotonda, svoltasi stamattina nell’aula giunta del Comune di Cerignola alla presenza del consigliere Gianvito
L’Italia è il primo tra i paesi europei per la produzione di biciclette e nel 2011 la vendita dei mezzi a due ruote ha superato quella delle automobili: per quanto riguarda invece l’utilizzo è tutta un’altra storia, un retaggio culturale che va scardinato e inculcato con operazioni graduali. Oltretutto, secondo recenti studi sulla città di New York, come rivelato in un reportage de Il Fatto Quotidiano, il passeggio in bici produrrebbe un +49% nelle vendite al dettaglio: ovvero, i ciclisti guardano le vetrine, non sono ossessionati dal cercare parcheggio, si contraddistinguono per velocità negli acquisti. Quindi, non solo andare in bici fa bene alla salute, ma smuoverebbe anche l’economia, oltre a limitare ondate di traffico e smog.Casarella, ha offerto diversi spunti di riflessione.
La sfida più importante è quella di creare una zona pedonale senza transenne, ma soltanto con cartelli di divieto e presidio del territorio: «L’assessore Reddavide ed il comandante Mandrone – dice Lele De Filippis di Vieni in Bici- ci hanno assicurato che provvederanno a multare chi sarà parcheggiato in concomitanza delle rastrelliere montate dall’associazione, dall’amministrazione e dagli esercenti. Noi, dal canto nostro, abbiamo invitato anche gli agenti del corpo di polizia municipale, per il 20 luglio, a lavorare in bici: speriamo accettino».
La parola d’ordine, dunque, è sinergia. Come quella, ad esempio, con l’associazione AlterEco che il 27 luglio ed il 3 agosto si farà promotrice dell’evento “Pedaliamo la legalità”, ovvero sarà possibile raggiungere e visitare (un percorso lungo 6-7 km dal centro abitato) i luoghi confiscati alla Mafia e qui degustare gli alimenti prodotti nei campi che una volta appartenevano alla criminalità.
Salute, economia, ambiente: questo è ciò che si può migliorare con una semplice pedalata.
Michele Cirulli