Napoli, forte reazione alle
frasi razziste di Feltri: cittadini ed edicolanti si ribellano
23 Aprile 2020 12:47
Napoli, forte reazione alle frasi razziste di Feltri:
cittadini ed edicolanti si ribellano, avviata una raccolta firme per chiederne
la radiazione dall’Ordine dei Giornalisti
Dopo le accuse
razziste di Vittorio
Feltri, direttore del quotidiano Libero,
che ha definito i meridionali come inferiori ai cittadini del nord Italia, è arrivata
la risposta dei cittadini e dei commercianti di Napoli (e
non solo): le edicole dal 23 aprile hanno scelto di non vendere più
il quotidiano diretto dal giornalista bergamasco.
Tante edicole del napoletano hanno esposto un avviso che recita: ”In questa edicola dal 23 aprile non è più in vendita il quotidiano Libero. Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testa giornalistica indipendente. Ci voglia scusare il direttore Feltri.”
Tra i promotori di questa iniziativa vi sono l’edicolante Fabio Di Martino, titolare di un’edicola a Piazza Carolina: “Siamo davvero stufi di questa persona e delle sue offese a sfondo razzista.”; e Aldo Esposito segretario provinciale del sindacato Sinagi Slc-Cgil di Napoli, che gestisce un‘edicola a via Luca Giordano: “Non è la prima volta che diamo vita ad un’iniziativa del genere. Anche quando Feltri mise in prima pagina quel titolo ‘piagnisteo napoletano’ adottammo le stesse misure. Sinceramente questo signore ci ha stancato.”
“ E’ un’iniziativa che condividiamo e appoggiamo.” ha commentato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
“Ci sembra il minimo come risposta alle offese del direttore di Libero. Abbiamo lanciato con il conduttore radiofonico Gianni Simioli una petizione per chiedere che Vittorio Feltri venga radiato dall’albo dei giornalisti della Lombardia, che in poche ore ha raggiunto le 15 mila firme. Chiediamo inoltre che la Meloni e Salvini chiedano scusa ai meridionali per aver candidato nel 2015 Feltri come presidente della Repubblica. Di quali nefandezze sarebbe stato capace un presidente razzista eletto grazie alla Lega e a Fratelli d’ Italia?”
link alla petizione: http://chng.it/bkPNrp5WS9
Tante edicole del napoletano hanno esposto un avviso che recita: ”In questa edicola dal 23 aprile non è più in vendita il quotidiano Libero. Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testa giornalistica indipendente. Ci voglia scusare il direttore Feltri.”
Tra i promotori di questa iniziativa vi sono l’edicolante Fabio Di Martino, titolare di un’edicola a Piazza Carolina: “Siamo davvero stufi di questa persona e delle sue offese a sfondo razzista.”; e Aldo Esposito segretario provinciale del sindacato Sinagi Slc-Cgil di Napoli, che gestisce un‘edicola a via Luca Giordano: “Non è la prima volta che diamo vita ad un’iniziativa del genere. Anche quando Feltri mise in prima pagina quel titolo ‘piagnisteo napoletano’ adottammo le stesse misure. Sinceramente questo signore ci ha stancato.”
“ E’ un’iniziativa che condividiamo e appoggiamo.” ha commentato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
“Ci sembra il minimo come risposta alle offese del direttore di Libero. Abbiamo lanciato con il conduttore radiofonico Gianni Simioli una petizione per chiedere che Vittorio Feltri venga radiato dall’albo dei giornalisti della Lombardia, che in poche ore ha raggiunto le 15 mila firme. Chiediamo inoltre che la Meloni e Salvini chiedano scusa ai meridionali per aver candidato nel 2015 Feltri come presidente della Repubblica. Di quali nefandezze sarebbe stato capace un presidente razzista eletto grazie alla Lega e a Fratelli d’ Italia?”
link alla petizione: http://chng.it/bkPNrp5WS9
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