Sono Paola, madre di Matteo, rigger morto il 5
marzo 2012 a Reggio Calabria, durante il montaggio del mega palco per il
concerto di Laura Pausini.
A poco più di due anni dall’incidente che causò la morte di
Matteo, la Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, ha
concluso la fase investigativa individuando sette persone alle quali viene
contestato il reato di omicidio colposo.
Tuttavia Rigger, scaffolder, facchini, sono ancora tutti
"lavoratori invisibili" dello spettacolo!
Gli operai specializzati adibiti a costruire e gestire le
strutture per i grandi eventi live, come i concerti con turni di lavoro
illimitati, sono esasperati dalla necessità di rispettare le consegne
programmate, e con personale insufficiente. Condizioni rese ancor più
"ad alto rischio" dalla mancanza di revisione dei materiali assemblati e
da un' organizzazione dei cantieri basata più sulla consuetudine che sulle
regole e sulle leggi; una prassi che non rispetta la gerarchia formale e
sostanziale dei ruoli operativi.
Quello dei concerti è un business milionario, l’unico nel
mercato della musica in grado di assicurare, ancora oggi, i massicci guadagni di
una volta. Ma questo non deve prescindere dalla sicurezza dei
lavoratori.
Andrebbe verificata l'idoneità delle location che accolgono le
strutture da montare, i turni andrebbero programmati in maniera adeguata e
andrebbe regolato il sistema di scatole cinesi degli spettacoli live.
Grazie,
Paola Armellini via Change.org
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