Delfina Ruocco |
Mi sono spesso proposta di raccontarti un po’ di me, partendo dalla storia della mia famiglia, ma non riesco mai a trovare il tempo o la necessaria concentrazione. Ci provo adesso, magari con un pezzettino, un po’ alla volta, come se scrivessi capitoli di un romanzo.
Come ti ho detto tempo fa, io sono una Ruocco al quadrato, da parte di padre e di madre, perché i miei genitori avevano lo stesso cognome. Mio padre, Ruocco Francesco Saverio, era nato a Castellammare di Stabia il 1° ottobre 1922; mia madre, Pia Giovanna Ruocco, era nata a Murano (l’isoletta veneziana nota in tutto il mondo per la lavorazione del vetro) il 4 giugno 1921.
Mio nonno materno (che non ho mai conosciuto perché morto poco più che quarantenne, prima che mia madre si sposasse) si chiamava Alfredo Ruocco.
Era
originario di Castellammare di Stabia e faceva il capitano di navi di lungo
corso. Per un’avaria alla nave che capitanava, fu costretto a soggiornare
diverso tempo a Venezia e in quel periodo conobbe mia nonna Maria Pinzan.
Si sposarono
giovanissimi, e nell’arco di un ventennio misero al mondo ben 11 figli! Se mio
nonno non fosse morto prematuramente, forse ora avrei un’altra ventina di
cugini!+
Mia madre era la primogenita e come tale, dopo la morte del padre, venne spedita a Castellammare di Stabia per far visita ai parenti paterni e qui conobbe mio padre che, alla larga, faceva parte del parentado.
Non so dirti esattamente il grado di parentela, ma credo che mio nonno materno (Alfredo Ruocco) e mio nonno paterno (Carmine Ruocco) fossero figli di due cugini; fatto sta che i miei genitori portavano lo stesso cognome e discendevano da un ceppo comune.
I due giovani si innamorarono, ma erano lontani, l’uno al Sud e l’altra al Nord, e negli anni ’40 le distanze sembravano insormontabili.
A
tenerli lontani ci si mise di mezzo anche la Seconda Guerra Mondiale che vide
mio padre prima al fronte e poi prigioniero in Russia (se non ricordo male i
suoi racconti), ma si tenevano in contatto (non so come, forse con lettere).
Francesco Saverio Ruocco, Pia Giovanna Ruocco e le sorelle di Pia Livia e Valeria |
Pia Giovanna Ruocco e Francesco Saverio Ruocco |
Pia Giovanna Ruocco |
Loredana Ruocco e la madre Pia Giovanna Ruocco a Castellammare di Stabia |
Pia Giovanna Ruocco e Francesco Saverio Ruocco nel porto di Castellammare. |
Finalmente, dopo anni di sacrifici e di peripezie, il 26 luglio del 1953 i miei genitori Ruocco Francesco Saverio (di Carmine e di Regina Di Massa) e Ruocco Pia Giovanna (fu Alfredo e di Maria Pinzan) si sposarono a Castellammare, nella chiesa di San Francesco.
Accettami come un fratello
Accettami nella tua voglia di vivere
come un fratello
che puoi stringere al cuore
senza vergognarti,
come un ricordo amico
che ravviva le tue giornate,
nella tua gioia di ridere
guardando in faccia
la realtà di oggi
dura come le pietre della strada,
senza accoglienze facili
stringendomi la mano
per tenermi fermo
per non doverti perdere
all'istante
come un sogno
che ho già fatto tante volte
e non si avvera mai
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 04/04/2013
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