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lunedì 16 gennaio 2012

DIECI MOTIVI PER EMIGRARE IN BRASILE


Dieci motivi per emigrare in Brasile

I dieci motivi scaturiscono dall'esperienza di Francesco Tripodi emigrato in Brasile già da qualche mese.
Premessa:
Quelle che seguono sono le mie impressioni personali e di conseguenza opinabilissime. Aldo mi ha chiesto di fare un elenco di motivi per i quali vivere in Brasile, ma naturalmente il Brasile non è il paradiso ed avrei potuto compilare anche un elenco di elementi negativi per i quali non trasferirsi qui. Inoltre ci tengo a precisare che il paese verd-oro presenta grandissime differenze regionali e quindi alcune delle mie valutazioni potrebbero risultare non applicabili al complesso del paese.
1) A differenza di altre parti del globo, in Brasile gli italiani sono assolutamente benvoluti ed amati. Basterà dire che venite dall’Italia e vedrete intorno a voi solo sorrisi e pacche sulle spalle. L’ammirazione è così forte che molti brasiliani cercano di italianizzare il proprio cognome fingendo di essere discendenti di immigrati.



2) Vivere in Brasile significa vivere nel paese leader mondiale per quanto riguarda le energie rinnovabili. Infattii il 44% dell’energia utilizzata in questo paese deriva da forme di produzioni pulite e rinnovabili: acqua, vento e biocombustibili. Il petrolio incide solo per il 13%. Se prendiamo il resto del mondo le cifre sono invertite: la media di energia prodotta da fonti non inquinanti è di solo il 6%, mentre il petrolio quasi sempre incide dal 40 al 60% del computo totale.


Senza dimenticare che il 70% del parco auto del Brasile si muove a biodiesel prodotto da canna da zucchero, molto più efficiente, meno inquinante e più politically correct del biodiesel prodotto negli Usa attraverso il miglio.


3) Il cibo è molto buono e vario, soprattutto perché da queste parti si sono fuse diverse tradizioni culinarie portate dagli immigrati, soprattutto italiani, libanesi, giapponesi e francesi. Se poi siete amanti della carne questa parte del mondo fa per voi ed a differenza di quanto si possa pensare la carne brasiliana non ha niente da invidiare a quella argentina.
4) La frutta merita un punto a sé stante. La varietà, l’abbondanza, la dolcezza dei frutti del Brasile è un qualcosa di straordinario. Sto parlando di prodotti della natura deliziosi e che da noi ed in gran parte del mondo non si trovano come Maracujà, Goiaba, Açaí, Caju, Graviola, Guaraná, eccetera.
5) Il clima. Escludendo le regioni dell’estremo sud del paese, in Brasile ti puoi dimenticare di cosa sia l’inverno e le temperature al di sotto dei 15 gradi. Solo per dirne una, le case sono totalmente sprovviste di termosifoni e l’abbigliamento pesante è venduto solo in negozi specializzati e dedicati più che altro a coloro che viaggiano e che si recano a nord dell’equatore.
6) Il carattere del popolo brasiliano. Beh, se c’é uno stereotipo positivo che di certo non mi sento di smentire riguarda il calore del popolo brasiliano. Devo dire che l’accoglienza che si riceve all’ingresso del paese é straordinaria e sopratutto direi che non si riscontra la minima diffidenza nei confronti dello straniero, che sia europeo, africano od asiatico.
7) La cultura. Il Brasile è un pozzo delle meraviglie nascoste da questo punto di vista. Innanzitutto voglio parlare del portoghese brasiliano che a mio parere risulta essere una lingua affascinante, ricchissima di vocaboli, di sfumature, modi di dire e dal suono molto piacevole e dolce. Senza dimenticarci della letteratura e della sconfinata tradizione musicale del gigante Brasiliano. Da tuffarcisi con aviditá.
8) L’aria di ottimismo che si respira da queste parti. Intendiamoci, ora siamo in periodo di crisi, ma nonostante questo il Brasile ha vissuto una grande crescita economica negli ultimi quindici-vent’anni, la popolazione é cosciente di tutto ció e ne è orgogliosa. Naturalmente il divario sociale é ancora molto alto, eppure qualche milione di persone è riuscito ad uscire dalla fascia povera della popolazione per entrare in quella che qui chiamano con molta enfasi classe media. Non so, ma a me pare di sentire quell’atmosfera che penso si sia vissuta in Italia durante gli anni del boom degli anni cinquanta e sessanta.
9) Il paese demograficamente è giovane. E sinceramente la differenza con un paese come l’Italia la si sente: nei parchi si vedono più bambini che anziani, la mentalitá è molto più dinamica ed aperta rispetto al nostro paese di origine e le sfide non sembrano spaventare i brasiliani. Insomma, la società non è di tipo gerontocratica e chiusa in se stessa come nel Bel Paese.


 10) Spero che non sia solo una mia impressione personale, ma devo riscontrare che qui ho trovato un rispetto per gli animali grandissimo, pari se non maggiore a molti paesi europei. I cani ed i gatti sono diffusissimi, sono trattati molto bene ed infatti quasi in ogni quartiere esiste un veterinario. Ed a conferma di tutto ciò c’è il fatto che il fenomeno degli abbandoni massicci di cani nelle strade da queste parti praticamente non esiste.
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